AC Milan Forum [Milan Forum, Partite Milan, Foto Milan, Scommesse Milan, Storia Milan e molto altro...]

Marco Giampaolo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/6/2019, 11:36
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
8,962

Status:


Non ho seguito molto lo United, ma l'Inter di Mou correva con 8 polmoni, speriamo bene
 
Top
view post Posted on 20/6/2019, 11:45
Avatar

Se ti RODRI, grattati

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
12,694

Status:


ma se è così fedele sto preparatore com'è che ha passato anni con Mourinho?

sperò per Giampaolo che l'eventuale moglie/fidanzata/partner non sia altrettanto fedele.
 
Top
view post Posted on 20/6/2019, 11:52
Avatar

"Perché la parola Milan è scritta dentro la parola Maldini"

Group:
Mod Globale
Posts:
17,415

Status:


CITAZIONE (m.stipetic @ 20/6/2019, 12:45) 
ma se è così fedele sto preparatore com'è che ha passato anni con Mourinho?

sperò per Giampaolo che l'eventuale moglie/fidanzata/partner non sia altrettanto fedele.

:lol1:
 
Top
view post Posted on 20/6/2019, 18:12

Milanista Esperto

Group:
Member
Posts:
1,051

Status:


Un in bocca al lupo al nuovo allenatore.

Vediamo se riesce a coniugare il bel gioco ai risultati... o i risultati con il bel gioco.

Perchè alla fine della fiera, mai come oggi siamo legati a risultati che tevono essere tangibili
 
Top
Hard & Strong
view post Posted on 20/6/2019, 18:49




Al primo nickname del ca.... Che sento... Vi azzanno xD
 
Top
view post Posted on 20/6/2019, 21:49
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Admin
Posts:
39,848

Status:


Il ritratto di Giampaolo: un tecnico che ha visto il fondo e sa tornare in alto

Paolo Condò


Dal Brescia al sogno Juventus prima del rilancio con Empoli e Sampdoria, la carriera del nuovo allenatore del Milan


Marco Giampaolo è un revenant, un uomo che ritorna dall’oblio per prendersi le sue rivincite dopo essere stato dato per perduto da (quasi) tutti. In questo senso la sua figura ha qualcosa di letterario addirittura, e la scelta del Milan - che spera di condividere un analogo destino di ritorno dagli anni bui - è corretta e non priva di fascino. San Siro è un teatro molto impegnativo, occorrono spalle larghe per reggerlo se è la prima volta che alleni con una “grande” storica. A questi livelli Giampaolo è al debutto, certo: ma in carriera gli sono già successe talmente tante cose da averlo irrobustito oltre misura. C’è un buon libro di Josephine Hart, si chiama Il danno, Louis Malle l’ha pure trasformato in un film con Jeremy Irons e Juliette Binoche (bellissima). Il refrain è “chi ha subito un danno è pericoloso, perché sa di poter sopravvivere”, e il percorso di Giampaolo - romanzando un po’, è logico - ne ricalca lo spirito. Ha sofferto molte delusioni, dalle aspirazioni sfiorate in una notte d’estate e sfiorite all’alba allo sgretolamento di quanto aveva costruito, a causa di scelte sbagliate e oggettive sfortune. Per dirla chiara, dopo Brescia era finito. Liquidato nell’immagine come un uomo fragile, incapace di sostenere la pressione di un gruppo di ultrà arrabbiati, mentre il problema vero era un altro, la differenza di vedute col club sulle potenzialità della squadra. La storia era sconfinata nel grottesco quando un comunicato di Chi l’ha visto? aveva rivelato un’istruttoria sul caso, peraltro subito abortita. Giampaolo semplicemente si era chiuso in casa per marcare le sue dimissioni - tenendo comunque i contatti via sms con alcuni giocatori -, ma era stato fatto passare per un disperato in fuga chissà dove.

FUORI DALL’IMBUTO— Tutto poi chiarito, certo. Ma nel mondo del calcio le maldicenze ti restano in qualche modo addosso anche quando pensi di essertele scrollate via con i fatti, e così Marco, che aveva accettato Brescia anche perché non lavorava da quasi due anni dopo l’esonero di Cesena, si ritrovò a mulinare in quell’imbuto che generalmente porta al tramonto di una carriera. Quell’imbuto che ti spinge ad accettare le offerte degli Zamparini (inteso come categoria di proprietario volubile, non come persona fisica) pur sapendo che, a meno di miracoli, ne uscirai peggio di come ci sei entrato. Giampaolo, in realtà, è sceso anche più in basso, perché a un anno dalle dimissioni dal Brescia nessuno s’era fatto sentire, e quindi andava considerata anche una proposta di subentro - situazione dalla quale aveva sempre cercato di tenersi lontano - proveniente dalla terza serie. Ma chi non lavora non mangia, e quindi viva la Cremonese che chissà come e chissà perché si ricorda di lui.


