| Cosa accade se Marino non si dimette?
Se il sindaco dovesse ritirare le sue dimissioni la “verifica” invocata da Marino si sposterebbe in aula, costringendo il Pd a sfiduciarlo. Nonostante la freddezza iniziale dimostrata da Sel all’ipotesi di un ripensamento, il partito di Vendola ha invitato il sindaco a portare le sue ragioni in aula, dicendosi «pronto ad ascoltarlo», anche nell’ottica di costringere il Pd a calare le carte pubblicamente. Se sfiduciato, assieme al sindaco decadrebbe il consiglio e si aprirebbe la strada a un commissario fino alle elezioni.
E se invece rassegna le dimissioni?
Se Marino rassegnerà definitivamente le dimissioni allora in comune subentrerà il Commissario e partirà il conto alla rovescia per il nuovo voto amministrativo.
Chi avrà le chiavi della città?
Come detto, dopo le dimissioni del sindaco in comune si insedierà il Commissario per il Campidoglio, ma nei piani di palazzo Chigi ad avere il maggior impatto sulla città, anche dal punto di vista economico, sarà quello per il Giubileo.
Entro quando si insedierà il commissario del Campidoglio?
Il 2 novembre il Commissario nominato dal Governo dovrebbe prendere il posto del Sindaco. Data confermata ieri anche dall’assessore alla legalità della giunta Marino, Alfonso Sabella. Il nome verrà annunciato da palazzo Chigi al termine del prossimo Consiglio dei Ministri.
Quali poteri gli spettano?
Il commissario assomma nella sua figura i poteri del Sindaco, della sua giunta e del consiglio comunale. Potrà avvalersi, e nel caso di un comune grande come Roma è molto probabile che lo faccia, di una squadra di sub-commissari per ogni area di lavoro. Molto delicata la nomina ai trasporti, punto debole della Capitale.
Quali invece al commissario per il Giubileo?
Il commissario per il Giubileo potrà operare in deroga alla normativa vigente e attraverso procedure accelerate come l’assegnazione senza bando di una gara d’appalto e, più in generale, la gestione dei lavori pubblici. La cifra dei fondi per l’anno giubilare verrà specificata dal Governo la prossima settimana.
Quali emergenze dovrà affrontare Roma in questi mesi?
Su tutte quella dei trasporti. I fondi disponibili per il potenziamento oscillano tra i 70 e i 100 milioni, da destinare alla manutenzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Di questi solo 30 milioni provenienti dallo sblocco del patto di stabilità e il resto dal project financing.
Quando si svolgeranno nuove elezioni?
Se Marino dovesse dimettersi Roma sarebbe il comune numero 1293 a tornare alle urne nella primavera del prossimo anno, insieme a Milano, Napoli, Torino e Bologna.
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