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Storie di calcio estero, Fatti e avvenimenti particolari di uomini e squadre di calcio

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view post Posted on 13/12/2020, 11:49
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È il 19esimo scudetto, Milan campione! Tutti e 19 di stoffa..non di cartone.

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Ma anche no, fermarsi è la vera umiliaziane, se c'è una tale squilibrio tra le due squadre non è di certo colpa dei ragazzini del Real.
 
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view post Posted on 13/12/2020, 16:43
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Wünder Dirk @ 13/12/2020, 11:49) 
Ma anche no, fermarsi è la vera umiliaziane, se c'è una tale squilibrio tra le due squadre non è di certo colpa dei ragazzini del Real.

In linea di principio sono d'accordo con te ma in questo caso parliamo di bambini di 9 anni, non credo che a loro interessi sapere se l'altra squadra si è fermata o meno, secondo me a questi livelli si potrebbe rallentare, sono i professionisti che non devono fermarsi.

Ma anche senza parlare di professionisti, già a 14/15 non ti devi fermare, indipendentemente dal livello.
 
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view post Posted on 16/12/2020, 15:57
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Milanista Eterno

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È il 1994, e il Brasile ha appena vinto la finale della coppa del mondo contro l'Italia.
Nella foto dei festeggiamenti, un diciassettenne Ronaldo è sdraiato a terra, vicino la coppa, accanto a Romario.
Il Fenomeno era stato appena venduto al Psv Eindhoven, l'ex squadra di Romario passato al Barcellona.
"Cosa c'è a Eindhoven?", chiede Ronaldo.
"Freddo", risponde "o Baixinho".
"E poi?"
"La Philips".
"E poi?", insiste Ronaldo.
"Basta. Il freddo e la Philips", tronca Romario.

Una sera a fine allenamento, i giocatori del PSV osservano il giovane brasiliano togliersi un calzettone dopo l'altro: ne contano dieci, e poi scoppiano tutti a ridere.
Freddo ai piedi e al cuore: la grigia e fredda Eindhoven non ha nulla a che fare col sole e il calore di Rio.
Mamma Sonia, così, decide di trasferirsi in Olanda per coccolare il Fenomeno e farlo sentire più a casa.

A fine stagione saranno 35 reti in 36 partite stagionali.
Al primo anno in Europa. A 18 anni.
In due anni in Olanda segnerà 54 gol in 57 partite.

“Per fermarlo bisognerebbe sparagli", disse Miguel Lotina, l’allenatore del Logrones a cui Ronaldo aveva appena segnato i primi gol della sua carriera.
È proprio vero, fermare Ronaldo in quel periodo, era un po' come fermare il tempo.
Impossibile.
 
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view post Posted on 21/1/2021, 08:11
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Alcoyano, 'moral' e miracoli: la piccola che ha eliminato il Real Madrid


Le grandi imprese calcistiche spesso coniano nuovi termini, destinati poi a diventare di uso comune per riferirsi a quelle partite. E probabilmente la Real Academia Española, sostanzialmente la Crusca del mondo ispanofono, sarà costretta ad accettare a breve "Alcoyanazo" o qualcosa di simile.

Perché quanto accaduto in Copa del Rey tra il Real Madrid e l'Alcoyano è qualcosa senza precedenti che sicuramente riscrive la storia del torneo e delle due squadre. L'avevano ribattezzato Alcorconazo lo storico flop della stagione 2009/10, quella in cui il Real uscì con l'Alcorcon di Segunda perdendo 4-0 all'andata in trasferta, e per questo è facile immaginare una sorte simile con questo modesto club alicantino. Anche perché per quanto non siano così ampie le proporzioni del risultato nel tabellino, la vittoria si può consdierare decisamente più clamorosa.

Innanzitutto perché le categorie di differenza sono due e non una sola come undici anni fa, ma soprattutto perché la rete del decisivo 2-1 arrivata nei tempi supplementari, l'Alcoyano l'ha segnata in inferiorità numerica.

