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Esplose due bombe alla Maratona di Boston

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dani333
view post Posted on 15/4/2013, 21:45




Maratona di Boston, 2 morti e 28 feriti per due bombe esplose al traguardo



Avvertite due forti esplosioni vicino all'arrivo della corsa, disinnescati altri due ordigni. La città è in allarme: accertate due vittime


Dalla gioia al panico. Dal piacere alla grande paura. Boston (Stati Uniti) è una città sotto choc: due forti esplosioni si sono verificate, a ripetizione, al traguardo della 117esima edizione della maratona di Boston, provocando decine di feriti. Ma il bilancio è assolutamente provvisorio e potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.

SANGUE OVUNQUE — "E' spaventoso: qui c'è sangue ovunque", è uno dei twit raccolti su internet dai giornalisti presenti nel settore media per raccontare la maratona che ha coinvolto più di 27.000 runner provenienti da 96 Paesi. E che invece si trovano a fare il conto dei feriti. Mentre tutti gli Stati Uniti restano con il fiato sospeso per capire effettivamente cosa è successo a Boston e soprattutto chi ha piazzato le due bombe.

ORE 22.39 — Un dispositivo sospetto è stato individuato a meno di un chilometro dal traguardo della maratona. La zona è stata isolata dalla polizia.

ORE 22.38 — La conferenza stampa della polizia è stata rinviata alle 22.45 ora italiana.

ORE 22.36 — Il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha rilasciato una dichiarazione ai reporter sulle esplosioni di Boston: "Probabilmente si è trattato di un attentato".

ORE 22.34 — Il primo ordiglio, quello scoppiato nei pressi del traguardo, è esploso all'interno di un cassonetto dei rifiuti. Il secondo, venti secondi dopo, su un marciapiede vicino all'ingresso della metropolitana.

ORE 22.26 — Dettagli in più su quanto accaduto: le due esplosioni sono state ravvicinate, avvenute intorno alle 20 ora italiana, a venti secondi l'una dall'altra: la prima all'altezza del traguardo, la seconda è partita da un marciapiede. Successivamente, la polizia ha fatto brillare un terzo ordigno, e trovate altre due bombe non esplose.

ORE 22.23 — La polizia di Boston aggiorna il numero delle vittime: i morti sono saliti a 3.

ORE 22.22 — Altre due bombe sono state trovate e disinnescate nei pressi del traguardo della maratona.

ORE 22.21 — La testimonianza di Fausto Cavalca, un runner italiano è stata raccolta da SkyTg24. "Eravamo il gruppo di un'agenzia, Born to Run: stiamo ora cercando di ritrovare anche tutti gli altri italiani, ma non è molto facile, perché c'è una grande confusione e le strade sono tutte bloccate. Io stavo correndo insieme a un francese, quando eravamo a circa 600 metri dall'arrivo abbiamo sentito le esplosioni".

ORE 22.19 — Alle 22.30 italiene è prevista la conferenza stampa della polizia di Boston.

ORE 22.18 — Il bilancio dei feriti sale a 28.

ORE 22.17 — La polizia sta trattando l'indagine come se non si sia trattato di esplosioni accidentali.

ORE 22.15 — C'è massima allerta anche a New York.

ORE 22.10 — Il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, avvisato delle due esplosioni a Boston, ha subito messo la sua Amministrazione in contatto con le autorità statali e locali. Obama ha invitato i suoi a fornire tutto l'aiuto necessario. Lo ha riferito all'Nbc News un funzionario della Casa Bianca.

ORE 22.09 — La polizia di Boston aggiorna il bollettino dei feriti che salgono a 23.

ORE 22.08 — La polizia ha fatto brillare una terza esplosione vicino alla zona del traguardo della maratona.

ORE 22.05 — Primo bollettino ufficiale rilasciato dalla polizia di Boston: ci sono due morti e 22 feriti.

ORE 22.03 — Comunicato ufficiale dalla società che organizza la maratona: "Ci sono state due bombe che sono esplose nei pressi del trauardo della maratona di Boston".

ORE 22 — Al Massachussetts General Hospital sono decedute due persone, in conseguenza delle due esplosioni. A dare la notizia è la Abc.

ORE 21.50 — I media statunitensi iniziano a far circolare la notizia che le esplosioni avrebbero provocato anche alcune vittime. C'è molta cautela.

ORE 21.30 — La polizia ha fatto evacuare la zona dell'arrivo della maratona di Boston. La città è in allarme.

