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Roma : approvato progetto stadio da 400 ml di euro , progetto grandioso

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view post Posted on 15/6/2015, 10:58
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Milanista Eterno

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Roma, ecco lo stadio. Agnelli: 'Vogliamo espugnarlo'. Totti: 'Il nuovo Colosseo'
2015-06-15 11:40:00
Roma, ecco lo stadio. Agnelli: 'Vogliamo espugnarlo'. Totti: 'Il nuovo Colosseo'
Si avvicina sempre di più il nuovo stadio che rilancerà la Roma di James Pallotta un progetto a cifre record, come quelle esposte nel comunicato ufficiale del club giallorosso. E nell'incontro con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato presentato il progetto esecutivo per il nuovo stadio giallorosso. Ora il Campidoglio farà la verifica per il via libera alla costruzione.

PASSO DECISIVO - Il costruttore Luca Parnasi insieme con Mark Pannes, responsabile del progetto dello stadio ha confermato: "Abbiamo consegnato il progetto. Abbiamo rispettato perfettamente i tempi. Ora bisogna andare avanti e continuare su questa linea. E' stato un lavoro enorme ma l'importante è che abbiamo rispettato le date prefissate. Il sindaco ci ha detto che abbiamo fatto un lavoro positivo".

IL COLOSSEO PER TOTTI - Entusiasta anche il capitano giallorosso, Francesco Totti: "La nostra Roma avrà uno stadio che la rappresenterà nel mondo, come la nostra storia merita. Sarà il nostro Colosseo moderno, dove tutti i nostri tifosi e sportivi potranno godere di uno spettacolo sportivo con strutture all'avanguardia che renderanno la partita il momento di punta di una giornata di sport e di divertimento. Roma, la nostra città, merita di avere uno stadio del genere. Sarà la casa della Roma. Noi tutti siamo e saremo la Roma".

AGNELLI E PALLOTTA MESSAGGI DI AMICIZIA - Sullo stadio si sono espressi anche il presidente giallorosso James Pallotta: "Abbiamo fatto un enorme passo nella direzione dello stadio presentando questo dossier. Se vogliamo competere con i migliori abbiamo bisogno dello stadio", e il rivale bianconero Andrea Agnelli: "Jim, un grande in bocca al lupo! Un progetto ambizioso che arricchirà non solo la Roma ma tutto il calcio italiano. Non vedo l'ora che la Juve possa espugnarlo!".


Ecco il comunicato:

Dai 50.000.000 di euro spesi nella fase precedente alla costruzione ai 4.750 posti di lavoro che verranno creati a Roma nell’intero complesso, ecco 20 cifre che aiutano a capire l’immensa portata del progetto.

3: Il numero di torri, disegnate dal celebre architetto internazionale Daniel Libeskind, all’interno del Business Park

13: Il numero di stadi – esistenti o progettati – studiati in tutto il mondo, da Londra a Madrid, da Dublino a Mosca, a Istanbul

20: Il numero di minuti necessari per raggiungere dallo stadio sia il centro di Roma sia l’Aeroporto di Fiumicino

80+: Il numero di siti potenziali visitati e analizzati in tutta Roma considerando gli elementi critici – dimensioni, luogo, trasporto e accessibilità

105+: Gli ettari del campus Master Site, comprendenti strutture sportive all’avanguardia, un’area intrattenimento centralizzata e un nuovo parco

200+: Altezza in metri della più alta delle tre torri del Business Park, organizzate attorno ad una piazza centrale, punto focale del parco degli uffici

365: I giorni dell’anno in cui il complesso dell’intrattenimento sarà aperto al pubblico

1.000: I dipendenti giornalieri operativi del Business Park

2.500: Numero di lavoratori presso lo Stadio della Roma, compreso lo staff impiegato durante gli eventi

3.000: I posti di lavoro creati per la costruzione dello Stadio della Roma

4.500: Il numero di posti a sedere dell’impianto coperto pensato per musica e intrattenimento indoor

4.750: Numero di posti di lavoro che verranno creati per il Master Site

10.000: Numero di posti auto previsti

12.500: Numero di dipendenti di azienda presso il Business Park

14.000: Numero di posti a sedere nella sala concerti all’interno dello stadio

52.500: Numero di posti a sedere dello Stadio della Roma, con la possibilità di estenderli fino a 60.000 posti totali

30.000.000: Investimento interno diretto in euro ad oggi stanziato

50.000.000: Costo totale in euro dei lavori nella fase precedente alla costruzione

400.000.000: Investimenti in euro per il solo Stadio della Roma

1.100.000.000: Investimenti totali in euro per il master site di Tor di Valle

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view post Posted on 15/6/2015, 10:59
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Allucinante!
Non dobbiamo essere da meno!
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 15/6/2015, 20:30




Complimenti a Pallotta che si costruisce lo stadio nonostante si sia messo contro i suoi stessi tifosi.
 