Avvenimenti pazzi di una coppa pazza. Bellissima e imprevedibile da quando ha cambiato format: accoppia volontariamente le squadre più piccole a quelle di alta Liga nei primi turni, ma con il fattore campo rovesciato può portare a colpi di scena clamorosi come la vittoria del Cornellà sull'Atlético o appunto il miracolo dell'Alcoyano sul Real Madrid.

gianlucadimarzio.com

https://youtu.be/fXhuswqe7To
 
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view post Posted on 5/3/2021, 12:08
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Lo strano caso dell'Athletic Bilbao: due finali di Coppa del Re in 14 giorni

Dopo la vittoria per 2-1 contro il Levante nella semifinale di ritorno di Coppa del Re, decisa dall’ex calciatore del Torino Alejandro Berenguer, l’Athletic Bilbao si è aggiudicato la finale del 17 aprile contro il Barcellona. E fin qui nulla di strano, se non fosse che solo 14 giorni prima i Rojiblanocs abbiano in programma un’altra finale: quella contro la Real Sociedad, valida per l’edizione del 2020. Il derby basco era in programma per la scorsa stagione, ma si è deciso di rimandarlo a causa del Covid.

Secondo i vertici del calcio spagnolo si trattava di una sfida troppo importante per essere disputata senza il calore dei tifosi. Si era deciso quindi di posticiparla al 2021, con la speranza che la situazione migliorasse. Purtroppo, ora come ora, le cose non sono cambiate, e il primo storico derby basco in finale di Coppa del Re si giocherà il prossimo 4 aprile senza il calore del pubblico, costretti a vivere una delle rivalità più sentite del calcio spagnolo dal divano di casa.

La sorte però ha voluto bilanciare questa mancanza con un regalo per gli appassionati dei ‘Los Leones’ dell’Athletic: come suggerisce il soprannome della squadra di Marcelino, come dei leoni in gabbia, i tifosi non potranno assistere dal vivo ad una delle partite più importanti della loro storia, ma avranno la possibilità di assistere due volte nello stesso mese alla finale di coppa, prima contro i cugini della Sociedad e poi contro il Barça di Koeman.

Il Barcellona, con 30 titoli in bacheca, e il Bilbao, con 24, detengono il maggior numero di Coppe del Re in Spagna, ed è il duo che in finale si è incontrato più volte nella storia: ben 8 i precedenti. L’ultima volta Messi aveva segnato un gol dei suoi, aiutando i catalani a portare a casa il ‘Triplete’ nel 2015.

Insomma, citando il film di Terry Gilliam, paura e delirio a... Bilbao, che in un pochissimo tempo si trova davanti ad un bivio: da una parte la ghiotta opportunità per vincere in due momenti un trofeo che manca in bacheca dal 1984, dall’altro il timore di mancare l’appuntamento con la storia in entrambe le occasioni.

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view post Posted on 17/4/2021, 22:15
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CITAZIONE (Ibra10 @ 5/3/2021, 12:08) 
Lo strano caso dell'Athletic Bilbao: due finali di Coppa del Re in 14 giorni

Dopo la vittoria per 2-1 contro il Levante nella semifinale di ritorno di Coppa del Re, decisa dall’ex calciatore del Torino Alejandro Berenguer, l’Athletic Bilbao si è aggiudicato la finale del 17 aprile contro il Barcellona. E fin qui nulla di strano, se non fosse che solo 14 giorni prima i Rojiblanocs abbiano in programma un’altra finale: quella contro la Real Sociedad, valida per l’edizione del 2020. Il derby basco era in programma per la scorsa stagione, ma si è deciso di rimandarlo a causa del Covid.

Secondo i vertici del calcio spagnolo si trattava di una sfida troppo importante per essere disputata senza il calore dei tifosi. Si era deciso quindi di posticiparla al 2021, con la speranza che la situazione migliorasse. Purtroppo, ora come ora, le cose non sono cambiate, e il primo storico derby basco in finale di Coppa del Re si giocherà il prossimo 4 aprile senza il calore del pubblico, costretti a vivere una delle rivalità più sentite del calcio spagnolo dal divano di casa.

La sorte però ha voluto bilanciare questa mancanza con un regalo per gli appassionati dei ‘Los Leones’ dell’Athletic: come suggerisce il soprannome della squadra di Marcelino, come dei leoni in gabbia, i tifosi non potranno assistere dal vivo ad una delle partite più importanti della loro storia, ma avranno la possibilità di assistere due volte nello stesso mese alla finale di coppa, prima contro i cugini della Sociedad e poi contro il Barça di Koeman.

