| Assemblea dei soci, Gazidis: "Vogliamo riportare il Milan in vetta e vogliamo farlo non in 10-15 anni. Potremo investire anche su leader d'esperienza per far crescere la squadra"
16.28 - Parla Ivan Gazidis, CEO del Milan “Sono convinto che possiamo raggiungere la meta se lavoriamo insieme e attraverso tutte le sfide, ripristineremo l’orgoglio del Milan”. In primis voglio parlare della visione di Elliott per questo club. È una visione chiara e audace, che vuole riportare il Milan in vetta e vuole farlo non in 10-15 anni. Vuole farlo in modo tale che i tifosi siano orgogliosi. So che ci vuole tempo, che sarà difficile e che noi dovremo cambiare atteggiamento, ma abbiamo una proprietà che vuole raggiungere il successo. È una sfida bella, unica nel calcio mondiale e che vedo come un’occasione unica di riportare in alto un gigante così importante per il calcio mondiale. Il Milan moderno è stato costruito sotto la guida di Berlusconi e Galliani, abbiamo più di 400 milioni di fan nel mondo e costruiremo su questa base il futuro. Il nostro nome è ancora rispettato in tutto il mondo. È stato un periodo di attività incredibile, solo alcune sono visibili. Non tutte sono andate bene. Stiamo stabilizzando il club a livello finanziario. Gli incrementi di capitale sono stati di 368 milioni e le perdite sono state di circa 200 milioni. In un periodo così difficile, abbiamo investito 135 milioni tra le sessioni invernali ed estive di calciomercato. Abbiamo portato persone che amano il club e sappiamo che non ci sono stati successi di recente, ma tutti vogliono lavorare per questo. Abbiamo chiuso al quinto posto l’ultimo campionato e vogliamo di più. Siamo delusi dall’avvio. Pioli avrà tutto il nostro supporto. Abbiamo accettato un ban dall’Europa League e sappiamo che dobbiamo riportare il club in linea con il FFP e dobbiamo migliorare le nostre performance in campo. Dobbiamo tenere sotto controllo i costi e migliorare la squadra. Abbiamo una strategia chiara, investire in giocatori giovani che possano diventare top player. Adesso abbiamo il team più giovane della serie A e questo fa parte della strategia, ma non vuol dire che non investiremo in leader per la crescita come fatto con Higuain e lo faremo di nuovo, se sarà necessario. Maldini e Boban stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo tutti impazienti, io il primo, ma ci vuole tempo. È l’unico modo che abbiamo per crescere. Se bruceremo soldi su giocatori in declino, non solo peggioreremo i conti, ma andremmo a peggiorare anche la parte sportiva. Stiamo intraprendendo una strada difficile, che porterà il club alla solidità finanziaria e con una squadra che avrà un futuro. Investiamo sul club anche fuori dal campo. Anche per i ricavi, ci vuole del tempo. C’è un mercato competitivo per gli sponsor. Ho vissuto questo cambiamento in Premier League. Vogliamo garantire la sponsorizzazione per tutti gli asset. Questo chiede tempo e lavoro. Abbiamo attuato un team commerciale di livello e vogliamo replicare i successi che hanno avuto altri club. Abbiamo investito nelle infrastrutture per il club, che sono fondamentali per la crescita commerciale. Stiamo ampliando il team commerciale, per potenziare delle aree come il merchandising e che ci permetta di avere maggior introiti. Stiamo investendo nel digitale. Questo investimento vuole avvicinare la comunità al club. Elliott si sta prendendo un impegno ingente per il club e per la città con il nuovo stadio. C’è un investimento da 1.2 miliardi. Tutto questo serve a finanziare una squadra che torni ad alti livello. Ci sono scetticismo e paura e capisco le perplessità se i risultati sportivi non arrivano. Anche se noi potremo commettere degli errori, Elliott è fermamente concentrato sulla sua visione e, nonostante le voci e i rumos, avremo successo” 16.32 - Gazidis sugli ingaggi dei giocatori: “Abbiamo un monte ingaggi alto per i giocatori, che genera perdite. Dobbiamo riportare sotto controllo il monte ingaggi e migliorare le performance”. 16.48 - Ancora Gazidis: “Sappiamo che c’è una squadra piena d’ostacoli, ma un club sano presuppone persone che si fidino a vicenda. Io ho 55 anni, non ho tantissimo tempo per riportare il club in alto. C’è una sorta di urgenza. Non mi sono arreso in questa stagione. Noi dobbiamo riprendere una mentalità vincente e deve essere una cosa comune in tutto il club. Dobbiamo pianificare per il lungo termine. Se dovessimo fare tutto in maniera istantanea, sarebbe tutto più semplice sia per me, sia per l’area sportiva. Ma sarebbe una scelta estemporanea. L’ingaggio di giocatori più esperti? Teniamo sotto controllo il mercato, controllando i conti. Nel mercato di gennaio, di solito, non mi piace essere molto attivo ma, a volte, si rende necessario intervenire. La prossima partita è sempre la più importante, non importa quale sia”.
mn
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