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Terremoti e Vulcani in Italia e nel mondo

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view post Posted on 29/9/2021, 17:12
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Milanista Eterno

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Serginho27 dalle mie parti da ieri c'è uno sciame sismico. Varie scosse principalmente comprese tra il magnitudo 2.0 e il 4.0. Quindi non proprio leggerissime.

http://cnt.rm.ingv.it/

https://tg24.sky.it/cronaca/2021/09/29/ven...rremoto-treviso

Io abito in pianura a 40/50 km di distanza dall'epicentro e non ho sentito nulla.
So che non si può prevedere ma la situazione come ti sembra?
La zona è a rischio medio se non sbaglio.
Grazie.
 
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view post Posted on 29/9/2021, 17:51
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Milanista Eterno

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Mah il veneto non mi sembra cosi a rischio...poi oh prima regola e' che i terremoti sono imprevedibili..in Italia vedo molto peggio dalla campania in giu'..
 
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view post Posted on 29/10/2021, 10:42
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Ibra11 @ 29/9/2021, 18:12) 
Serginho27 dalle mie parti da ieri c'è uno sciame sismico. Varie scosse principalmente comprese tra il magnitudo 2.0 e il 4.0. Quindi non proprio leggerissime.

http://cnt.rm.ingv.it/

https://tg24.sky.it/cronaca/2021/09/29/ven...rremoto-treviso

Io abito in pianura a 40/50 km di distanza dall'epicentro e non ho sentito nulla.
So che non si può prevedere ma la situazione come ti sembra?
La zona è a rischio medio se non sbaglio.
Grazie.

scusa, ho visto solo adesso.

Dunque il discorso è sempre il solito, è veramente complicato dire se uno sciame sismico evolva in un terremoto forte o meno. Purtroppo, tranne in poche e particolari aree, i terremoti seguono schemi molto variabili. A volte si verificano degli sciami sismici che durano mesi e poi non succede niente, a volte si verificano terremoti forti senza nessun precursore sismico, altre ancora si assiste a sciami sismici seguiti poi da violenti terremoti. E' facile parlare con il senno di poi ("visto? erano settimane che si sentivano dei piccoli terremoti, era un segnale e non ci hanno avvisato del pericolo"), ma la realtà è che non si riesce a creare un modello che permetta di prevedere l'arrivo di un terremoto.
Sono anni oramai che si studiano terremoti in tutto il mondo, quindi di dati ne abbiamo in abbondanza, ma ancora nulla... ci sono modelli sviluppati per aree specifiche, che presentano una certa regolarità sismica dovuta a situazioni particolari, ma sono modelli non utilizzabili in altri contesti.
La statistica ci aiuta solo a capire le aree più sismiche, quelle che sono attive ad oggi. Quindi devi guardare la mappa che ho postato all'inizio di questa discussione per capire dove c'è maggior probabilità che possano esserci eventi sismici rilevanti (e l'area che citavi tu rientra in una zona non proprio tranquillissima).
Detto ciò, il verificarsi di uno sciame sismico non significa che poi arriverà un forte terremoto. Si tratta di movimenti naturali, che a volte si dissipano con tante piccole scosse, altre con terremoti forti. Quindi non c'è da preoccuparsi, almeno non più del solito.

L'importante è essere consapevoli di dove si vive e prendere le dovute precauzioni.

Inoltre vorrei dire che la distanza dall'epicentro gioca un ruolo fondamentale, perché più siamo lontani più le scosse diminuiscono di intensità. Però non dovete pensare che lo stare in pianura sia di per sé sicuro. Nel senso che esistono fenomeni di amplificazione sismica dovuti al contrasto di impedenza tra il substrato roccioso e i sedimenti sciolti che provocano locali amplificazioni. Inoltre i terreni sabbiosi sotto falda possono subire fenomeni di liquefazione.
Anche io vivo in un'area relativamente tranquilla (ai piedi dell'appennino Toscano, medio-bassa sismicità), in una pianura dove però i 60 metri circa di sedimenti determinano fenomeni di amplificazione delle onde sismiche. Localmente un terremoto può risultare quindi molto più distruttivo di quanto non lo sia su un substrato rigido. Comunque ogni comune ha per legge delle carte di microzonazione sismica che indicano la possibile presenza di questi fenomeni.

Quindi riassumendo, non bisogna spaventarsi assolutamente per qualche scossetta, ma bisogna essere consapevoli di dove si vive, perché piaccia o no l'Italia è sismica e tendiamo a scordarcene troppo spesso.
 
