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Atletico-Deportivo, muore un tifoso negli scontri

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view post Posted on 30/11/2014, 22:55
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Milanista Eterno

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Scontri prima di Atletico Madrid-Deportivo: morto un tifoso
L'ultrà picchiato e gettato nel fiume. Ripescato in condizioni disperate: arresto cardiorespiratorio a causa dei colpi subiti e ipodermia. Non ce l'ha fatta

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30 Novembre 2014
E' morto il tifoso galiziano coinvolto negli scontri scoppiati prima di Atletico-Deportivo nei pressi del 'Calderon'. L'uomo, 43 anni, sarebbe stato prima picchiato e poi gettato nel fiume Manzanarre: una volta ripescato le sue condizioni erano apparse subito gravissime tanto che i primi soccorritori lo avevano definito "clinicamente morto": arresto cardiorespiratorio a causa dei colpi subiti e ipodermia. Il suo cuore ha ceduto attorno alle 14.

Alcuni tifosi sono stati fermati, altri sono stati trasportati in ospedale con ferite varie sul corpo. Secondo As e Il Mundo Deportivo, i gruppi ultrà "Riazor Blues" e "Frente Atlético" si sono dati appuntamento tramite WhatsApp per scontrarsi nei pressi dello stadio, sulle rive del fiume Manzanarre. Stando alla ricostruzione dei fatti, gli ultrà dell'Atletico hanno atteso l'arrivo dei pullman galiziani e poi hanno dato inizio alla rissa. Solo l'intervento della polizia ha riportato la calma, ma un tifoso è stato trasportato al pronto soccroso in ipotermia e arresto cardiaco. L'uomo è stato picchiato e gettato nel fiume. Inizialmente si era diffusa la notizia che l'uomo fosse stato dichiarato "clinicamente morto", ma poi As ha fatto marcia indietro, definendo "critiche" le situazioni del tifoso. Poi la morte intorno alle 14.

Immediata la condanna dell'Atletico Madrid, che sul suo sito Internet si è scagliata contro i protagonisti degli scontri: "I valori promossi dallo sport devono prevalere su ogni rivalità. Dobbiamo combattere insieme per scoraggiare la violenza". "Sono addolorato per la tragedia che stiamo vivendo. Non ci sono spiegazioni per l'accaduto. Siamo tristi, non sono vicende che riguardano il calcio e le condanniamo. Speriamo che non si ripetano, ha detto l'allenatore dei Colchoneros Diego Simeone. Intanto in Spagna è polemica: la partita non era stata dichiarata a rischio e la Liga dei club sottolinea di aver provato fino all'ultimo a non far giocare l'incontro, ma invano. Quanto alla mancata sospensione della partita, Simeone ha detto di non esserne stato informato: "Parlo con sincerità, non ne era a conoscenza. Ero concentrato sulla partita e non sapevo quello che era successo fuori e non guardo il telefono di continuo. Credo che sia un problema sociale, non di calcio. Sono persone che vivono per una maglia, ma si tratta di un problema sociale. Bisogna che chi deve occuparsene cominci a farlo sul serio".

sportmediaset

Iniziano queste cose anche in Spagna... hanno giocato, qui in Italia non sarebbe successo ma forse meglio cosi visto che sono delinquenti e basta...politica e cose del genere.. a livello umano è tristissimo tutto questo... una morte non deve essere più giusta di un'altra solo perchè questo era un ultras e se l'è meritata però è gente che dovrebbe stare lontana dal calcio..
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 1/12/2014, 14:36




Guerra tra ultras o guerra civile?

Fanno effettivamente impressione i video che mostrano gli scontri avvenuti a Madrid tra i tifosi dell’Atletico e del Deportivo, nei quali è morto un tifoso di 43 anni, peraltro a seguito di un arresto cardiocircolatorio e gettato o caduto dentro il fiume. Fanno impressione non tanto le scene di violenza, perchè comuni a tanti altri video che riprendono scene analoghe, quanto al numero di persone coinvolte nella quasi totale libertà di movimento per la città. Non vi aspettate ora da parte mia un pistolotto in difesa dell’indifendibile categoria di tifosi che difendo sempre, mi permetto però di suggerire di non irrigidirsi dietro le solite barricate populiste, ma di provare a leggere questi eventi in maniera più allargata.