ORE 21.20 — La Cnn precisa che le due esplosioni sono avvenute a pochi secondi di distanza, avvolgendo di fumo la centrale Copley Square. I paramedici stanno soccorrendo diversi feriti e la polizia ha ordinato ai presenti di allontanarsi dalla zona. Le esplosioni si sono verificate circa un'ora dopo che i primi atleti avevano tagliato la linea del traguardo.

ORE 21 — Secondo una ricostruzione effettuata dalla Cnn, la prima esplosione si sarebbe verificata quando gli atleti di punta erano già arrivati al traguardo e si stava completando l'arrivo di tutti gli altri partecipanti. Mentre la seconda esplosione sarebbe arrivata dal marciapiede. La maratona, che quest'anno celebrava la sua 117esima edizione, era stata vinta dall'etiope Lelisa Desisa tra gli uomini (2h10'22) e dalla keniana Rita Jeptoo tra le donne (2h26'25).

(La Gazzetta dello Sport)

I soliti malati di testa o qualcosa di più?
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 15/4/2013, 23:01




"stranamente" alcuni siti itagliani (Capracom24) ripotano che i morti sono 10
 
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view post Posted on 16/4/2013, 09:24
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La vita continua...

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mamma mia che schifo di mondo !
 
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view post Posted on 16/4/2013, 09:41
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Ci sta anche un bambino fra i morti... che schifo.
 
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view post Posted on 16/4/2013, 15:32
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view post Posted on 16/4/2013, 17:43
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LO SPETTRO DEL TERRORISMO
Boston, bombe sulla maratona: tre morti
Tra le vittime bimbo di 8 anni, aspettava il papà
Fuoco e boati sulla linea di arrivo: 141 feriti in ospedale Almeno 10 (tra cui podisti) hanno subito amputazioni


Un'immagine della linea d'arrivo della maratona
Terrore e sangue sulla maratona di Boston. La prima bomba è esplosa a poche centinaia di metri dal traguardo, alle 15 di lunedì, ora locale. I runner che stavano per raggiungere l'arrivo sono stati travolti dall'onda d'urto, quelli che avevano appena 0ltrepassato la linea bianca si sono fermati e voltati di scatto, pietrificati dalla terribile esplosione. Il tempo di realizzare di essere nel bel mezzo di un'emergenza, e una seconda bomba è esplosa più giù, lungo la strada. In totale ci sarebbero almeno tre morti: una delle vittime è un bambino di 8 anni, si chiamava Martin Richard, attendeva il papà nelle vicinanze del traguardo con mamma e sorella, entrambe ferite. Un primo bilancio parla anche di 144 feriti. Tra questi molti (almeno 17) sono gravissimi, e almeno 10 avrebbero subito amputazioni. La gara podistica più antica al mondo dopo quella di Atene è terminata così, nel panico generale, tra sirene impazzite e atleti che si aggiravano per l'area del traguardo gravemente feriti, alcuni mutilati, altri stesi al suolo, esanimi. Il consolato italiano conferma che non ci sono connazionali coinvolti.
L'esplosione poi le urla. Il racconto dei sopravvissuti


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto2316? Invia contenuto via mail Link:I BAMBINI COINVOLTI - I bimbi in ospedale sono 9, tutti ricoverati al Children's Hospital. Uno è un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Un'altra una ragazza di 9 anni che ha subito un trauma alla gamba così pesante da trascorrere ore in camera operatoria. Una madre, Liz Norden, da ore si divide tra i due ospedali dove sono ricoverati due dei suoi cinque figli. I due fratelli erano andati a vedere la corsa di un amico: sono stati investiti dall'esplosione ed entrambi, portati in due diversi ospedali della città, hanno subito qualcosa che cambierà il corso della loro vita: entrambi hanno subito l'amputazione di una gamba, dal ginocchio in giù.
L'ALLERTA - Un particolare agghiacciante, confermato dai chirurghi che escono dalla sala operatoria: le carni dei feriti sono state dilaniate anche da biglie d'acciaio e chiodi. Si è trattato quindi di bombe a frammentazione confezionate artigianalmente: chi le ha sistemate non solo voleva uccidere, ma voleva farlo provocando mutilazioni e ferite atroci. La polizia ha chiesto a tutti di restare all'interno degli edifici e a non raccogliersi in gruppi.