RE PER UNA NOTTE— Occorre un’abilità mentale diversa da quelle classiche per calarsi in terza serie sapendo che cinque anni prima, per quell’unica e famosa notte, eri stato l’allenatore della Juventus in pectore. Era successo che l’amministratore delegato Jean-Claude Blanc e il direttore sportivo Alessio Secco, pur avendo la squadra chiuso al secondo posto grazie allo sprint finale di Ciro Ferrara (subentrato a Ranieri a due turni dalla fine), si fossero messi in testa l’idea di dare una chance al giovane e rampante allenatore del Siena. Era una Juve molto diversa e minore rispetto all’attuale: però era sempre la Juve, e nel viaggio notturno di ritorno verso Giulianova dopo la cena torinese a casa di Blanc, Marco dovette usare tutta la sua scaramanzia per non illudersi di avercela fatta, anche perché a metà tragitto uno dei commensali lo chiamò per dirgli che al 99 per cento il giorno dopo gli sarebbe arrivato il contratto. La riunione del consiglio direttivo andava intesa come una mera formalità. Giampaolo non è stato un grande calciatore - quello talentuoso era il fratello Federico - e per diventare allenatore ha atteso per anni che a Coverciano si aprisse uno spiraglio: il numero è chiuso, e chi vanta un buon curriculum da giocatore salta la coda. Alla fine accettò di fare il finto secondo ad Ascoli, ma venne pescato e squalificato. Poco male in realtà, perché il risalto dato al caso gli consentì di accedere finalmente al supercorso: ma oltre a disturbare il suo ammirevole bisogno di legalità - in ogni caso era andato contro una regola, sia pure odiosa nei suoi confronti- la dinamica del sospirato patentino gli aveva spiegato perché per lui i salti in comodità non sarebbero mai esistiti, e ogni conquista sarebbe costata. Ripensando a questo parcheggiò l’auto sotto casa, andò a dormire e all’ora di pranzo del giorno dopo si svegliò con un cattivo sapore in bocca. Quello della disillusione. Il consiglio direttivo della Juve aveva confermato Ferrara nell’incarico. Qualcuno di molto importante - Marco non ha mai saputo chi - aveva detto che sulla panchina bianconera non poteva sedere un uomo senza (grande) passato. Adesso pensate a questa beffarda conclusione di un sogno ormai concreto, al mulinello che di lì in poi lo porta verso il fondo, e al momento in cui il fondo viene toccato. Ero praticamente l’allenatore della Juve, e ora organizzo l’allenamento di questi ragazzotti: correte, palleggiate, partitella. E cosa danno stasera al cinema di Cremona?

LO MANDA SARRI— Ebbene, Marco Giampaolo è sopravvissuto. Poi (finalmente) un colpo di fortuna, la “raccomandazione” di Maurizio Sarri all’Empoli nel momento in cui se ne stava andando a Napoli: “Prendetelo, gioca come me”. La ruota torna a girare, il campionato dell’Empoli è addirittura migliore rispetto al suo predecessore (“avevo giocatori più bravi” spiega lui), tempo una stagione e arriva la proposta della Sampdoria. Ora la ruota corre: i piazzamenti in successione sono undicesimo, decimo e nono malgrado cessioni molto remunerative (Skriniar, Schick, Torreira), Quagliarella riesplode e la squadra gioca a lungo bene. La chiamata del Milan arriva in coerenza col nuovo progetto, e stavolta nessun consiglio direttivo si tira indietro all’ultimo. Giampaolo infine è arrivato in una “grande” storica che “grande” moderna deve tornare. Ma fra sopravvissuti ci si intende con uno sguardo.

Gazzetta
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 19:20
Avatar

Milanista Incallito

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
2,863

Status:


Ma quando si saprà il modulo con cui giocherà Giampaolo? C'è chi lo sa?
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 19:22
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
113,477

Status:


4312
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 19:24
Avatar

Milanista Incallito

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
2,863

Status:


Ok! Allora spero che ci legga!!!
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 19:51
Avatar

Milanista Eterno

Group:
ACM Premium Member
Posts:
26,771
Location:
USA

Status:


CITAZIONE (18Alessandro99 @ 21/6/2019, 14:22) 
4312

non essere così perentorio che prezio s'incazza :lol1:
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 20:04
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Tifoso Rossonero
Posts:
113,477

Status:


Prezio si sarebbe incazzato con Conte visto che odia il 352 :D
Gli ho fatto un favore, fidati :asd:
 
Top
Il.Drago.Elliott
view post Posted on 21/6/2019, 20:33




No ma se lo fa Conte va bene...:D
 
Top
view post Posted on 21/6/2019, 20:49
Avatar

Milanista Incallito

Group:
Member
Posts:
4,031

Status:


Non condivido la scelta della società di stravolgere tutto prendendo un allenatore molto diverso da Gattuso, che ha comunque portato 68 punti nonostante una stagione travagliata. In ogni caso ormai è qui e spero che mi faccia ricredere. Le volte in cui l'ho sentito parlare di calcio mi è sembrato molto preparato e non troppo integralista. Forza marco!
 