Serbia Albania, Italia Croazia, Atalanta Roma, Inter Saint Etienne e Atletico Deportivo sono solo 5 degli ultimi recenti episodi in cui si è manifestata la violenza, in forme differenti, con tifosi coinvolti. In realtà, basta leggere alcune testate in rete che trattano l’argomento tifosi per capire che questi episodi in tutta Europa sono in deciso aumento. Personalmente credo che banalizzare i fatti etichettando come “bestie” i tifosi sia solamente un modo facile e miope per non affrontare un problema ben più grave che invece penso sia meritevole di essere affrontato. Credo che siamo alle porte di una serie di guerre civili spinte dalla situazione sociale decisamente allarmante a causa di una crisi che sta colpendo le fasce medio basse della popolazione di ogni singolo Paese europeo, e che la matrice politica sia, probabilmente, la vera causa della maggior parte degli episodi di violenza che stanno scoppiando ovunque e che trovano, per ora, terreno fertile tra i gruppi ultras. E’ sbagliato pensare che quello successo tra Serbia e Albania, per esempio, sia colpa solo della “follia ultras” quando è evidente che la partita sia stata solamente un pretesto sfruttato per un’azione che avrebbe potuto tranquillamente svolgersi in una piazza. Che il clima generale delle fasce sociali più sotto pressione sia allarmante non lo dimostrano soltanto gli eventi in contorno alla partita di pallone, ma basta guardare per televisione come stanno finendo la quasi totalità delle proteste nelle piazze Europee che diventano scenario di disordini, cariche delle forze dell’ordine e violenza diffusa per capire che stiamo per attraversare quella linea di demarcazione tra la pace e la guerra civile. C’è chi combatte il sistema, chi combatte i Governi e c’è una destra estrema sempre più in guerra contro l’antagonista sinistra estrema, c’è chi combatte per il salario, chi per il proprio posto di lavoro, fatto è che ovunque c’è insofferenza e un incattivimento esasperato.

In questo scenario generale, credo si stia sempre di più palesando la lontananza dalla vita reale delle Istituzioni, perchè, per esempio, l’UEFA che consente lo svolgimento della partita Serbia Albania senza prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di mettere le due squadre in due gironi differenti, oppure non considerare rischiosa una partita tra due squadre le cui tifoserie sono classificate una di estrema destra e una di estrema sinistra, vuol dire non avere la minima idea di come sia la situazione che si dovrebbe governare. Oppure vien da pensare addirittura che lo si sappia ma faccia comodo “limitare” i disordini ad una partita in modo che la massa possa poi urlare lo sdegno contro i tifosi invece che “più sopra”. Perchè quando leggo che il problema a Madrid ora è capire quale sia il colpevole tra la Federazione e i due Club che non si sono rifiutati di scendere in campo, che la massa chiede “che si fermi il calcio” e non si parla invece di due tifoserie che si sono gemellate per scontrarsi con un’altra a sua volta gemellata con una quarta probabilmente in nome della contrapposizione tra destra e sinistra, e non solo di una rivalità calcistica, allora penso che ci sia sotto un disegno ben più grande. E ancora, quando vedo che a Bergamo non si fanno problemi a vietare per tre mesi le trasferte agli atalantini nonostante i problemi siano successi in casa loro e non in trasferta, oppure quando leggo di decine di arresti a Torino, e ancora quando vedo che si iniziano a rimarcare i gemellaggi tra tifoserie Europee o quantomeno ci si aiuta (ho letto che i tifosi Croati sono stati agevolati da quelli italiani nell’acquisto di biglietti, ma non so se sia vero), penso che si stia muovendo un qualcosa che sta spaventando le Istituzioni, e quindi le forze dell’ordine, che non può più essere spiegato solo con le solite rivalità tra tifoserie e che li sta già portando ad operazioni “preventive” ed esemplari contro i tifosi.

Proprio per questo temo che assisteremo sempre a più episodi del genere, non necessariamente (e speriamo di no) che culmineranno con la morte di qualcuno, ma con la matrice della violenza a far da padrona. Stiamo arrivando alla fase finale, ma la più pericolosa, di questa crisi. Oggi allo stadio, presto in piazza. Non cadete nel trappolone di chi vi vuole portare a dire che il problema sono solo i tifosi. Sareste solo complici di chi, magari, combattete già in una piazza in nome del vostro salario.

pagina Facebook di Sport People

Edited by ZiZiO_1911 - 1/12/2014, 17:43
 
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view post Posted on 1/12/2014, 15:19
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Milanista Eterno

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Dovresti mettere la fonte, grazie.

Detto questo è ridicolo pensare alla crisi come movente...queste cose sono sempre accadute e le cose sono molto più semplici..

In ogni curva ci saranno 150-200 delinquenti a cui non interessa nulla della partita in sè ma la usa per fini politici, stop..
Metterli dentro e buttare la chiave.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 1/12/2014, 16:15




CITAZIONE (Faraonerossonero84 @ 1/12/2014, 15:19) 
Dovresti mettere la fonte, grazie.

Detto questo è ridicolo pensare alla crisi come movente...queste cose sono sempre accadute e le cose sono molto più semplici..