Il Barcellona, con 30 titoli in bacheca, e il Bilbao, con 24, detengono il maggior numero di Coppe del Re in Spagna, ed è il duo che in finale si è incontrato più volte nella storia: ben 8 i precedenti. L’ultima volta Messi aveva segnato un gol dei suoi, aiutando i catalani a portare a casa il ‘Triplete’ nel 2015.

Insomma, citando il film di Terry Gilliam, paura e delirio a... Bilbao, che in un pochissimo tempo si trova davanti ad un bivio: da una parte la ghiotta opportunità per vincere in due momenti un trofeo che manca in bacheca dal 1984, dall’altro il timore di mancare l’appuntamento con la storia in entrambe le occasioni.

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Perse entrambe :D
 
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view post Posted on 22/5/2021, 16:42
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Retrocessione shock per il Werder Brema: lascia la Bundesliga dopo 41 anni

La pesantissima sconfitta casalinga contro il Borussia Moenchengladbach condanna il Werder Brema alla retrocessione dopo 41 anni in Bundesliga.

Stavolta il miracolo all'ultima giornata non è riuscito. Dopo avere evitato la retrocessione al fotofinish nella scorsa stagione, il Werder Brema saluta la Bundesliga a cui partecipava ininterrottamente dal 1980.

Decisiva in tal senso la pesantissima sconfitta casalinga subita dal Werder contro il Borussia Moenchengladbach per 2-4. La squadra di Brema scivola così a -4 dall'Arminia Bielefeld, vittorioso invece a Stoccarda e viene scavalcato dal Colonia.

Come detto già nella scorsa stagione il Werder Brema aveva rischiato seriamente la retrocessione, riuscendo ad evitarla solo sul gong allo spareggio: 0-0 all'andata contro l'Hedenheim in casa a 2-2 al ritorno.

In quel caso a salvare i biancoverdi era stata la regola dei goal fuori casa, stavolta invece niente da fare. Il Werder ripartirà dalla Zweite Liga dopo 41 anni. Non solo.

Proprio il Werder Brema è la squadra che può vantare più stagioni di tutti in Bundesliga, perfino una in più del Bayern Monaco. Una pagina di storia si scrive oggi, insomma.


goal.com


Lewandowski nella storia: segna 41 gol in Bundes e batte il record di Muller

Sembrava una partita maledetta quella di questo pomeriggio per Robert Lewandowski, respinto per novanta minuti dal portiere dell'Augsburg Koubek, polacco come lui. Ma proprio nell'ultima azione della sfida, l'ex attaccante del Borussia Dortmund ha sfruttato una respinta corta del portiere avversario, scartandolo e depositando in rete il 5-2 finale, il suo quarantunesimo gol della stagione Bundesliga, un record. L'attaccante polacco, infatti, aveva raggiunto Gerd Muller in testa a a questa classifica, con quaranta gol messi a segno, ma la rete siglata oggi sigla un nuovo record, che sembrava imbattibile.

Tmw
 
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view post Posted on 28/11/2021, 08:53
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Portogallo, il Belenenses si arrende: finiscono in 7 contro il Benfica

La squadra di casa, decimata dal Covid, è scesa in campo con soli 9 giocatori, dando forfait nel secondo tempo


Nella dodicesima giornata di Liga Portugal, il Belenenses si trova di fronte il grande Benfica di Nunez, Taarabt, Otamendi, Seferovic e compagnia bella. In campo, però, sono scesi solo nove giocatori.

Il motivo

All'interno del club, infatti, è scoppiato un focolaio Covid-19 che ha reso indisponibile per la partita la metà del gruppo (sono 17 i positivi, di cui 14 giocatori). Per questo, l'allenatore ha potuto schierare solo nove giocatori, di cui due portieri e tanti ragazzini dell'Under 23. E se la serata si preannunciava già difficile, dopo un minuto la situazione ha preso la piega peggiore: per colpa di un autogol di Eduardo Kau, il Belenenses è subito andato sotto.

