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| CITAZIONE (Lambro @ 1/12/2023, 13:20) Duke i remake c'erano anche negli anni 60 70, con italiani che ci han costruito sopra carriere e che ora son dei totem intoccabili eppure Celentano ha sfondato anche con molti brani americani, come allora andava di moda, la Pavone, la Vanoni con quelli brasiliani e via discorrendo.
Io non mi impunto tanto su questo, le major devono fare soldi e vanno con il meta del pubblico, il gusto, che cambia a seconda delle mode, non è la musica che fa la moda ma è la moda che decide che musica la accompagni.
Anche quelle alternative, che nei 70 80 come il punk cambiarono il modo di vedere la musica diventarono una moda a loro volta, ripulita per il grande pubblico e per vendere bene.
Negli anni 70 c'erano i dischi prog, le suite, tutte cose poi uscite dai canali musicali nella maggior parte. Ma sì, forse mi sono espresso male col discorso del remake che intendevo come concetto globale, cantare una canzone scritta da un altro non lo considero un remake, io intendevo quel tipo di rielaborazioni programmate di concetti musicali, puliti, lucidati e re-impacchettati per il consumo al supermercato. E allora sì che hai ragione che OGGI la musica non fa la moda ma il contrario. In passato la musica era costume, cultura, la musica era espressione di un'artista che veniva offerta al pubblico, oggi è un'industria che ha i modi tecnici per dettare e imporre il consumo del pubblico. La trovo estremamente spersonalizzata. E per me il ritorno del vinile, e l'apprezzamento di tanti giovani per la musica del passato sono un bel sintomo importante di ribellione a tutta questa "plastica" che ci propinano, e non solo in fatto di musica. |
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