Top
view post Posted on 22/6/2019, 05:05
Avatar

Milanista Incallito

Group:
Member
Posts:
2,857

Status:


CITAZIONE (cobalto @ 21/6/2019, 21:49) 
Non condivido la scelta della società di stravolgere tutto prendendo un allenatore molto diverso da Gattuso,

Ma come, quella è la parte buona: "allenatore", "molto diverso"
 
Top
view post Posted on 22/6/2019, 11:07
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Admin
Posts:
39,848

Status:


Giampaolo a MTV: "Ho lavorato sodo per ottenere questa chance, grandissima opportunità. La mission è di giocare un calcio affascinante e vincere. Non vedo l'ora di cominciare"

1) Marco sei qui, nella tua Giulianova, in questa settimana importante, forse una delle più importanti della tua vita; che effetto ti fa essere da poche ore l’allenatore del Milan? “Ho lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan è il Club più titolato in Europa e uno dei più importanti. Per me è una grandissima opportunità, sono felice e motivato. Il percorso è stato lungo, sarà ancora lungo perché non c’è mai fine, non si finisce mai di costruire idee, progetti e cose; però, per il momento, sono contento di iniziare in questo grande Club e sono molto motivato. Devo dire che sono già riposato, non vedo l’ora di ricominciare!”.

2) Un percorso che è iniziato con i primi incontri con Maldini e Boban: cosa ti ha colpito di più di questi primi meeting e com’è stato il contatto con loro? “Sono stato colpito dalla loro serietà, dalla loro competenza e passione. Maldini e Boban trasmettono il significato di Milan, di cosa significa giocare nel Milan, allenarlo o far parte di questo Club. Sono persone di livello e di spessore. Poi, una delle cose che gli ho detto è che ci conosceremo lavorando insieme perché adesso, magari, possiamo raccontarci di tutto ma le esperienze maturate giorno dopo giorno sul campo di lavoro poi affinano le interazioni tra gli uomini; la loro storia, però, racconta molto, così come la loro passione che è stata contagiosa”.

3) Hai incontrato molte volte il Milan da avversario, cosa ti ha colpito di più? “All’inizio ci perdevo spesso contro il Milan, ultimamente abbiamo ottenuto qualche vittoria, probabilmente perché allenavo squadre più competitive. Giocare a San Siro è sempre un’emozione particolare; da avversario per me ha significato questo e non a caso è la Scala del calcio, lo considero lo stadio più affascinante d’Italia se rimaniamo nell’ambito nazionale. Giocare a San Siro è sempre una grande emozione”.

4) Che campionato sarà il prossimo? “Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo. Quest’anno col ritorno di Sarri e di Conte e comunque con tanti bravi allenatori in serie A, credo che sarà un campionato ancor più competitivo rispetto allo scorso. C’è stata un’inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole hanno l’ambizione di andarsela a giocare a San Siro tanto per stare in tema e quindi le differenze, alcune volte, sono sottili; gli equilibri sono spostati da piccole cose, alcuni particolari che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo”.

5) Che tipo di Milan sarà quello di Marco Giampaolo? ”La storia del Milan racconta di un club e di una squadra che ha sempre ricercato la bellezza, l’estetica oltre che il risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso la bellezza del gioco perchè il Milan ha cultura di gioco. Il Club rossonero ha vinto titoli proponendo calcio, adesso non ho la presunzione di paragonarmi a quel Milan ma quello deve essere l’obiettivo. La mission, la visione deve essere quella di giocare un calcio appetibile e affascinante e poi, attraverso quel calcio, arrivare a vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un Club dove c’è conoscenza di cosa significhi giocare a calcio, perché è stato abituato in questo modo”.

6) A nome di tutti i tifosi ti auguriamo buon lavoro e ti diamo il benvenuto… “Sono ansioso anche di entrare dentro Milanello, ho sempre sentito parlare benissimo delle strutture, dell’organizzazione, della possibilità di lavorare bene e quindi probabilmente anticiperò di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con l’ambiente rossonero il prima possibile”.

Acmilan.com


Video: https://twitter.com/acmilan/status/1142371398188322817

Edited by Ibra10 - 22/6/2019, 12:16
 
Top
1978 replies since 19/6/2019, 18:36   36630 views
  Share