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| Milan, Seedorf: "Momento difficile, lavoriamo per il futuro" Il tecnico olandese spiega: "Costruiremo una squadra competitiva: dobbiamo seguire l'esempio della Juve"
Invia ad un amico OkNotizie Stampa AAA 16 Marzo 2014 "E' un momento difficile, ma abbiamo l'obbligo morale di concludere al meglio la stagione ben sapendo che lavoriamo per ricostruire un grande Milan". Clarence Seedorf prova a guardare avanti lasciandosi subito alle spalle la sconfitta contro il Parma e dice: "Dobbiamo seguire l'esempio della Juve: loro sono andati in Serie B e in qualche anno sono tornati ai vertici. Non servono i migliori giocatori al mondo, servono i giocatori giusti".
Seedorf parte da lontano nella sua analisi: "Quando ho accettato di venire ad allenare il Milan - dice a Serie A Live - sapevo che sarebbe stato difficile. Per questo la responsabilità per la situazione che ho trovato non può essere mia. La mia responsabilità è quella di cercare di far crescere la squadra e ottenere il meglio da qui alla fine. Dobbiamo lavorare e farlo con tenacia. Ho preso una situazione difficile e l'ho fatto con coscienza: sto cercando di fare il possibile ben sapendo, però, che siamo qui anche per guardare al futuro e per costruire una squadra che sia di nuovo competitiva". Poi ancora: "Con quello che ho detto credo di essere corretto nei confronti di chi mi ha preceduto. Problema fisico, motivazionale, professionale o giocatori non complementari tra loro? Eh - sorride amaro alla domanda di Arrigo Sacchi -: che bella analisi. Sono tutti punti sui quali stiamo lavorando. E' un insieme di cose sia a livello individuale che a livello di squadra. A qualcuno manca una cosa, a un altro ne manca un'altra, alla squadra nel suo insieme ne mancano altre ancora. Di certo manca autostima ed è un punto fondamentale, perché l'autostima ti fa fare in campo giocate che altrimenti non fai. Per questo, ad esempio, sarebbe stato importante battere la Juve. Avremmo ritrovato un po' di forza mentale. Fisicamente, invece, stiamo migliorando e lo dimostra il modo in cui la squadra ha tenuto oggi nonostante l'inferiorità numerica".
Seedorf conclude poi spiegando che "dopo il pareggio ci voleva un altro tipo di gestione, perché lo sforzo per arrivare sul 2-2 era stato importante. Invece abbiamo subito preso il 3-2... Dovevamo avere una lettura diversa della partita, ma non posso non apprezzare la voglia con cui i ragazzi hanno cercato e pensato di poter andare a vincere. Una cosa è certa: il rigore con espulsione dopo sei minuti ha condizionato in maniera decisiva la nostra partita, ha fatto saltare tutti i piani".
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