Scusate se mi sono dilungato, ma rimangiandomi parzialmente quello che ho preso a sostenere da Inizio Campionato, se la Squadra si ritrova, se pur non al livello di Inter, Juve e Napoli, può giocarsela con tutta la Classe. Serve prima cattiveria e furia. Dopo, una Organizzazione basilare con la quale far emergere quella tecnica comunque superiore a Dieci/Ventesimi della Serie A e alla pari con i restanti Sei/Ventesimi.
Quale è stata la differenza tra il Milan di Gattuso, Quinto Posto con Sessantotto Punti a Meno Uno dalla Zona Champions cinque mesi fa, e il Milan di Giampaolo-Pioli, Media di Un Punto a Giornata con Tre Vittorie, Un Pareggio e Cinque Sconfitte alla Nona Partita?
Differenza Tattica: Il 4-3-3 Gattusiano di Base (Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessiè, Bakayoko, Calhanoglu; Borini, Piatek, Suso.) prevedeva una Fase di Non Possesso in cui ci si schierava con il 5-4-1, Piatek Perno Offensivo, Borini e Suso a fare i Quarti di Centrocampo, Calhanoglu e Kessiè a scalare a turno come Quinti di Difesa a seconda che si subisse da Destra o da Sinistra. Difesa compattissima e ripartenza. Senza rinunciare, in relazione alle possibilità, ad una Idea Offensiva formulata con il 3-3-4, Rodriguez Terzo Centrale, Bakayoko Diga Centrale e un Gioco sulle Catene Laterali molto fluido e ben elaborato (Calabria in costante Progressione sulla Destra, Kessiè e Calhanoglu ad agire spesso e volentieri molto vicini alle Ali.). Squadra corta ed efficace, che raccoglierà con immenso sacrificio e dedizione, oltre che con discreta qualità, solo Otto Sconfitte e ben Diciannove Vittorie.
Giampaolo ha cominciato con una idea molto chiara di 4-3-1-2 (Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessiè, Biglia, Calhanoglu; Suso; Piatek, Castillejo.) e, per chi ha avuto la pazienza di guardare il Milan in PreCampionato, per certi versi, anche efficace. Fase Offensiva e Difensiva che non stravolgevano l'Assetto di Partenza, ma si presentavano molto statiche nei Posizionamenti e nei Movimenti dovendo favorire la Velocità del Pallone e di Verticalizzazione piuttosto che quella dei Giocatori. L'ideale, ammirevole, si è scontrato con la realtà di una Rosa tecnicamente valida, ma non abbastanza da realizzare il Sogno Giampaoliano. Sogno abbandonato dopo 90' in favore di un 4-3-3 privo di capo e di coda, non nelle corde del Mister, che ha decretato l'aborto prematuro del Progetto. È certo che la Difesa sulla Linea di Centrocampo, finchè la Squadra ha tentato almeno mentalmente di seguire l'Allenatore, è sembrata la mossa più riuscita avendo il merito di conservare almeno uno dei capisaldi di Gennaro Gattuso, magari evolvendolo, ovvero la compattezza della Squadra, l'Essere Corti. Questo merito è agli antipodi di quello di Pioli e ha forse il pregio di cominciare il percorso di guarigione dal basso, dalla Difesa: Prima non prendere Goal. Poi, Noi un Goal lo si fa.
Infine, Pioli. Difficile da decifrare dopo soli 180'. Si riparte dal 4-3-3 (Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Kessiè, Biglia, Paquetà; Calhanoglu, Leao, Suso.) e per 45' contro il Lecce e per piccoli tratti contro la Roma l'Offensiva si è svolta con Impostazione Bassa a Tre (Conti-Musacchio-Romagnoli.), Centrocampo a Due (Kessiè-Biglia.), Suso e Paquetà che si allargano e si stringono molto liberamente, Calhanoglu a Tutto Campo, Hernandez a Tutta Sinistra e Leao Centravanti rapido e spesso decentrato ancora sulla Sinistra. Sono i lampi migliori di Pioli, che ha restituito al Milan una pericolosità smarrita con Giampaolo, facendo però saltare il banco Dietro. La Difesa è senza capo, nè coda. Non si capisce chi debba far filtro a Centrocampo, come si debba marcare sulle Palle Ferme, come si debba rientrare, pressare, marcare, recuper palla.
