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Clamoroso a Parma, Taci ha già rivenduto la società!

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Valerio.
view post Posted on 26/2/2015, 11:38 by: Valerio.
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il piccolo Buddha

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Il Team manager, Sandro Melli, ha parlato della grave situazione del club gialloblù: "Parma come il Titanic, sapevo come sarebbe finita".

La situazione del Parma si fa sempre più difficile, e lo spettro del fallimento è ormai dietro l'angolo per la società emiliana. Della situazione del club emiliano ha parlato il Team Manager Sandro Melli, che ha spiegato di aver previsto questa discesa del club verso il baratro nel giro di pochi mesi.

"Il Parma era come il Titanic - ha affermato il dirigente ed ex attaccante gialloblù intervistato dal 'Corriere dello Sport' - sapevo come sarebbe andata a finire. Quando mi è stato chiaro? Qualche anno fa. Ghirardi mi chiese di prestargli centomila euro per pagare un premio che aveva promesso alla squadra. Ci ha messo tre anni a ridarmeli, e senza neanche un grazie. Tirò fuori la storia della liquidità. Al Parma nessuno ha mai detto: non ci sono soldi. Si è sempre parlato di un problema di liquidità. Io nella mia ignoranza non ho mai capito: Ghirardi e Leonardi dicevano di fatturare 70-80 milioni eppure in cassa non c’erano neanche 50 euro per fare benzina al furgone dei magazzinieri".

Una situazione molto difficile già da diversi anni, insomma, come racconta Melli... "E’ una storia che è cominciata nell’anno di Colomba, il 2011 - ha proseguito Melli - Ci hanno tolto le carte carburante e dovevamo anticipare noi i soldi per la benzina. Ma farsi rimborsare diventava sempre più complicato. Ad anticipare i soldi ci pensavano i dipendenti. Io, il segretario, i magazzinieri, gli osservatori. Chi c’era. Poi tutte le volte che c’era una scadenza, arrivava il rinvio. Dovevano pagare i giocatori? Li chiamavano in sede e gli chiedevano di spalmare il contratto: avrebbero preso meno ma per un anno o due in più. Così la corda si allungava. Ma prima o poi qualcuno si sarebbe impiccato".

Nonostante i problemi, però, nessuno parlava... "I fornitori all’inizio non volevano perdere un cliente di prestigio - ha spiegato ancora Melli - I dipendenti speravano sempre che la difficoltà passasse. Speravamo di uscirne e portavamo pazienza. Io discutevo, litigavo, ma ottenevo poco o niente. Avrei potuto fare causa, ma Melli che fa causa al Parma non mi piaceva".

Nella stagione 2013-14, poi, il colpo di grazia... "Era la stagione del Centenario - ricorda Melli - e Leonardi voleva che fosse ricordato come l'anno più bello della storia del Parma, e non ha badato a spese. Un disastro epocale. A noi poi non mancava niente: tutto extralusso, alberghi a cinque stelle, due charter. Una gestione folle".

E Ghirardi? "Diceva che c'erano problemi di liquidità, ma la società era solida, stabile - ha proseguito Melli - In realtà rispettavano soltanto quelli che chiamavano 'pagamenti obbligatori', cioè gli stipendi ai tesserati e quelli dei dipendenti a tempo indeterminato, perché hanno dietro sindacati forti. Sbandieravano gli investimenti, il nuovo centro di Collecchio. Il ristorante, con lo chef stellato e 150-200 coperti al giorno, senza una sola entrata. Come poteva durare?".

Anche da come andava il calciomercato gialloblù Melli aveva capito che il declino era ormai senza ritorno... "L'avevo capito dal preritiro dell'anno scorso - ha detto ancora Melli - Vedevo che ogni giorno il Parma comprava sette, otto, dieci giocatori, e quasi tutti di scarso valore tecnico. In quel momento ho capito che non c'era via d'uscita. E ho smesso di riconoscere Ghirardi e Leonardi come miei dirigenti. I 240 tesserati? Bastava fare un po' di conti. Tutto il mercato si era trasferito a Collecchio, erano tutti a mangiare nel famoso ristorante a spese del Parma, tutti i giorni. Le altre società non facevano così, nessuna. E sai cosa diceva mio nonno? Quando sei da solo, o sei il più furbo o sei il più coglione".

Una situazione incredibile, con addirittura i dipendenti che pagano i fornitori, mentre i dirigenti si eclissano... "So che Donadoni ogni tanto qualche buco l’ha tappato. Mille euro lì, cinquecento là - ha raccontato ancora Melli - Ghirardi invece non lo vedo da Parma-Lazio, quando ci presentò Giordano. Poi se n'è andato senza neanche salutare i suoi dipendenti, né i giocatori. Ha dato solo frettolosamente la mano a Lucarelli, poi è sparito, è scappato. Leonardi? Prima era sparito, dicevano che stava male. Poi è tornato con Manenti ed è sparito di nuovo".

Le speranze che la situazione si risolva sono praticamente zero, anche se Melli si augura vengano comunque 'salvate' le persone più deboli economicamente... "Spero che paghino le persone che hanno lavorato per loro, il resto non mi interessa - ha detto Melli - Se fossi nella famiglia Ghirardi mi metterei una mano sul cuore pensando alle centinaia di persone che si sono rovinate e non sanno come pagare il mutuo, o l'affitto. I calciatori sono il meno, loro si salveranno. Il Parma? Spero che qualcuno possa saldare il debito sportivo e salvare il titolo in Serie B".

TUTTO QUESTO E' SCANDALOSO.
Ed ovviamente nessuno che parla se non quando anche le puttane sono scappate eh!
Io fossi nei tifosi del Parma come il cicciobello mette piede in Italia lo braccherei e lo gambizzerei. Tanto al massimo ROTOLA.
Ci son pochi discorsi da fare il Parma deve fallire ora e si deve seguire il fottutissimo regolamento!
Sono fallite diverse società ad oggi perchè fare sto teatrino col Parma?!

Poi per farvi capire chi è Manenti:
CITAZIONE
Manenti ha chiesto soldi alla tesoreria del Parma per farsi prestare i soldi per il viaggio in Slovenia (5000€..probabile gli ci sia scappata anche il pernottamenro con un paio di "coperte")
 
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