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| Siamo tornati la solita Italia da contropiede, il movimento italiano produce incursori e non centrocampisti dal raffinato palleggio, forse si salva il solo Rovella. Tonali che era un centrocampista di fraseggio è diventato un podista, Frattesi è un podista, Barella un podista, rendiamoci conto che per avere un centrocampista di raccordo decente Mancini è costretto a chiamare ancora Cristante, che è costretto a far giocare Jorginho che è pietoso da anni, Verratti inguardabile e contestatissimo al Psg. Con questo centrocampo non puoi di certo imporre il tuo gioco, ma puoi solo fare come ieri, contropiede. Il punto è che se poi ti mancano le punte adatte per farlo (Immobile solito eroe in Italia e solito nulla in nazionale, rigore a parte, come ha fatto a fare 21 gol? saranno stati 20 su rigore dai) rimani castrato, Zaniolo prima di passarla la tocca 200 volte ,Chiesa ahimè dopo l'infortunio è un 30% di quello che era prima. Non voglio difendere il mancio ma credo che realmente il panorama italiano gli stia offrendo il nulla cosmico, a parte barella bastoni rovella tonali frattesi dilorenzo e potenzialmente zaniolo, ma parliamo cmq di gente che non è in grado di palleggiare in faccia all'avversario. Una Spagna tutt'altro che brillantissima però ci ha messo sotto col concetto vincente, ovvero che se la palla ce l'hai tu e ce l'hai spesso vicino alla porta avversaria prima o poi il gol lo fai. La prima Italia di Mancini ragionava così. Finiti Verratti Jorginho Insigne, buio pesto.
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