La goleada e l'interruzione

Inoltre, la gara è stata definitivamente interrotta a inizio secondo tempo sul punteggio di 0-7 per il Benfica, a causa di ulteriori defezioni nella formazione di casa, che hanno ridotto a sette i giocatori in campo.

gianlucadimarzio.com
 
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view post Posted on 10/2/2022, 14:59
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Coppa di Francia: i dilettanti del Versailles in semifinale, paese in festa.

La squadra di quarta divisione ha staccato il pass per le semifinali di Coppa di Francia e per le strade della città è scoppiata la festa
A Versailles il 2022 è iniziato come quasi nessuno se lo sarebbe potuto immaginare. Dopo aver eliminato il Tolosa agli ottavi di finale, mercoledì sera la squadra di quarta divisione del paese della Reggia ha eliminato il Bergerac e staccato il pass per le semifinali di Coppa di Francia, dove il sorteggio ha detto Nizza: sarà la squadra di Galtier l'ultimo ostacolo - molto grosso - prima della finale dello Stade de France. Ma ormai niente è impossibile.

Sono ore di festa in tutta Versailles, il comune alle porte di Parigi. Già da ieri sera nella Place du Marché si erano riuniti tantissimi tifosi. C'erano tutti quelli che non avevano potuto seguire la squadra nella trasferta di Bergerac, ma che hanno comunque trovato un modo di assistere - tutti insieme - alla nuova impresa dei propri giocatori, vedendo il match nel maxi-schermo posizionato dal Comune nella piazza del centro di Versailles. Come per le grandi occasioni.

Erano tutti lì. Tifosi, simpatizzanti ma anche chi del calcio non si era mai interessato prima d'ora, ma che un evento del genere ha voluto viverlo insieme alla propria gente. Si è trattato proprio di una serata di festa. Lo sarebbe stata a prescindere - visto che l'FC Versailles 78 non ha mai vissuto attimi così importanti nella sua recente storia -, ma lo è diventata ancora di più verso le 20:30, quando Waly Diouf ha segnato l'ultimo rigore della lotteria, quello decisivo, che ha spedito la sua squadra in semifinale. Risultato storico. Giornata indimenticabile.

Fumogeni, cori e fuochi d'artificio: la festa di Versailles
E dopo la fine della partita, Place du Marché è esplosa di gioia. Gente in festa, tra salti, cori "On est en demies" ("Siamo in semifinale", ndr), fumogeni e fuochi d'artificio. Tra il rumore dei tifosi in tripudio e la luce dei fumogeni e dei fuochi, a tratti dalla notte sembrava di nuovo giorno. E chissà come l'avrebbe presa Luigi XIV, lui che di luci di notte non ne voleva proprio sentir parlare. Ma la festa di mercoledì notte a Versailles aveva proprio una portata 'regale'.



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view post Posted on 21/2/2022, 12:59
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view post Posted on 21/2/2022, 13:06
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poveretta questa prenderà qualche antidepressivo per un po...
 
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view post Posted on 26/10/2022, 21:08
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Roma-Napoli, steward sospeso per un selfie con Osimhen

Il ragazzo non potrà più prestare servizio quando gioca la Roma, ma l'attaccante del Napoli gli ha promesso di trovargli un altro lavoro


26 ottobre 2022A A A



Sospeso e col divieto di prestare servizio quando gioca la Roma per un selfie con Victor Osimhen. La storia risale a domenica sera nel post partita di Roma-Napoli, quando Matteo, giovane steward di 18 anni di origine etiope alla sua prima partita all'Olimpico, ha dovuto restituire la pettorina per via di una foto con il suo idolo, che non l'ha affatto presa bene... A raccontare i dettagli della storia al sito Serieanews ci ha pensato lo stesso Matteo, che ha ottenuto un incontro con l'attaccante nigeriano dopo aver avvicinato Oma Akatugba, giornalista e amico del calciatore.

"Dopo un po’ di attesa sono stato presentato a Victor: mi ha preso per il braccio e mi sono seduto accanto a lui, proprio dove poco prima c’era seduto Tammy Abraham. Le mie mani tremavano in quel momento, il mio sogno era diventato realtà in quel momento. Gli ho mostrato tutte le sue foto, i suoi video, lui ha apprezzato molto. Sono fissato con lui, cerco sempre aneddoti nascosti. Si è addirittura emozionato guardando la torta dei miei diciotto anni".