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view post Posted on 29/10/2021, 23:08
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Milanista Incallito

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Terremoto a nord di Ancona zona interna di Fano Pesaro, l'ho sentito ma qui e' stato abbastanza lieve, a Fano piu' forte
 
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view post Posted on 6/2/2023, 13:34
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Milanista Eterno

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"La terra si è mossa di 3 metri": così la voragine ha inghiottito tutti


Il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni ha spiegato che la placca araba si è mossa di tre metri lungo una direzione nordest-sudovest: "È come se la Turchia si fosse spostata"


Lo spostamento della terra
Le rilevazioni dell'Ingv
I rischi futuri
Il terremoto verificatosi nei pressi del confine turco-siriano ha causato oltre 1000 vittime e migliaia di feriti. Ma ha provocato anche lo spostamento della terra - per la precisione della Turchia - di tre metri, in un lasso di tempo di una decina di secondi, lungo una faglia di 150 chilometri. Il risultato di questo movimento è ben visibile negli agghiaccianti filmati amatoriali diffusi sui social network di tutto il mondo. Il bilancio, in costante aggiornamento, ammonta fin qui ad oltre mille morti.

Lo spostamento della terra
Nel corso di una dettagliata intervista al Corriere della Sera, il numero 1 dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, ha spiegato che la cosiddetta placca araba si è mossa di tre metri lungo una direzione nordest-sudovest rispetto alla placca anatolica. "Parliamo di una struttura nell’area di confine tra questo mondo, quello della placca araba, con quello della placca anatolica", ha precisato.

Dando un'occhiata alle stime, Doglioni ha dichiarato che la faglia si sarebbe attivata per almeno 150 chiloemtri con uno spostamento anche superiore ai tre metri. "È successo tutto in alcune decine di secondi, irradiando questo terremoto di magnitudo di 7.8,-7.9, un terremoto che viene chiamato maggiore", ha aggiunto.



Si tratta, ha aggiunto il presidente dell'Ingv, di un grande movimento trascorrente: "Il piano di faglia è molto inclinato e durante l’evento si osserva uno spostamento orizzontale dei due lati della faglia. I due lembi si sono mossi l’uno relativamente all’altro“. Detto altrimenti, “è come se la Turchia si fosse mossa relativamente alla placca araba verso sudovest", ha chiarito lo stesso Doglioni.


Le rilevazioni dell'Ingv
L'Ingv ha registrato, dopo il terremoto delle 02:17, altre 8 scosse di magnitudo superiore a 4.5 nella stessa area. Un'area che si trova in una zona altamente sismica e attraversata da numerosi sistemi di faglia, considerata a pericolosità sismica molto elevata.

A causa della elevata magnitudo e della relativa vicinanza dal mare era stata diramata un'allerta tsunami per il Mediterraneo (allerta di tipo WATCH), poi chiusa alle ore 7:15 italiane. Non sono state segnalate anomalie lungo le coste italiane.

A proposito di Italia, il nostro Paese è a rischio? "Il comportamento “epidemico” è noto ma il sisma interessa una struttura molto lontana dal sistema geologico italiano. Ciò non significa che non dobbiamo tenere alta l’attenzione perché l’Italia presenta zone con una vitalità geologica sempre presente", ha sottolineato Doglioni.

I rischi futuri
"Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano", ha detto all'Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

"Al momento la faglia si è chiusa – ha ribadito Doglioni - si tratta di una faglia trascorrente (una frattura verticale con movimento orizzontale, ndr) con la placca araba che scivola lateralmente rispetto alla faglia euroasiatica".

"Teoricamente queste magnitudo in Italia non dovrebbero arrivare, non abbiamo evidenze per dire che da noi ci saranno delle scosse, anche se l'Italia è un paese sismico e all'Ingv registriamo continuamente delle scosse di terremoto", ha concluso l'esperto.


Nel frattempo una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.6 è stata registrata nel sud della Turchia, nella provincia di Kahramanmaras, ed è stata avvertita anche a Damasco, in Siria. Lo riporta l'Afad, la protezione civile turca, spiegando che la nuova scossa si è registrata alle 13.24 ora locale con l'epicentro nel distretto di Elbistan; è avvenuta a circa 200 km di distanza in linea d'aria a nord-est del primo sisma.


