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| I modelli che applicano con successo i playoff (esempio: NBA) prevedono 2 regole fondamentali:
1) le squadre NON devono tutte stare nello stesso girone durante la regular season, altrimenti si genera il coitus interruptus che avete già evidenziato: chi vince la regular season "merita" lo scudetto più di chi vince la finale. Se ricordate, la neonata e neomorta Superlega prevedeva 2 gironi da 10 squadre prima della fase finale.
2) Gli incontri a "eliminazione diretta" non sono poi tanto ad eliminazione diretta. Nella NBA ad esempio, per essere sicuri che passi veramente la squadra più forte, ci si affronta fino a 7 volte consecutivamente e per dimostrare di essere il più forte devi vincerne almeno 4.
Fare un modello di playoff che ignori questi 2 pilastri equivale ad abortire il progetto in partenza.
Sono pronti i nostri capi illuminati a questo? Parlo di quella gente che scappa in motorino perché non gli piace il calendario o che chiama suo cugggino all'ASL per bloccare una partita.
I playout invece sono easy, delle retrocesse non gliene frega nulla a nessuno, meritocratico o non meritocratico, bye bye e grazie di tutto
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