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FdL
view post Posted on 15/6/2015, 20:35




Ma a quanto pare non sarà di proprietà diretta della Roma, ma di un consorzio comunale.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 15/6/2015, 22:58




CITAZIONE (FdL @ 15/6/2015, 21:35) 
Ma a quanto pare non sarà di proprietà diretta della Roma, ma di un consorzio comunale.

ma il futuro non doveva essere a tutti i costi lo stadio di propietà?
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 16/6/2015, 22:41




Pallotta in conferenza stampa:

CITAZIONE
Contestazione dei tifosi?
“Non è vero che sono contro la Curva Sud. È un fattore estremamente importante e lo sarà ancora di più con il nuovo stadio quando i tifosi saranno a 9 metri dal campo. Se ci saranno questioni di violenza e razzismo io prenderò posizione contro queste questioni e sarò lì a difendere i miei giocatori quando verranno criticati. Tutti vogliamo vincere, ma bisogna tifare quando le cose vanno bene e quando vanno male. Non ho ancora speso la parte del milione che devolverò a Roma Cares”.

ma non erano dei "fucking idiots"
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 19/6/2015, 22:54




un romantico tifoso della Roma spiega perchè è contrario al nuovo stadio:
CITAZIONE
Partiamo da un presupposto che forse rappresenta il vero e proprio spartiacque per il lettore, libero di lasciare queste righe sin da subito. Il mio stadio ideale non è quello della Juventus, ne’ l’Emirates dell’Arsenal e tanto meno il Camp Nou del Barcellona. No. Gli stadi che mi hanno sempre fatto battere il cuore sono l’Olimpico, il San Paolo, il vecchio Comunale di Torino, il Franchi, il vecchio San Siro. Sono il Del Duca di Ascoli, il Partenio di Avellino, il Cibali di Catania, il Celeste di Messina e la Brumana di Bergamo. All’affermazione che ne consegue, vale a dire “fanno schifo”, rispondo con un semplice “si, può darsi, e allora?”. Sì perché io il calcio, e i suoi dintorni, non li ho mai visti con gli occhi dell’esteta o del calcolatore. Il calcio, insegnavano quelli bravi una volta, i Paolo Valenti o i Gianni Brera di cui oggi in tanti si riempiono ignobilmente la bocca, è passione popolare. E’ folklore. Sono i dialetti, le rivalità, i mille colori e non il grigiore verso il quale la prora calcistica mira chiaramente.

Metti una città. Roma. Metti una squadra. L’AS Roma. Metti una dirigenza americana che sin dal suo arrivo ha messo in chiaro il voler, sopratutto e innanzitutto, realizzare questo fantomatico stadio di proprietà.“Perché così arriveranno i risultati”. Ci hanno detto. “Perché così Roma potrà finalmente avere un brand internazionale”. Potremmo discutere sul come si arrivi ad esser grandi solo costruendo un impianto di gioco e senza dare una stabilità prettamente tecnica alla squadra negli anni precedenti. Ci hanno fatto l’esempio della Juventus. Ci hanno detto che se l’hanno fatto loro, beh lo possiamo fare anche noi. Allora mi verrebbe anche un quesito al caso: loro bene o male hanno sempre vinto, pure senza stadio di proprietà. Se lo facevano loro, lo potevamo fare anche noi. Perché ciò non è accaduto?

“Il nuovo stadio sarà la casa dei veri romanisti, in cui troveranno tutti i comfort e le famiglie potranno accedervi senza problemi di sicurezza”. Dicono. Sulla storia delle famiglie ci sarebbe da stendere un trattato, ormai è chiaro un po’ a tutti come quest’argomentazione venga usata a proprio piacimento per accalappiare consensi o incanalare opinioni, senza che in realtà qualcuno, ‘ste benedette famiglie, le voglia davvero allo stadio. No, perché se metti un biglietto di curva a 25 Euro e uno di Tribuna Tevere minimo a 70 nelle partite contro avversari improbabili, vorrei sapere perché minimo tre persone con un reddito medio dovrebbero scegliere di venirci. Mi sembra assurdo che in un eventuale nuovo impianto le cose possano andare diversamente. Semmai si andrà solo verso un incremento dei prezzi.