In ogni curva ci saranno 150-200 delinquenti a cui non interessa nulla della partita in sè ma la usa per fini politici, stop..
Metterli dentro e buttare la chiave.

c'è comunque da dire una cosa sugli scontri a Madrid: così come Roma sono mancate le misure di sicurezza. infatti Atletico-Deportivo è stata considerata a basso rischio. nonostante lo sanno anche i muri che tra le tifoserie non corresse buon sangue. se ci fossero state delle misure di sicurezza più efficaci non si srebbero evitati scontri ma forse non ci sarebbe scappato il morto. una cosa che mi semrba strana è che gli scontri sono avvenuti la mattina in una zona vicina allo stadio ma nè durante nè dopo la partita si sono verificati altri episodi del genere. il fatto che uno indossi una sciarpa dalla squadra non significa necessariamente che abbiano poi assisto alla partita. potrbbero essere state usate come pretesto. poi io non ero presente e non so come sono andate esattamente le cose (preferisco dare un giudizio dopo aver letto diversi articoli di diversi siti piuttosto che basarmi sui pareri e sui processi fatti da alcune testate gironalistiche che spesso stravoglono la realtà dei fatti pur di condizionare l'opinione pubblica). in ogni caso R.I.P. e spero che non accada più che qualcuno muoia in cirocstanze del genere.

voglio sottlineare una cosa che a molti sembrerà priva di senso: prendere un uomo, pestarlo a sangue e gettarlo in fiume non ha niente a che fare con il modo di essere ultras. e vale sia per l'Italia che per l'estero. chi si scontra con armi (tipo pistole e lame) non può essere considerato come ultras (nel senso nobile del termine, spesso usato ed abusato per indicare necessariamente i più violenti)
 
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view post Posted on 1/12/2014, 17:21
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e il link?...

Guarda che è importante per evitare problemi di diritti
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 1/12/2014, 17:36




CITAZIONE (Faraonerossonero84 @ 1/12/2014, 17:21) 
e il link?...

Guarda che è importante per evitare problemi di diritti

lo preso dalla pagina facebook di un sito che a sua volta l'ha preso da un altro sito
 
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view post Posted on 1/12/2014, 17:41
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Milanista Eterno

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Perfetto, puoi scrivere anche facebook.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 1/12/2014, 17:43




CITAZIONE (Faraonerossonero84 @ 1/12/2014, 17:41) 
Perfetto, puoi scrivere anche facebook.

fatto
 
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view post Posted on 3/12/2014, 12:49
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Milanista Eterno

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Liga - L'Atletico Madrid espelle il "Frente Atletico"
Il club di Madrid, dopo la morte del weekend, prende una decisione drastica contro i propri ultrà; non è da meno il Deportivo La Coruña, che chiude la propria curva per le prossime due partite


L'Atletico Madrid espelle gli ultras del "Frente" dal Vicente Calderon, il Deportivo La Coruña chiude spontaneamente la propria curva per le prossime due partite. Misure drastiche da parte del club madrileno: dopo gli episodi che hanno portato alla morte di un tifoso del Deportivo, il club ricusa il "Frente Atletico" non riconoscendolo più come parte della propria tifoseria.

Con un lungo e circostanziato comunicato, la società ha spiegato le ragioni della propria decisione: si è fatta consegnare i rapporti dalla polizia e, dopo un'attenta analisi dei tragici fatti, ha scelto di annullare con effetto immediato l'affiliazione al club per tutte le persone arrestate (in totale 15).

Si tratta di un passo senza precedenti, che vuole essere da esempio per tutti quei club che si propongono di combattere la violenza legata al calcio dentro e fuori dagli stadi.

Il club galiziano, per lo stesso motivo, ha deciso che nelle prossime due gare contro il Malaga (domani in Coppa e sabato in campionato) il settore in genere occupato dai "Riazor Blues", il gruppo ultras coinvolto negli incidenti di domenica scorsa, resti chiuso. Il presidente del Deportivo, Tino Fernandez, ha ribadito l'impegno del club contro la violenza e ha annunciato che per l'incontro di sabato i biglietti costeranno soltanto un euro affinche' lo stadio si converta "in una grande manifestazione di spirito sportivo contro la violenza".

Sulla chiusura della curva, il Deportivo sottolinea: "ci rendiamo conto che questa misura penalizza un gran numero di sostenitori che non ha nulla a che vedere con la violenza, a loro chiediamo comprensione e siamo sicuri che capiranno e che parteciperanno orgogliosamente al messaggio che il Deportivo La Coruna vuole trasmettere". Domani, prima della partita di Coppa del Re, verrà osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il tifoso galiziano morto domenica scorsa.

