| CITAZIONE (Tiz891 @ 27/11/2023, 08:00) CITAZIONE (Duke @ 27/11/2023, 13:25) Allora faccio una domanda, cercando una risposta che vada al di là dei preconcetti sulle qualità dell'allenatore, che siano positivi o negativi. È verissimo (anche se un po' clichè) che alla fine sono i giocatori che vanno in campo e che determinano la prestazione, ma credo anche che il mister abbia tantissima influenza sulla prestazione, sia da un punto di vista tattico che mentale.
Quindi la mia domanda è questa: l'anno dello scudetto si percepiva una grande sintonia tra squadra e allenatore, al di là delle prestazioni e di chi scendeva in campo, oggi pensate che ci sia sintonia tra Pioli e la squadra? La sintonia viene data dai risultati che stai facendo in quel momento e che hai fatto poco prima, al tempo c'era un percorso sostanzialmente sempre in ascesa, ora invece c'è un campionato di mezzo iniziato con proclami di scudetto e finito da quinti sul campo che già da solo basterebbe a dire che no, può essercene un pelo di meno. Però il problema non è questo, è che bisogna allontanarsi dal pensiero di un campionato perfetto dove tutto funzionava bene tutto era bellissimo e morbidoso, quando la realtà è che questo Milan che vediamo adesso non è così diverso nella sua identità da quello del 21/22, non lo è nel gioco nei risultati e nelle prestazioni, poi una serie di contingenze ti ha portato a fare tanti punti e vincerlo, ma ci sono stati dei passaggi, e non nel giro di 5-6 partite ma di 20, tremendamente simili a quello che vediamo ora. E poi l'hai detto, hai usato la parola giusta percezione, c'è una percezione dei tifosi diversa dove il 6,5 veniva giudicato da 7,5 mentre adesso da 5,5, però questa è colpa dei tifosi appunto non è qualcosa che è cambiato all'interno della squadra. Oh io me la ricordo molto bene la stagione prima, sembrava che lamentarsi dopo aver perso una partita fosse peccato mortale: "siamo giovani, fa parte del percorso di cressita, capita", era tutto un giustificarsi, andava bene tutto e ogni cosa che lambiva la decenza era un grande traguardo. Questo era il mood dell'epoca, e lo so bene perchè dall'altra parte della barricata c'ero sempre io, non dico da solo ma quasi. Adesso porca troia se vinci una partita dove il migliore in campo è il portiere avversario c'è mezzo forum che critica... Non mi convinci, questa volta. Capisco il concetto, ma te lo rigiro in altro modo: hai ragione su un fatto, due campionati fa, dopo una partita come quella di sabato si sarebbe detto "bene, una grande squadra deve saper vincere anche le partite in modo sporco", oggi si dice che facciamo schifo e basta. Ma non è che il mood dei tifosi cambia per come si svegliano la mattina o per il sapore del cappuccino. Prima si aveva la percezione di una squadra con una certa solidità tattica che faceva il massimo per ottenere il risultato, con tutti gli ostacoli che si presentavano. Oggi, specie quest'anno, la percezione è quella di una squadra poco convincente sia nelle sconfitte che nelle vittorie, con eccezioni che si riducono ad un paio di tempi (una volta il primo, una volta il secondo) e che non sono mai durate una partita intera (forse col PSG, ecco). E una volta che hai esaurito tutti gli alibi, i tanti giocatori nuovi, gli infortuni, la sfiga, questo ti cambia il cazzo di mood dei tifosi. Io non vedo convinzione in campo, nei passaggi sbagliati, nelle giocate semplici e poco coraggiose per pararsi il culo, nei gol mangiati, nei contropiedi scriteriati. Questo è quello che vedo sempre, anche quando poi si vince. E allora c'è qualcosa che tatticamente non va, o i giocatori non ne vogliono più sapere. |
