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Dopo la legge Bosman arriva l'indeterminato?

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Inferno Rossonero
view post Posted on 25/3/2015, 16:06 by: Inferno Rossonero
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Mainz, Müller chiede l'indeterminato dopo due anni di contratto: il giudice gli dà ragione
A vent'anni di distanza dalla "sentenza Bosman" il calcio rischia un'altra svolta epocale

25 Marzo 2015
Venti anni dopo la "sentenza Bosman" il calcio rischia una nuova svolta epocale. In Germania, una sentenza del giudice del lavoro Ruth Lippa ha dato ragione all'ex portiere del Mainz, Heinz Müller, che pretendeva dalla società tedesca il rinnovo a tempo indeterminato dopo i due anni alle dipendenze biancorosse, come ogni altro lavoratore. Per il giudice i calciatori sono uguali agli altri lavoratori e quindi la scadenza del contratto non è valida.

Se il mondo del calcio non trema, poco ci manca. Secondo il giudice Lippa, i calciatori vanno considerati come gli altri lavoratori e hanno quindi diritto, dopo due anni di lavoro, a un contratto a tempo indeterminato. La scadenza del contratto tra Muller e il Mainz dunque non può ritenersi valida.

Ovviamente sorpreso il proprietario del Mainz, nonché vicepresidente della DFB, Harald Strutz: "E' una sentenza unica nel suo genere dopo anni di processi con verdetto opposto. Faremo ricorso - ha assicurato - e se ci dovessero dare torto il calcio subirebbe una svolta epocale. Le società dovrebbero pagare gli stipendi a decine e decine di giocatori fino alla pensione". Dello stesso parere l'avvocato del Mainz, Schickhardt: "Effettivamente questa sentenza metterebbe in ginocchio molti club, ma il calcio non è paragonabile agli altri lavori. Il giudice non ne ha tenuto conto".

L'età pensionabile dei calciatori: a quanti anni?
Il Mainz sta preparando il ricorso proprio sui limiti anagrafici: i calciatori non sono come gli altri lavoratori

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25 Marzo 2015
L'età pensionabile dei calciatori: a quanti anni?
E adesso? Adesso si aspetta il ricorso del Mainz e la sentenza su tale ricorso, poi eventualmente il terzo e ultimo grado di giudizio, se ci deve essere. A decidere è il Tribunale civile, beninteso. Non quello sportivo, per il quale c'è un obbligo: deve adeguare le sue norme a quelle dello Stato, com'è stato negli anni Novanta per il caso-Bosman.Ci vorranno settimane, mesi per chiudere il conto giuridico sul caso-Muller, ma è bene che il calcio (mondiale) s'interroghi su questo fronte aperto. Il Mainz sta preparando le carte del ricorso su un dato di fatto, ovvero che questa sentenza non tiene conto di un dato di fatto inoppugnabile: il calciatore non è da considerare come un altro lavoratore, benché la sentenza-Bosman del '91 abbia sancito la parità per la libera circolazione e per l'annullamento del vincolo obbligatorio.
Qui si parla di contratto illimitato automatico, ovvero fino all'ipotetica età pensionabile, ben sapendo che l'età pensionabile di un calciatore è la conclusione dell'attività agonistica, e la soglia dei 35-40 anni -oggi- è la massima ipotizzabile, non certo i 65 anni anche più come per gli altri lavoratori. Questo è il punto in discussione, da qui si (ri)parte. In attesa di approfondimenti e reazioni.

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