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| CITAZIONE Il capitolo giustizia sportiva sembrava ormai in soffitta dopo la penalizzazione con cui la Juventus è stata estromessa dalla Champions, Gravina invece torna sull'argomento. Con autocelebrazioni e attacchi pesanti. In una recente intervista rilasciata al quotidiano Avvenire, il presidente della Figc accusa: “Ultimamente alcune scelte della nostra Federazione sono state impopolari e hanno causato la reazione scomposte da parte di gruppi di facinorosi che usano anche mezzi inconsueti per intimidire. Alcuni mi accusano di non aver riformato la giustizia sportiva, ma nel 2019 la Figc ha inserito la perentorietà dei termini, individuando tempi ristretti che nel rispetto del diritto di difesa consentono giudizi rapidi”. Ecco, la parola magica è celerità, sulla scia di quanto disse dopo il -15 il capo della Corte d'Appello Federale Torsello. Tutto questo a discapito della certezza della pena.
La domanda sorge spontanea. Perché è dovuto intervenire il Governo stabilendo che i processi devono essere trasparenti, senza però disturbare le competizioni e il percorso deve fermarsi Collegio di Garanzia dello Sport? Con queste nuove regole, la Juve non avrebbe subito le montagne russe della classifica, fino ad essere sbattuta fuori dalla coppa più prestigiosa, con tutto ciò che ne consegue a livello economico. Rispetto alla riforma di cui parla Gravina, è palesemente deficitaria e unidirezionale. Non basta la celerità. Dello delle tempistiche processuali, innanzitutto manca la cosa più importante: la terzietà dei giudici per garantire la trasparenza di cui sopra. Oggi questi hanno una sostanziale nomina federale.
La questione plusvalenze, sotto certi aspetti, è ancora più grottesca. La Juventus è stata punita rispetto ad un ambito ai tempi privo di norma, peraltro dopo il proscioglimento in due gradi di giudizio. E' stato riaperto il processo con l'inserimento dell'articolo 4 sulla slealtà sportiva, malgrado si parli di una questione amministrativa. La riforma del Governo coinvolge anche le plusvalenze. Se tra due club avvengono scambi senza passaggio di denaro, queste operazioni vengono tassate e non c'è la possibilità di spalmare i costi in cinque anni, contrariamente a movimenti di cassa. Quindi era tutto sbagliato prima? Perché la politica è intervenuta solo dopo la penalizzazione della Juventus? E' di un paio di giorni fa lo scambio di giocatori tra il Sassuolo e la Roma che così ha potuto onorare una scadenza al 30 giugno. “Sono amico di Tiago Pinto e giustamente abbiamo aiutato i giallorossi”, la spiegazione dell'ad degli emiliani Carnevali. Parole inquietanti. In altre circostanze e con protagonisti diversi, probabilmente parlerebbero di operazione sospetta. Alla faccia della giustizia sportiva e della coerenza mediatica. facinorosi perchè si sono fatte proteste social? si è portato avanti un movimento di disdetta collettiva? Al netto delle barzellette tipo : "le 6000 disdette" e sto merda dopo 2 mondiali a casa e varie cagate ancora non si è dimesso.
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