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Serie A: sponsor e tifosi in fuga, Lazio e Milan crollo abbonati

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view post Posted on 27/8/2014, 18:35
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il piccolo Buddha

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Il campionato delle maglie vuote. Sponsor in fuga: 7 squadre su 20 di Serie A non ce l'hanno: l'appeal del nostro torneo non è mai stato così basso. Impietoso il raffronto col resto dell'Europa che conta: Premier League, Bundesliga e Ligue 1 senza un buco libero sulle maglie delle loro squadre, Liga con spazi disponibili solo sulle casacche di Valencia e Levante. Anche sul prezzo d'etichetta: 15,750 milioni di euro all'anno della Tim per griffare la serie A contro 50 milioni di sterline a stagione della Barclays, a breve neanche più sufficienti per targare la Premier League.

ROMA - Come scrive La Stampa, la Roma made in Usa ha fissato l'asticella per l'incasso dal 'main sponsor' a 14-15 milioni e non intende abbassarla più di tanto, come dimostra il gentile rifiuto a una compagnia aerea internazionale pronta a offrirne 4-5 per vedere il proprio nome abbinato a Totti e compagni. Stesso discorso per la Lazio, ormai all'ottava stagione senza uno sponsor fisso. "Non sminuisco il valore del nostro marchio solo per metterci uno sponsor", il ritornello di Lotito. IlGenoa rappresenta una realtà più unica che rara: per ora ha solo un co-sponsor (McVitie's) e non quello principale, ma può comunque contare sul minimo garantito dal contratto di 'marketing agent' con l'advisor Infront.

STADI - Casi singoli a parte, il trend negativo riguarda l'intero sistema. La principale causa della progressiva fuga o latitanza degli sponsor dall'Italia, nonostante il recente via libera all'inserimento anche di un terzo marchio sul retro delle divise da gioco, è proprio l'immagine trasmessa all'estero dalla serie A. La crisi economica generale ha influito, ma molto di più (in peggio) hanno fatto le desolanti cartoline di stadi obsoleti e sempre meno gremiti, la convinzione miope di manager e dirigenti di poter andare avanti solo con la spartizione della torta dei diritti televisivi, la progressiva sparizione dei top player e, salvo eccezioni, l'assenza di strategie concrete di marketing, di propaganda sui nuovi social media e di controllo dei diritti d’immagine dei calciatori.

50 MILA ABBONAMENTI IN MENO - Come si legge sul Corriere della Sera, gli stadi di Serie A sono sempre più vuoti, con stime che prevedono 50 mila abbonati in meno per la prossima stagione (al netto delle squadre promosse e retrocesse) nonostante un marketing tambureggiante e slogan ad effetto. Nuovi impianti chimera e prezzi ritoccati quasi sempre al rialzo, le percentuali di riempimento degli spalti (oggi al 56,6%) sono destinate a restare distanti da Germania (96%), Inghilterra (95%), Francia (70%) e Spagna (68%).

CROLLO MILAN - Il Milan - impegnato in un imponente rinnovamento d’immagine firmato Barbara Berlusconi, tra nuova sede (Casa Milan), loghi di design e frasi ad impatto («Senza te non siamo noi» come recita la campagna) - sta cercando invano di fermare l’emorragia di tessere vendute: dalle 23.500 dell’anno scorso, già picco negativo, alle 16 mila emesse finora.

NAPOLI E LAZIO PEGGIO - Peggio dei rossoneri stanno solo Napoli e Lazio. Gli abbonamenti dei partenopei sono crollati da oltre 15 mila a sei mila circa, complici il sopravvenuto obbligo della tessera del tifoso e un mercato non esaltante. Quelli dellaLazio, invece, sarebbero oggi addirittura quasi un quarto rispetto all’anno precedente (sette mila su 23 mila) con la curva in contestazione contro il presidente Lotito e i capi ultrà che stanno valutando l’opzione tessera del tifoso soltanto per partecipare alle trasferte. Sarebbe un paradosso, e hai voglia poi a ricucire tramite spot sdolcinati ("Quasi amore" appare sul cartellone mentre un bimbo bacia l’aquilotto).

JUVE STABILE, MISTERO INTER - In difficoltà anche Udinese (meno quattro mila abbonati), Fiorentina (meno 3.000), Parma(meno 2.500) e Verona (meno 2.000), che faticheranno a raggiungere i livelli di pubblico del 2013/2014. Restano stabiliJuventus (28mila tessere), Cagliari, Sassuolo, Genoa e Sampdoria (a conferma della bontà del motto scelto dai blucerchiati "C’ero, ci sono, ci sarò"). Nessuna notizia, infine, dall’Inter che non dà i numeri (erano quasi 31 mila) ma chiede in tutte le lingue del mondo ai suoi tifosi di stare insieme, juntos, together.

DEA E TORO - A esultare sono dunque solo le neopromosse Empoli (che raddoppia a cinque mila), Palermo (più di otto mila) e Cesena (verso i 12 mila) e soprattutto Atalanta e Torino, che hanno messo nel mirino i diecimila abbonati. Ma se i granata ringraziano il ritorno in Europa e gli spot da commedia all’italiana (dove il Toro diventa antidoto all’adulterio, "se tua moglie è fissata con le corna", e "un babysitter con le palle", per i figli), i bergamaschi puntano sui prezzi: -20% secco sugli abbonamenti (più un piumino mimetico), caso isolato in Italia.

