| La sfida sarà dura, lo dicono i numeri e l’andamento in campionato dell’avversario, che ad esempio contro il Napoli avrebbe meritato di vincere ma che s’è visto raggiungere proprio all’ultimo. Però più che del Cagliari vorrei scrivere del suo allenatore, ovvero Mazzarri. A differenza di un Mourinho, che fa di tutto per essere antipatico, costruendosi un personaggio, l’antipatia di Mazzarri è spontanea, genuina, autoprodotta. Mazzarri non gode nel fare l’antipatico, è antipatico, risultando in questo molto simile a Mauro Suma, uno dei giornalisti più genuinamente antipatici di sempre. Quando nasci antipatico, nasci antipatico, non c’è nulla da fare, puoi solo portarti addosso lo stigma tutta la vita. Però Mazzarri, che non è simpatico, non è paraculo e non è amico di tutti, ha fatto una signora carriera da allenatore. Provate voi a salvare la Reggina con quella penalizzazione: non deve essere stato facile. E guardate che se il Napoli adesso vive stabilmente nelle zone alte della classifica, lo deve anche a lui. È riuscito a gestire tutto sommato bene l’Inter del passaggio Moratti – Thoir, prima che lo mandassero via per assumere il molto più glamour Mancini. Ha fatto bene anche al Torino (via lui ci ha messo un po’ a ritrovarsi) e state tranquilli che salverà il Cagliari. Antipatico? Frignone? Vero, ma anche gran bell’allenatore.
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