Si ribalta bus dei tifosi un morto, tre feriti gravi

Visto che avrai sicuramente piu notizie da te volevo chiederti se si sapeva qualcosa sulla situazione dei gravi.

al momento non ho notizie recenti

rip.....

i genitori di ANdrea hanno scritto una lettere di ringraziamento. la riporto dal sito di un giornale

"Perdere un figlio di 22 anni in modo così improvviso e tragico è dilaniante e non vi sono parole sufficienti per descrivere i sentimenti di disperazione e avvilimento che attanagliano il cuore. Ma proprio nei momenti di maggior disperazione il vuoto lasciato dal nostro Andrea è stato miracolosamente colmato da tanta gente straordinaria che ha portato conforto ai nostri cuori e ci ha dato la speranza di continuare. Siamo certi che Andrea, da lassù, abbia gioito con noi vedendo la moltitudine di genti dalle più svariate bandiere e provenienze.

Lui, da sempre, amava stringere amicizie profonde e sincere, ignorando le diversità che la maggior parte delle persone vedevano. E proprio in un periodo così difficile e critico, dove le speranze vacillano, i giovani, ancora una volta, ci insegnano che l’amore e l’amicizia esistono, che non hanno barriere, confini e bandiere. In questi giorni abbiamo visto tutti gli amici di Andrea, conosciuto tutti i ragazzi che hanno portato la loro testimonianza di affetto, abbracciato le autorità, gli «idoli» di Andrea e Alessio, i nostri amici, conoscenti e addirittura, tante persone che, pur non conoscendoci, hanno voluto portarci un saluto e un messaggio di speranza.

Ci si è riempito il cuore ricevendo lettere da ogni luogo, da coloro che volevano portare un saluto ad Andrea ma non hanno potuto, come alcuni compagni di quel tragico viaggio, o i tifosi detenuti. Proprio in questa triste circostanza abbiamo conosciuto Omar Pedrini, uomo straordinario, dall’animo gentile ed altruista. Sicuramente il nostro Andrea ha cantato con te dal Paradiso!

Grazie anche a Edi e Beppe che svolgono il loro lavoro come una vera missione, la vostra presenza è stata fondamentale per tollerare meglio lo strazio di questi giorni.

Grazie a tutti voi, davvero. Grazie anche a coloro che hanno percorso numerosi chilometri per stringersi a noi, anche dopo le esequie. Vogliamo ricordare nelle nostre preghiere tutti i feriti, specialmente quei giovani ragazzi che ancora lottano per la vita. Siamo certi che Andrea stia pregando perché voi possiate farcela. Infine vogliamo mandare un abbraccio all’autista del pullman, anch’egli vittima di un destino già scritto. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia e gli auguriamo che possa superare questo momento di dura prova.

Ringraziandovi ancora tutti per quello che avete fatto per noi, vi ricordiamo che la nostra porta è sempre aperta ad un vostro saluto e ad una vostra parola. Andrea ha avuto tanti amici ed ora ne ha ancora di più! Grazie!"
Ivar, Patrizia e Alessio Toninelli

ho un aggiornamento: uno dei ragazzi in ospedale (il più grave) ieri era dato in miglioramento ma tenuto ancora in coma farmacologico. pochi minuti fa mi è stato comunicato che non è più in pericolo di vita dopo l'operazione di oggi. altri ragazzi in ospedale sono stati operati sempre oggi

Buone notizie.

a luglio dovrebbe esserci un'amichevole tra Brescia e Milan vecchie glorie al Rigamonti con l'intento di devolvere l'incasso alla famiglia di Andrea. al momento però non c'è nulla di ufficiale

da domenica 11 agosto la curva nord porta il nome di Andrea Toninelli il 22enne di Lumezzane morto a fine maggio a causa del ribaltamento del pullman che tornava dalla trasferta di Livorno. alle 19.30, un'ora prima dell'inizio del match di Coppa Italia tra Brescia e Teramo, è stata scoperta una targa posizionata nell'ex biglietteria del settore di casa alla presenza dei genitori di Andrea (che hanno tolto il velo alla targa in memoria del figlio), il Presidente del Brescia Corioni e anche gli ultras del Milan (Curva Sud) che poi hanno seguito la partita in curva e il cantante Omar Pedrini che ha dedicato una canzone ad Andrea. la traga è stata benedetta dal parroco di Lumezzane che aveva celebrato i funerali del ragazzo.



ad inizio partita i ragazzi della Curva Nord Brescia hanno esposto questo striscione

Balotelli a Lumezzane: la sua maglia per Tone

L'INIZIATIVA. L'asso del Milan è tornato in Valgobbia per rendere omaggio alla famiglia del tifoso morto il 27 maggio
Accompagnato dai ragazzi della Curva Nord Brescia è stato ospite a casa della famiglia di Andrea

Ci sono due Balotelli. SuperMario sa essere discolo, ma anche devoto. Sa provocare, ma anche omaggiare. Sempre senza malizia. In fondo è un ragazzo, si dirà. La verità è che è fatto così: averne, di talenti spontanei del genere. Non solo per il bene della Nazionale. Dunque c'è il Balotelli che provoca i veronesi prima di una trasferta di campionato particolarmente insidiosa per lui e per il suo Milan, ma c'è anche quello che chiede un colloquio privato con Papa Francesco. C'è il Balotelli che sul campo fa e disfa, ma anche quello che a fine partita si prende colpe non sue. E che fra una gara e l'altra, in piena preparazione di una sfida da Champions League che vale 30 milioni di euro (Milan-Psv Eindhoven, domani), trova il tempo di fare visita alla famiglia di Andrea Toninelli. Una sua maglia, quella indossata sabato a Verona, è il regalo che ha scelto per rendere omaggio ieri sera alla memoria di «Tone», recandosi a casa dei suoi genitori a Lumezzane. «TONE» è il tifoso del Brescia al quale è appena stata intitolata la Curva Nord dello stadio Rigamonti. Il giovane di 22 anni morto all'alba del 27 maggio su un pullman che tornava da Livorno, dopo la semifinale-playoff, e si è ribaltato sulla A21, all'altezza di Bagnolo Mella. Su quel pullman poteva essere seduto anche Mario, che se non fosse Super, dunque bomber dell'Italia e del Milan, resterebbe un appassionato di calcio, un vero bresciano (come ha voluto ribadire su Twitter) e un tifoso del Brescia. Per questo Balotelli ha risposto presente all'appello che gli hanno rivolto i ragazzi della Curva Nord: «Ti va di venire con noi a portare una tua maglia al padre di Andrea?» l'invito rivolto a Balo, disposto a tornare per questo motivo in Valgobbia, dove aveva mosso i primi passi da calciatore. Mario non dimentica la Valtrompia, dove è cresciuto, e nemmeno Lumezzane, dove ha iniziato col cognome in distinta Barwuah e ha saputo imporsi da Balotelli, cominciando da un Trofeo Bresciaoggi vinto da protagonista, decollando per diventare una stella del calcio: Inter, Manchester City, Milan. Il più forte centravanti italiano. Ieri ha fatto visita a casa Toninelli, in via Colle Aventino, intrattenendosi volentieri con i genitori e il fratello di Andrea, papà Ivar, mamma Patrizia e Alessio. Un gesto bello lontano da fotografi e cameraman. Si sentiva di farlo. Perché è fatto così.

bresciaoggi.it

Sono già passati due anni...