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Greta Thunberg all'Onu, lacrime di rabbia contro i leader mondiali: "Mi avete rubato i sogni e l'infanzia"

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Serginho27
view post Posted on 3/10/2019, 17:54 by: Serginho27
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (landre @ 27/9/2019, 16:50) 
scientific american di parte? di che parte? della scienza?

Scientific American è una delle più antiche e prestigiose riviste di divulgazione scientifica, pubblicata dal Nature Publishing Group.

Scientific American è la più antica rivista scientifica degli Stati Uniti ad essere stata pubblicata senza interruzioni nella sua storia editoriale. Più di 50 differenti Premi Nobel sono stati collaboratori della rivista, e circa 140 hanno pubblicato un loro articolo in questa sede, spesso anticipando le intuizioni e le scoperte che li avrebbero poi resi famosi in tutto il mondo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Scientific_American


dai su

Non mi esprimo sul nucleare, non ne so abbastanza per trarne conclusioni affidabili.
Però mi posso esprimere sulle riviste scientifiche, perché spesso non si sa di cosa si parla. E lo faccio con cognizione perché attualmente sono co-autore di 16 articoli scientifici pubblicati in riviste indicizzate su database Scopus, con Impact Factor compresi tra 2 e 5, che per il mio ramo (Geologia Applicata e Telerilevamento) non sono proprio malaccio (l'Impact Factor è una sorta di indice di visibilità della rivista; per farla semplice più citazioni da parte di altri articoli scientifici hanno gli articoli pubblicati in una certa rivista, più l'IF della stessa è alto).
Perché nomino Scoups? perché è uno dei database più famosi dove ci sono tutte le più importanti riviste; fate conto che per l'abilitazione scientifica nazionale in italia si fa riferimento a quello per i criteri di accesso alle selezioni.
Dunque, come funziona il giochino? funziona che tu (chiunque può farlo) scrivi un articolo, lo invii alla rivista e questo viene mandato dall'Editor ad almeno 2 scienziati in giro per il mondo che abbiamo esperienza nel settore (per alcune riviste sono di più, dipende). Dopo un po' ti torna indietro l'articolo con le osservazioni dei revisori e la decisione dell'editor (e cioè pubblicazione rifiutata, accettata a seguito di revisioni minori, accettata a seguito di revisioni maggiori, accettata così com'è). Fatto ciò devi rispondere punto per punto a tutte le osservazioni che ti sono state fatte e inviare l'articolo modificato. A quel punto l'editor rimanda la rivista agli stessi revisori per ulteriore parere, oppure la può inviare ad altri revisori diversi. A quel punto si riparte... fino a che l'editor prende una decisione finale, accettare o rifiutare. Si possono passare anche 3 o 4 cicli di revisione, dipende dalla qualità dell'articolo e da quanto i revisori hanno voglia di rompere le palle :asd:
Il sistema ovviamente non è perfetto, perché capita di veder pubblicare delle cagate... ma per fortuna la scienza si auto-regola... nel senso che se esce una teoria sbagliata, o un articolo del cavolo, è altamente probabile che nessuno ti citerà se non per sbugiardarti, e quella pubblicazione cadrà presto nel dimenticatoio.

Ora, perché sto pippone del quale non se ne sentiva la mancanza? :asd:
Perché magari chi non conosce il meccanismo si fa un'idea su cos'è una vera rivista scientifica, e quella citata (scientific american) non lo è... è più simile a focus diciamo.
Mi sembra di capire che non ha Impact Factor dal 2013, e quando ce l'aveva era 1,3... bassino, ma normale visto che non pubblicano articoli scientifici originali, ma fanno semplice divulgazione.
Inoltre l'articolo citato appare sul loro blog (quindi non propriamente una pubblicazione scientifica), scritto da un politico americano (politico a tutti gli effetti, non un ingegnere passato alla politica) che si batte da anni a favore del nucleare. Dunque, quell'articolo non è stato riletto da nessuno e non ha passato il vaglio di nessun componente della comunità scientifica internazionale, tant'è vero che in fondo troviamo scritto "The views expressed are those of the author(s) and are not necessarily those of Scientific American".
Quindi direi che se qualcuno dubita di ciò che c'è scritto in quell'articolo direi che può averne le ragioni, più che una pubblicazione scientifica pare un'opinione. La questione meriterebbe approfondimento.

Nulla da togliere comunque alla rivista, che pare godere di credito e non pubblica certo fake news. Però quell'articolo sul blog non è un vero articolo scientifico. E' la visione di un politico, seppur molto competente in materia. Bisognerebbe come minimo capire cosa ne pensa un suo opposto.

Queste è quanto, certo è che le grandi questioni scientifiche hanno un livello di complessità tale che rimane difficile discuterne veramente con cognizione di causa, l'unica è cercare di informarsi il più possibile (per quanto possibile) basandosi su fonti affidabili. Poi è vero che la scienza si basa su fatti, su dati, numeri... però anche là ci sarà sempre spazio per le opinioni e le discussioni....

Edited by Serginho27 - 3/10/2019, 23:09
 
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