Potrebbe darsi che la coperta è corta e che, se si segna di più, si subisce di più; se si subisce meno, si segna meno. Gattuso la bacchetta magica non ce l'aveva, eppure la coperta ha riscaldato decentemente.
Differenza Tecnica: Un anno e mezzo per tre Allenatori e una Spina Dorsale della Squadra pressoché identica per tutti. Più della metà dei Giocatori utilizzati non sono cambiati. Facile indicare i principali mali nei tatticismi e nelle idee imposte dai Tecnici, perchè Piatek non era Shevchenko prima e non lo è ora come Musacchio non era Baresi prima e non lo è neppure adesso. C'è però una differenza che vorrei sottolineare con un nome ed un cognome: Tiemouè Bakayoko. Il Francese era un Giocatore dominante e impressionante per il Campionato Italiano, un fisico che provocava imbarazzo a Kessiè e una tecnica che faceva chinare il capo a Biglia. Imprescindibile per le capacità di Distruzione del Gioco e per quelle in Fase di Possesso. Era l'Equilibratore del Milan e la sua importanza nella Squadra solo oggi si palesa in tutta la sua evidenza: Quando Calderoni non è marcato da nessun Centrocampista, quando i Saltatori Romani colpiscono indisturbati contro i Nostri Nanetti, quando l'incapacità di tener palla e far salire la Squadra e impostare si manifesta in tutta la sua avvilenza.
Conclusioni: Tatticamente, da Gattuso a Pioli, è stata una discesa verso il peggio. Tecnicamente, se si esclude Hernandez e, forse, Leao, la Gestione di Maldini&Co. è stata gravemente insufficiente. La Squadra poggia tutt'oggi sull'ultimo Mercato Berlusconi e il Mercato Cinese, sintomo inequivocabile del mancato successo dell'attuale Squadra Dirigenziale.
Soluzioni: L'unica ragione per paventare l'Esonero di Pioli sarebbe quella di poter presentarsi in ginocchio da Gennaro Gattuso o da Allegri/Mourinho (Tanto per rendere l'idea del livello necessario.) e riprendere il cammino in modo consono alla Maglia che si rappresenta. Considerando questa prospettiva irrealizzabile, assumiamo che Pioli possa rimanere in carica pure in seguito a sole sconfitte da quì all'12 Novembre. La prima reazione da ottenere deve essere emotiva: Dopo Udine lo sconforto è stato generale, immediato, inguaribile. Si è scesi in Campo sapendo di perdere o, comunque, sentendosi scarsi. Bene, si comprenda adesso che scarsi non siamo. E, se un Tifoso arrabbiato può parlare di Retrocessione, una Testata Giornalistica non può permettersi di definire il venturo Milan-SPAL uno Scontro Salvezza. Non è professionalmente corretto. Per il Livello Medio-Basso del Campionato Italiano, il Milan può benissimo lottare ancora per la Champions con un minimo di organizzazione e attenzione. Ma prima di ordinare i pensieri in tal senso, a partire dall'Allenatore (Che in fin dei conti il più grande merito di Gattuso è stato questo: Organizzare nel miglior modo possibile il materiale a dispozione. Non un'impresa nemmeno per Pioli), la china va risalita con la rabbia e la cattiveria.
Giovedì alle 21:00 il primo passo verso la guarigione verrà mosso con il sangue agli occhi e la bava alla bocca. Non è una speranza. Ma ciò che sarà. Contro la SPAL arrivano i Tre Punti e ripartiamo. Sereni e incazzati come non mai.
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