Il Giornale
 
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view post Posted on 6/2/2023, 13:43
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Milanista Eterno

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Purtroppo queste tragedie sono inevitabili, ma perchè l'uomo è realmente stupido.
Ma talmente tanto stupido che costruisce case, o non riesce a spostarle (ricostruendole intendo), in punti del nostro pianeta risaputi altamente pericolosi.
Ma tant'è, case in riva ai fiumi, sulla spiaggia, in zone estremamente sismiche,ai piedi dei vulcani.
Poi ci si stupisce, ci si lamenta, si rimane sgomenti di fronte a palazzi che crollano, ma cosa vuoi fare? o rifai tutti i palazzi costruiti male,non anti sismici, oppure purtroppo non c'è che l'attesa dell'inevitabile.
Il mio cuore è con voi in Turchia,ho visto dei video terrificanti prima.
 
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view post Posted on 6/2/2023, 14:47
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Milanista Eterno

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Sono convinto che la Terra ci ammazzerà tutti molto, ma molto prima che esploda il Sole.

Ed evito commenti sul cognome dell'esperto, che chiamandosi Carlo deve ringraziare inizi per D.
 
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view post Posted on 6/2/2023, 14:56
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Tiz891 @ 6/2/2023, 14:47) 
Sono convinto che la Terra ci ammazzerà tutti molto, ma molto prima che esploda il Sole.

Ed evito commenti sul cognome dell'esperto, che chiamandosi Carlo deve ringraziare inizi per D.

L'Esperto di Doglioni :sisi:
 
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view post Posted on 9/9/2023, 08:19
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Milanista Eterno

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Terremoto in Marocco di magnitudo 6.8. Il bilancio provvisorio è di 632 morti


329 feriti, di cui 51 gravi. L’epicentro localizzato a circa 70 chilometri da Marrakech, a una profondità di 10 chilometri. Molte case senza elettricità e acqua. Meloni: «Piena disponibilità a sostenere il Marocco»

Forte scossa di terremoto alle 22.45 in Marocco. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una magnitudo del 6.8. L’epicentro è stato localizzato a circa 70 chilometri città di Marrakech, a una profondità di 10 chilometri.



Le linee telefoniche e collegamenti internet si sono interrotti, e gran parte della città è ancora al buio. Le prime immagini mostrano muri crollati e danni nella medina, persone in fuga e crepe anche in alcune strade. Il bilancio ufficiale provvisorio è di 632 morti. Le vittime sono state confermate in diverse province e prefetture di Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant.

Scossa ondulatoria di 30 secondi
L’epicentro del sisma è stato localizzato a 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Lì una’intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata. La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell’Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall’altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat.


Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull’Oceano Atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud. Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina.

I soccorritori incontrano diverse difficoltà a raggiungere le aree più colpite a causa danni e dei blocchi presenti lungo le strade, gli ospedali della città sono mobilitati per fornire tutte le cure mediche necessarie ai 329 feriti finora confermati, di cui 51 in gravi condizioni. Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.

Il portavoce di Antonio Guteress, segretario generale delle Nazioni Unite, ha fatto sapere che l'Onu è pronto ad aiutare il governo marocchino: «Il segretario generale è profondamente rattristato per il terremoto che ha colpito oggi il Marocco e che ha causato molte vittime ed esprime solidarietà al governo e al popolo del Marocco in questi momenti difficili. Rivolge le sue più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione ai feriti».

La testimonianza
Oltre a Marrakech, il sisma è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira. «Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti», ha detto al telefono all’AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech. «La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete , ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare all’aperto», ha aggiunto. Secondo le immagini trasmesse dalle reti, parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. «Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti,» un residente di Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all’AFP.

Terremoto in Marocco, ecco l'epicentro del sisma
Il potente sisma ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l'emittente televisiva statale Al Aoula.

Meloni: «L'Italia pronta a sostenere il Marocco»
Giorgia Meloni, a Nuova Delhi per il vertice G20, ha espresso la propria vicinanza e solidarietà «al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza». Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso vicinanza alla popolazione del Marocco «per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari».
«Apprendo con dolore del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Esprimo al governo di un Paese amico le mie sincere condoglianze per le vittime. Ho comunicato che la Difesa è pronta ad aiutare in ogni forma e modo con i suoi mezzi in prontezza già a disposizione». Scrive su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto.

«La Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225», si legge in un messaggio postato su X dal ministero degli Esteri.

I precedenti nella storia
Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.


Corriere.it
 
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view post Posted on 9/9/2023, 13:19
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Milanista Eterno

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Povera gente, che botta deve essere stata.
 
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