Milanista Eterno
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| Dopo aver sentito delle ultime notizie ho fatto mille riflessioni, che provo a sintetizzare, sarà un post piuttosto lungo, ma credo ormai siate abituati. A mio parere, la gente vede il mondo come un palazzo: nel palazzo ci sono i bagni, dove un pò di sporcizia te l'aspetti, le stanze dove ce ne deve essere necessariamente meno, e il salone dove tutto dev'essere perfetto. Questa è la differenza che c'è tra i paesi dell'africa e quelli più poveri, i paesi "normali" e quelli più ricchi. Le tragedie di cui oggi parliamo sono all'ordine del giorno nei paesi "poveri"(o meno considerati), basti pensare che pochissimo tempo fa Ankara è stata colpita da un'esplosione che ha ucciso 28 persone e poco dopo è stata colpita anche Istanbul dove altre 10 persone sono morte. E cito solo al volo le migliaia di immagini di gente uccisa in Siria, dove è sufficiente essere cristiano o omosessuale per subire violenze atroci, o in Nigeria dove Boko Haram miete vittime come granturco. Eppure l'eco mediatica è stata molto inferiore(anche qui, come vedete, nessuno ne ha parlato) Questo perchè Bruxelles, Parigi, sono "il salotto buono", lì dove MAI vorremmo vedere questi eventi, quindi quando ciò accade il mondo si risveglia.
Ma, andiamo avanti. Purtroppo da quanto leggo,sento,vedo, nessuno ha ancora capito il nocciolo del problema, in molti ancora credono che la differenza(e la partita) sia tra musulmani e cattolici. Nessuno si è ancora reso conto di quanto invece si stia giocando una partita per ottenere, da parte di uomini arabi molto potenti, la possibilità di sfruttare le risorse presenti nel continente africano SENZA l'intromissione di altri paesi(e mi riferisco alle multinazionali del petrolio, a quelle dei diamanti). Quella della religione, come sempre accade, è solo lo stigma per attrarre più gente possibile, fenomeno favorito da una forte presenza religiosa nella società araba. Ma, e questo non dovremmo mai dimenticarlo, anche da un forte sentimento di rivalsa causato da anni di soprusi che l'uomo occidentale, dall'alto della sua "cultura" ha perpetrato nei confronti di tribu(scacciate a forza di guerre civili) e persone che risiedevano in luoghi di interesse. L'uomo occidentale che, quando una sconosciuta tribu per caso risiedeva accanto ad un giacimento petrolifero, non aveva remore a "armare" la tribu rivale per provocare uno scontro. D'altra parte qualcosa di simile fecero gli "americani" nei confronti degli Indiani d'america.
Ancora: il fenomeno Isis, come si può combattere? Vi sembrerò un sognatore ma un fenomeno del genere io l'ho già visto, ed è la mafia che è presente nella regione in cui vivo. Un fenomeno che si è provato a combattere con maxi-processi e sparatorie ma che in realtà vede un minimo affievolimento solo grazie all'introduzione di una "coscienza sociale", ad un interesse dello stato nei confronti di quelle sacche di povertà che venivano trainate da loschi figuri in vortici dai quali non potevano più uscire. Cosa voglio dire: L'isis dev'essere combattuto iniziando a fare dei passi indietro, ammettendo le proprie colpe e iniziando a concedere ai popoli interessati di poter sfruttare e decidere serenamente del proprio futuro, insegnando la cultura ma sopratutto NON sparando bombe a caso su obiettivi sensibili... Perchè questo atteggiamento, come per la mafia, crea VITTIME.E, quando io fratello della vittima sento che mio fratello è stato ammazzato dalle bombe americane, io me ne frego di tutto e credo a quelli che bussano alla mia porta promettendomi che mi consentiranno di vendicarmi. Questo è stato il vortice che ha coinvolto la Sicilia per lungo tempo. Ma, come metterlo in pratica? 1)Iniziando dalle scuole, dove gli immigrati(ma tutti i ragazzi in genere) dovrebbero imparare la differenza fra le religioni, magari mediante un affiancamento da parte di una docente esperta di islam. 2)Iniziando a fare passi indietro ammettendo le proprie colpe e assegnando a persone affidabili e serie i diritti su quelle risorse che invece gli rubiamo giornalmente a 4 soldi. 3)Iniziando una politica di accoglienza SERIA, dove la gente viene accolta in Italia, ma subito dopo viene trasferita nei luoghi in Europa dove c'è reale disponibilità di lavoro o alloggio(con il contributo dell'UE), perchè la povertà crea mostri. In ultimo, per quelli che già ci sono o verranno qui,INTEGRANDOLI, non lasciandoli a loro stessi, rendendoli partecipi della vita sociale in modo da farli sentire parte di qualcosa e fare in modo che capiscano che, quanto fatto da pazzi altrove, è solo, appunto, pazzia. So di essere un sognatore e per questo non auspico che questo venga fatto e so che molti di voi adesso diranno che questa è utopia, però se continueremo a pensare che il problema potrà essere risolto solo bombardando i luoghi "infetti" state tranquilli che otterremo come unico risultato quello di incattivire tutti coloro che già vivono nei nostri Stati e che, fino a ieri, nemmeno sapevano chi era l'isis.
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