ROMA - Poi c’è la Roma. Superata quota 26 mila tessere (tre mila in più), si guarda ai traguardi futuri (lo scudetto?) cercando di dimenticare scivoloni mediatici a quattro mani con lo sponsor tecnico. Come i denti aguzzi della lupa aperti sull’Olimpico e la scritta "La caccia ricomincia, unisciti al branco", piuttosto stonato dopo la morte del napoletano Ciro Esposito.
CARO PREZZI - Con gli stadi svuotati, la logica farebbe presupporre prezzi più bassi. Invece, i ritocchi sono spesso al rialzo. Bastino le percentuali medie di Juventus (+6,9%), Fiorentina (+6%), Milan (+5,5%) e Roma (+4,5%), mentre il Napoli e altri mantengono invariati i prezzi. Semmai si offrono riduzioni per giovani e famiglie o promozioni innovative. Come l’abbonamento pluriennale del Genoa o la possibilità di rivendere le partite dell’abbonamento alla Juve. O ancora l’iniziativa del Parma "Porta un crociato" che ha fatto partire sui forum la caccia all’amico per ottenere gli sconti. Hashtag, ironie, richiami identitari di fierezza, appartenenza, onore e pure animal spirit (dalla "natura indomabile" della zebra al "dodicesimo leone" in campo), i club le provano tutte. Quasi fosse meglio investire in un team di pubblicitari che in uno stadio...
calciomercato.com

In effetti è assurdo... invece che incoraggiare la gente ad andare allo stadio......
Continui aumenti,stadi decadenti ed orari settimanali improponibili.

Se non fanno niente non so come andrà a finire..... Cioè abbonati per squadre di serie A che sono ridicole!!! 2-3-4 mila.
E' scandaloso. MA ci pensano i dirigenti italiani cosa succederà quando anche le tv pagheranno meno un prodotto sempre più scadente??
 
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view post Posted on 28/8/2014, 09:21
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l'ultimo samurai

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ormai hanno capito che, di questo passo, andrà sempre meno gente allo stadio così aumentano i prezzi fottendoli ai fedelissimi
 
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view post Posted on 28/8/2014, 11:29
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (leo89 @ 28/8/2014, 10:21) 
ormai hanno capito che, di questo passo, andrà sempre meno gente allo stadio così aumentano i prezzi fottendoli ai fedelissimi

si ma anche i fedelissimi oltre una certa cifra dicono ciao.
Non siamo in Inghilterra o in Germania dove la gente guadagna bene... e va sempre allo stadio.
Qui siam morti di fame in strutture oscene e col rischio di finire affianco al settore dei napoletani dove ti tirano di tutto. Ma con che spirito ci va la gente? quando ti chiedeono quasi un prezzo da squadra inglese per uno spettacolo che apparte 3-4 squadre è solo catenaccio senza neanche le ripartenze?!?!

L'anno scorso contro la Juve quasi tutti così catenaccio e manco le ripartenze facevano. Il tutto in nome di cosa mi chiedo?
BOH qui o si danno una svegliata o a breve anche le tv si mettono d'accordo e ti danno la metà guadagnando di più per conto proprio.
Tanto che senso ha foraggiare un campionato così?? noi dopo la premier siamo i più pagati. Ma con grandissimi distacco. Sai quando ci vuole che Mediaset e Sky si metton d'accordo e decidono loro il prezzo?

Purtroppo ci vorrebbe lo stato che regali degli impianti alle società. Tutte con nuovi regolamenti etc etc. Ma noi viviamo nell'immobilismo. Pensate che si facevano gli stessi discorsi nel 2010... poi dopo qualche mese tutto nel dimenticatoio.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 28/8/2014, 23:41




sono anni che continuo a dire che che la situazione andava cambiata e puntualmente non successo un bel niente. è l'inizio della fine, un lento ed inersorabile declino. ma in fondo, se ci si pensa bene, la colpa è di chi non ha fatto niente per impedirlo tranne le solite persone, qualcuno li definisce il cancro del calcio, che avevano lanciato da tempo dei segnali e puntualmente ignorati. prima o poi doveva succedere.

non so se l'avete letto ma gli orari della serie C di quest'anno (perchè i problemi partono dal basso, è tutto collegato) sono delle cose allucinanti, da mettersi la mani nei capelli. ed è una cosa da non sottovalutare perchè ora viene utilizzato come sperimentazione ma poi ci ritroveremo prima la B o poi la A allo stesso modo (sempre se rimarrà qualcosa)
 
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view post Posted on 29/8/2014, 02:41
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il piccolo Buddha

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Altro sintomo è che quest'anno al 28 agosto la Serie A ha effettuato trasferimenti per 140m di euro. La Spagna oltre i 500 e l'Ingilterra oltre gli 800.
Stiamo diventando il nulla cosmico all'improvviso.
 
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4 replies since 27/8/2014, 18:35   42 views
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