© instagram

"Ho chiesto a Victor di farci un selfie, l’ho inviato subito ai miei genitori. Loro sanno quanto tenevo ad incontrare Victor. Dopo un po’, però, è arrivata una responsabile della Roma che mi ha chiesto di darle il fratino da steward e che non avrei potuto stare con un calciatore sul mio posto di lavoro. In quel momento Victor si è alzato ed ha chiesto spiegazioni alla donna, chiedendole perché avesse avuto quella reazione: ‘He is my brother, è qui con me. Perché fai così?’. Non riuscivo ad accettare che mi stessero cacciando fuori. Ho detto a Victor di non preoccuparsi e che sarei andato via subito. Lui mi ha chiesto ‘Quanto ti pagano?’ e ho provato a tranquillizzarlo. A me incontrarlo era bastato, ma lui ha insistito. Gli ho detto la cifra e lui ha iniziato a dare di matto, non riusciva ad accettare che fossi trattato in quel modo per una cifra del genere. Ha detto ad Oma di scrivermi, ha aggiunto che si sarebbe occupato lui della situazione e di non preoccuparmi. Ha insistito per farmi stare con lui, si è preoccupato se stessi perdendo il lavoro. È una persona d’oro, un ragazzo incredibile e non il solito vip. Ci tengo a ringraziare Oma, senza di lui non sarebbe mai accaduto. Ho davvero fatto la scelta giusta a scegliere un idolo così!".

Sportmediaset
 
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view post Posted on 26/10/2022, 21:25
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Milanista Eterno

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Grande Osimhen.

E top averla messa tra le storie di calcio estero, in fondo si parla del Napoli.

Passatemela, dai.
 
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Milanista Eterno

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La sua è davvero una storia incredibile.
Ha 30 anni, nessuna esperienza da calciatore, ma allena in Ligue 1.
Sì, Will Still - attuale tecnico del Reims - ha sorpreso tutti, persino se stesso: «Se qualcuno mi avesse detto che a trent’anni sarei stato allenatore in Ligue 1, gli avrei detto di darmi un pugno in faccia», ha scritto lo stesso Still sul Guardian, nella rubrica “The Coaches’ Voice”.
Il primo incarico lo ha ottenuto ventenne, nell’Under 14 del Preston, la città dove si era trasferito per studiare da allenatore.
Poi il ritorno a casa, in Belgio, lì dove da ragazzino giocava Football Manager e ha iniziato a capire che era tutto quello che voleva fare nella vita. «Football Manager ha avuto sul serio una grande influenza sulla mia carriera. Da bambino ero fissato: io e mio fratello ci giocavamo continuamente…».
Sempre sul Guardian, Smith ha ripercorso la sua incredibile storia. «Quando sono tornato in Belgio, ho bussato a tutte le porte – “Sono giovane, non sono nessuno, ma ho questa esperienza del Preston, posso essere d’aiuto in qualche modo?”, era la mia frase. Ma ottenevo solo rifiuti su rifiuti. Stavo cominciando a perdere le speranze. Alla fine, l’ultimo allenatore che avevo contattato mi disse sì: Yannick Ferrera, tecnico del Sint-Truiden in 2ª divisione. Ho cominciato come match analyst ma passavo tanto tempo sul campo e, in via non ufficiale, diventai un assistente. Facevo cose tipo i calci piazzati, i torelli, e così via…».

Nell’ultimo turno, il suo Reims ha fermato addirittura il Psg al Parco dei Principi. Un pari che ha permesso a Will - subentrato a Oscar Garcia ad ottobre con la squadra in zona retrocessione - di mantenere l’imbattibilità: in 12 partite, Still non ha mai perso, raccogliendo tra campionato e coppa sei vittorie e sei pareggi. Il Reims con lui si è risollevato fino a metà classifica. E non importa se la società, per ogni gara di Still in panchina paga 27mila euro di multa (non possiede il patentino per allenare in Ligue 1): a volte, è più importante usufruire della bravura di un giovane tecnico su cui si è scommesso in un momento delicato❤️FB_IMG_1675334324537
 
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view post Posted on 15/2/2023, 20:41
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Pista di atletica rimossa, lo stadio del River Plate arriva a 84000 posti e diventa lo stadio più grande del Sudamerica.FB_IMG_1676489961188
 
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