CITAZIONE (Diablo82 @ 6/8/2020, 22:30)
CITAZIONE (Valerio. @ 6/8/2020, 21:45)
un pò come a Udine insomma
Scusa ma poi tu parli di corruzione e magheggi a Roma,quando voi di TORINO siete stati i primi e ad oggi ancora unici tra le grandi, ad aver potuto costruire il vostro stadio Lego, grazie ad ogni genere di favore e spinta e concessioni regalate???
SUVVIA... La decenza... Dai.:D
talmente tanta che c'hanno messo 9anni per passare dal progetto allo stadio
Il tutto senza grattacieli e nuovi quartieri residenziali
CITAZIONE
Il 18 giugno 2002 un accordo con la municipalità torinese consegna alla società bianconera il diritto di superficie sull'area del Delle Alpi per i successivi 99 anni,[46] al prezzo di 25 milioni di euro;[47] il patto, oltre alla futura costruzione di un nuovo impianto adatto al calcio,[48] sicuro e redditizio,[49] prefigura la trasformazione della Continassa in una cittadella juventina[50] con l'ulteriore edificazione di museo, centro medico, centro d'allenamento, sede sociale,[51] vari spazi commerciali[52] e altre iniziative rivolte ai tifosi.[53] L'allora amministratore delegato del club, Antonio Giraudo, affida il progetto dello stadio all'architetto Gino Zavanella:[45] il piano prevede già caratteristiche che saranno proprie della versione finale, quali il dimezzamento della sovradimensionata capienza del Delle Alpi[54] e l'eliminazione della pista di atletica.[55]
Dal 2002 al 2011 cazzo mi aspettavo meglio dalla città di proprietà degli Agnelli!
Ma pensa non è dal 2002 che si era iniziato a pensare a tutto ciò:
CITAZIONE
Le radici dello Stadium affondano nel 1994, quando la Juventus inizia a coltivare l'idea di costruire uno stadio di proprietà.[16] In quel periodo la squadra bianconera gioca le sue partite casalinghe, condividendolo coi concittadini del Torino, allo stadio delle Alpi, un impianto di proprietà comunale e, sebbene inaugurato in occasione dell'allora recente campionato del mondo 1990, già afflitto da molti problemi come il caro prezzo d'affitto,[17] gli alti costi di manutenzione, l'eccessiva lontananza del pubblico dal campo[18] a causa della presenza di un'inutilizzata pista di atletica leggera,[19] il pessimo comfort sugli spalti[20] e altre carenze strutturali:[21] tutto ciò si traduce in uno stadio «troppo grande, troppo freddo (in ogni senso: ambientale e climatico [...]) e troppo vuoto»,[20] coi tifosi che raramente riempiono il sovradimensionato impianto;[15] tanto che la Juventus, tra il 1991 e il 1994, sentendosi come «ospite in casa d'altri»,[20] ha minacciato più volte il Comune di lasciare il Delle Alpi[22] o il capoluogo piemontese[23] per alcune partite,[24] oppure, definitivamente.[23] Pertanto a partire dal 1995, con una mossa «senza precedenti nella storia juventina»,[25] il club concretizza la decisione di giocare lontano da Torino varie sue gare interne, tra cui semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-1995 (Milano),[25] la finale di Supercoppa UEFA 1996 (Palermo)[26] e le gare interne di Coppa Intertoto UEFA 1999 (Cesena).[27]
Nel 1994, l'idea iniziale della società bianconera consiste nel trasformare la zona della Continassa, dove sorge il Delle Alpi, in un territorio a uso esclusivo del club, costruendovi un nuovo impianto di proprietà affiancato da altre strutture:[28] in questa fase embrionale sono già ipotizzati un centro d'allenamento per la squadra[28] e l'insediamento della sede sociale[28] nella settecentesca cascina Continassa.[29] Nel 1996, invece, la Juventus intende acquistare e restaurare il vecchio stadio Comunale, sito nel quartiere Santa Rita, e riservare alla Continassa la funzione di centro sportivo,[30] destinando il Delle Alpi solo ai grandi eventi sportivi;[31] il progetto del nuovo impianto alla Continassa, proposto due anni prima, rimane come alternativa.[32] Nel 1998 viene accantonata l'idea del nuovo Comunale[33] per evitare problemi di ordine pubblico nel circondario dello stadio;[34] dunque, riprende corpo il progetto Continassa,[33] che prevede la profonda ristrutturazione del Delle Alpi[35] e la costruzione di nuove strutture a uso del club, più altre attività commerciali correlate.[36] La Juventus vuole abbattere il Delle Alpi per fare posto a un nuovo stadio da 40 000 posti, destinato esclusivamente all'uso calcistico;[37] tuttavia la struttura è ancora di proprietà del Comune, con il quale la società bianconera fatica a trovare un'intesa.[38] Passa quindi ancora qualche anno, in cui la squadra rispolvera a più riprese l'intento di lasciare la città[39] nel caso in cui non si sbloccasse la situazione.[40] In quegli anni, vengono avanzate varie proposte: in particolare, nel 2001, per risolvere il problema, si pensa di vendere il Delle Alpi in comproprietà alla Juventus e al Torino[41] (proposta già avanzata nel 1996, ma rifiutata da entrambe le squadre per i costi troppo onerosi);[42] nonostante il Comune e le due società siano d'accordo,[43] l'ipotesi viene scartata sul finire dello stesso anno, poiché i due club si ritrovano in disaccordo sulla gestione dello stadio.[44] Pertanto, le intenzioni della Juventus riguardo alla questione stadio e all'eventuale abbandono della città restano invariate.[40]
Insomma è un progetto che inizia nel 1994
Se fosse come dici te penso ci avrebbero messo molto meno di 9 anni dal 2002 al 2011
Senza considerare che l'idea ebbe inizio nel 1994
Da un simile potere mi aspetto il tutto fatto in massimo 3anni! non 9 o 17 per arrivare allo stadio finito
CITAZIONE (Marco Van Basten (S.I.di R.) @ 6/8/2020, 21:30)
CITAZIONE (Valerio. @ 6/8/2020, 11:52)
il problema di Roma e della Roma è sempre stato un altro.
Ossia la burocrazia capitolina ed il fatto che se provi a far qualcosa ci vogliono mangiare tutti altrimenti ti mettono compattamente i bastoni fra le ruote
Un po' come a Torino, se non hai l'approvazione degli ovini te la prendi in culo
a Torino hanno fatto lo stadio ed il parcheggio su quello pre-esistente
Nessun quartiere o altro nell'immediato.
A Roma per dire hanno progettato un nuovo quartiere sul fiume con 3 grattacieli e varie altre cose.
Mi sembra un attimino più "semplice" come cosa quella fatta a Torino.
Che guarda caso è la stessa cosa fatta a Udine.
Ossia concessione e costruzione sullo stadio pre-esistente. Senza quartieri per coprire le spese.
Solo anni dopo lo stadio si è comprato un'area attigua disastrata e si è pianificato il resto (senza comunque pianificare grattacieli e condomini da rivendere)
Possiamo anche fare sfottò ma ci sono delle cose oggettive dai
Che poi l'influenza degli Agnelli conti qualcosa sulla città di Torino penso sia difficile da negare. Ma guardando l'iter e le tempistiche non mi pare abbia influito quanto credete voi