“La casa dei veri tifosi”? Innanzitutto vorrei sapere da chi conia questo genere di propagandistiche espressioni il diktat del vero tifoso. Perché ognuno ha un suo concetto di tifo. Per me il tifo più bello è quello della curva, in piedi per 90 minuti con bandiere, sciarpe, tamburi, torce e fumogeni. Ciononostante credo che in uno stadio ogni genere di tifoso debba avere il proprio posto. Ma per l’identikit tracciato dai miei gusti siamo sicuri ci possa essere spazio? I segnali lanciati dalla dirigenza negli ultimi due anni ci instradano per un sentiero diametralmente opposto. Fa comodo parlare di “Curva Sud muro umano che intimorirà gli avversari”, ma la realtà dei fatti, almeno per ora, sono i “fucking idiots”, gli stemmi villanamente cambiati nonostante l’opinione contraria di quel “muro umano”. Sono i prezzi alle stelle, come detto, e le maglie che forse celebrano più il “cuore granata” che l’AS Roma.

Inoltre sarebbe sempre curioso sapere quale fonte attendibile abbia stabilito che queste povere famiglie, usate alla stregua degli anarcoinsurrezionalisti quando ci sono degli attentati o dell’invadenza della suocera quando si tradisce la moglie, vogliano a tutti i costi seguire una partita sedute e con il loro bel bustone di popcorn affianco, sperando tutti insieme di far salire il colesterolo cattivo rispetto a quello buono.

Da qualche stagione a questa parte all’ombra del Colosseo siamo diventati un po’ tutti ragionieri,commercialisti e pure broker, all’occorrenza. Ma stiamo lentamente dimenticando il perché si è deciso di seguire una squadra, di amarla e onorarla finché morte non ci separi. Ci dimentichiamo di quei colori che i nostri padri, forse con meno pretese di noi seppur, paradossalmente, con qualche vittoria in più, hanno portato nel vecchio stadio Olimpico. Quello dei “Ti amo”, delle sciarpate, delle tribune non coperte e del duro rullio dei tamburi del Commando Ultrà. Ma in fondo stiamo dimenticando anche un po’ di noi stessi, che l’ultimo scudetto lo abbiamo vissuto nell’Olimpico attuale, su cui in molti ora sputano, alla ricerca di una novità che suona più come il voler “anglofizzare” ogni termine della nostra lingua per sembrare, appunto, più “cool”.

No, scusate, mi tiro fuori dalla schiera. Io, a queste condizioni e con queste premesse lo stadio nuovo non lo voglio. E non ne faccio un discorso economico o politico, ma prettamente sentimentale. La Roma non vincerà più nulla se non si edificherà questo impianto? Posto che la cosa mi sa più di bufala che altro, io seguo sempre il filo logico che chi è nato a Roma e ha scelto di tifare la Roma sapeva a prescindere che la sua vita di tifoso non sarebbe stata costellata di successi. Sconfitte e delusioni che negli anni sono arrivate copiose non certamente a causa dell’Olimpico. E’ vero, non produce introiti, ma non nascondiamoci dietro ad un dito, se qua non si cambia la mentalità con cui si approccia al pallone si potranno costruire tutti gli stadi del mondo, ma si giocherà sempre ad essere dei “finti ricchi”, che alla prima evenienza mettono a nudo tutte le proprie povertà.

Centri commerciali, cinema, negozi, ristoranti. Scusate, rimango nella mia arretratezza sportiva. Rimango nella mia atavica ignoranza del mondo economico. Perché di calcoli e di sottrazioni siamo abituati a farne sin troppi ogni giorno, ed allora laddove ancora si potrebbe sognare, laddove dovremmo esser legati da un cordone ombelicale che ci trasmette un lumicino della nostra spensieratezza infantile, non voglio matematica e rinnovamento. Voglio restare indietro. Lo dico senza peli sulla lingua. Perché in questo paese fare dei passi avanti spesso vuol dire per forza distruggere ciò che c’è stato prima, cestinandolo in una discarica e screditandolo senza problema. Dato che qualcuno venuto d’oltreoceano, foraggiando le teorie di parecchi indigeni, ha messo le mani avanti vestendo i panni del civilizzatore o dell’esportatore di democrazia a suon di scanner facciali nel nuovo stadio, io mi tengo tutto quello che mi ha fatto avvicinare al pallone ed al suo sconquassato mondo. Sono un troglodita. E fin quando potrò non mi tirerò indietro nel manifestarlo.
 
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