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| “Lo presenteremo a fine marzo. Modernissimo, pieno di tecnologia. Vedrete: in Europa non c’è nulla di simile. C’è qualcosa negli Usa: a San Francisco e Kansas City“. Pallotta non entra in dettagli, ma dovrebbe trattarsi di un impianto da 55-60 mila spettatori, costruito per il calcio, ma nel quale si farà molto altro. Con l’afflusso della gente a Tor di Valle favorito anche da un nuovo sistema di viabilità: uno svincolo apposito sul Raccordo anulare mentre per il metrò si pensa alla fermata «Curva Sud».
Un luogo sempre in attività, come il Madison Square Garden, il palasport di Manhattan, dove tra basket, concerti, hockey e meeting di vario tipo, le luci non si spengono mai: “Sarà una struttura modulare che potrà essere adattata a manifestazione da 15, 25 o 45 mila spettatori» spiega il presidente della Roma. Ne faremo almeno 200 l’anno, partite comprese: concerti, rugby, anche un festival del jazz“.
E i tifosi quando potranno entrare nella loro nuova casa? “Dipende da quando cominceranno i lavori. Iniziando ad agosto, potremmo farcela in due anni“.
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