Fonte: https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/lig...43236--sow.html
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 18/12/2014, 20:31




Madrid: 41 arresti per l’omicidio di “Jimmy”, tra loro fascisti, un poliziotto e un soldato

Sono in totale 41 le persone arrestate dalla Policia Nacional nella retata condotta contro alcuni dei partecipanti a quella che autorità e stampa spagnole definiscono una “rissa su appuntamento” tra tifosi di diverse squadre di calcio e che poche settimane fa ha portato alla morte a Madrid di Francisco Javier Romero Taboada alias “Jimmy”.

Il membro dei Riazor Blues, gruppo di sinistra e indipendentista galiziano della tifoseria del Deportivo La Coruña, fu aggredito insieme ad alcune decine di suoi compagni da un centinaio di tifosi dell’Atletico Madrid e di altre squadre, fu pestato e poi gettato nel fiume Manzanarre.
Tra gli arrestati nell’ambito della cosiddetta “Operación Neptuno” ci sono, informano le autorità, una donna, tre minorenni, un Guardia Civil (corpo di polizia militarizzata) e un soldato dell’Unità Militare di Emergenza. Le ultime detenzioni risalgono proprio alle ultime ore e riguardano un residente nel municipio di Parla (a poca distanza da Madrid) noto col soprannome di “El bufalo” e per la sua militanza nell’estrema destra, e quattro abitanti di Gijón, nelle Asturie. Gli arrestati sono stati accusati di “rissa”, “detenzione illecita di armi” e alcuni di “omicidio”. Di quest’ultima accusa sono imputati due degli arrestati, tra cui “El bufalo” ritenuti gli autori materiali dell’assassinio. Secondo la polizia il tassista di Parla avrebbe avuto relazioni strette con il gruppo di tifosi dell’Atletico Madrid soprannominato Bastión, al quale apparteneva Ricardo Guerra, un fascista condannato per l’omicidio nel 1998 dell’indipendentista e antifascista basco, oltre che tifoso della Real Sociedad, Aitor Zabaleta.
Il giorno stesso dell’omicidio erano state arrestate 21 persone, per lo più tifosi del Deportivo, denunciati e rimessi quasi subito in libertà.
Così come i due presunti autori materiali, anche la maggior parte degli altri arrestati sono membri del gruppo di estrema destra della tifoseria dell’Atletico Madrid denominato “Frente Atletico”. Poi ci sono quattro componenti della tifoseria di estrema destra dello Sporting di Gijón, appartenenti a un gruppo denominato Ultra Boys accorsi a Madrid per ‘dare una lezione’ ai rossi del Riazor Blues e man forte ai camerati del Frente Atletico.
Nella perquisizione del bar El Duraton, che si trova a poche centinaia di metri dallo stadio dove avvenne l’aggressione, e luogo abituale di ritrovo degli estremisti del Frente Atletico, i poliziotti hanno trovato numerose spranghe e bastoni.
Le autorità insistono sul fatto che la “rissa” fu il risultato di un appuntamento che le varie tifoserie di estrema destra e di estrema sinistra si erano dati in precedenza alla fermata dei pullman attigua allo stadio principale di Madrid, il Vicente Calderon, la mattina del primo dicembre, a poche ore dall’incontro tra Deportivo e Atletico, basandosi sul fatto che tra gli arrestati c’era anche un componente dei Bukaneros, gruppo di estrema sinistra del Rayo Vallecano (una delle squadre della capitale iberica). Ma i Riazor Blues negano la circostanza così come i Bukaneros, secondo i quali l’arrestato attribuito dalla polizia al loro gruppo in realtà non lo è affatto.

Aggiornamento del 18 dicembre - Questa mattina la polizia spagnola ha arrestato altre 17 persone, tutti tifosi del Deportivo e aderenti al gruppo dei Riazor Blues, che secondo l'accusa avrebbero partecipato alla "rissa" e sarebbero stati individuati attraverso l'esame da parte della polizia scientifica delle numerose immagini riprese il 30 novembre dalle telecamere di sorveglianza e da alcuni cellulari. Diventano così 58 gli arresti effettuati nell'ambito della cosiddetta "Operacion Neptuno". Tre dei quali - membri del gruppo di estrema destra Frente Atletico e residenti in due diversi comuni dell'interland di Madrid - vengono ritenuti gli esecutori materiali dell'uccisione del 43enne galiziano.

Sportpeople

a quanto pare la realtà sta lentamente venendo a galla. e "casualmente" non ne parla nessuno. tutti bravi a giudicare e a fare processi bsandosi quasi sempre sul nulla
 
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view post Posted on 18/12/2014, 21:23
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Milanista Eterno

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Di cosa parli? Politica?
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 18/12/2014, 21:52




CITAZIONE (Faraonerossonero84 @ 18/12/2014, 21:23) 
Di cosa parli? Politica?

Non solo...
 
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