I primi soccorsi


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:LE INDAGINI - Nel suo discorso alla nazione, Obama non ha mai pronunciato la parola terrorismo. Ma per l'Fbi non ci sono dubbi, resta da capire il tipo di matrice che ha ispirato l'attacco. Resta in piedi sia l'ipotesi islamica che quella del terrorismo interno. Fin dalle ore successive all'attentato, la polizia di Boston e un gruppo di agenti federali hanno perquisito un appartamento in un sobborgo di Boston, nel quartiere di Revere. Le forze di sicurezza, tra i quali anche uomini della Homeland Security e del servizio immigrazione, sono scese in forze nell'area, a circa 8km dal centro della città. Una fonte anonima ha assicurato alla stampa americana che la perquisizione è da collegare alle esplosioni di poche ore prima alla maratona. Gli abitanti degli edifici hanno raccontato di esser stati lasciati al buio. Nel corso della notte, l'allarme è stato esteso anche alle città di New York e Washington. Sul cielo di Boston lo spazio aereo è rimasto chiuso per molte ore. A Londra, in vista, della maratona della prossima settimana, la polizia ha subito rafforzato le misure di sicurezza.
Boston bombe alla maratona: i volti e la paura

IL SOSPETTO FERMATO - Intanto sono partite le indagini. Una televisione locale ha riportato la notizia (confermata dalla polizia) di una perquisizione in un'abitazione alla periferia di Boston, nella zona di Revere. E ancora: la notizia di una persona fermata perché sospettata di essere coinvolta nelle esplosioni è stata confermata da Fox News che cita fonti investigative ma al momento non parla di nazionalità saudita come il New York Post, quotidiano che per primo aveva strillato la notizia. Il sospetto sarebbe in ospedale, al Brigham and Women's Hospitale dove sarebbe stata convogliata la maggior parte dei feriti, e avrebbe il corpo coperto da ustioni. La Cnn ha però smentito la notizia, riferendo che la polizia di Boston nega il fermo.

Le prime comunicazioni


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:I SOCCORSI - Le due deflagrazioni principali hanno avuto origine all'interno dell'hotel Fairmont Copley Plaza. La polizia ha poi individuato altri pacchi sospetti, cinque in tutto. Ma non si trattava di ordigni. I feriti, ancora sanguinanti, sono stati momentaneamente ricoverati nelle tende mediche allestite per assistere i corridori in difficoltà. Poi, all'arrivo delle ambulanze, sono stati trasferiti in ospedale. «Stanno arrivando ancora con i pettorali attaccati alla maglietta», racconta il personale medico degli ospedali. Intorno all'area del traguardo la polizia ha cinto un cordone di sicurezza, che col passare dei minuti è stato allargato sempre di più. Anche un altro albergo della zona è stato sgomberato a scopo precauzionale. Gli altri atleti non ancora arrivati sul rettilineo finale, sono stati fermati a poche centinaia di metri dall'ingresso di Boylston Street, dove termina la gara.
Il momento dell'esplosione


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto00? Invia contenuto via mail Link:COME L'11 SETTEMBRE - Il Boston Globe, lo storico quotidiano della metropoli del Massachusetts, riporta la testimonianza di un volontario che lavorava in quel momento a pochi passi dalla linea d'arrivo: «I boati, poi il fumo e il fuoco. Sembrava di rivivere l'11 settembre». Sul profilo twitter del quotidiano vengono postate a ritmo costante foto di persone con gli arti tranciati, macchie di sangue sull'asfalto, panico e soccorsi caotici. «Mi è sembrato di essere tornato in Iraq», ha raccontato un veterano, illeso perchè si era fermato a una decina di metri dall'esplosione per bere. «Ho visto un pezzo di gamba di mio marito che volava in aria», ha detto tra le lacrime un'altra partecipante. L'immagine simbolo è quella di un 78enne, scaraventato a terra dallo spostamento d'aria, come abbattuto da un cecchino. Si è rialzato e ha tagliato il traguardo.
La seconda esplosione


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:LA CORSA DEDICATA ALLE VITTIME DI NEWTOWN - La maratona di Boston è in onore del Patriots day, festa molto sentita nel New England, che celebra gli eroi di tutte le guerre americane. Quest'anno l'ultimo miglio era dedicato ai sopravvissuti della strage nella scuola di Newtown, l'episodio che ha rilanciato negli Usa il dibattito sul controllo delle armi. Proprio nelle vicinanze del traguardo, nelle tribune riservate alle autorità, c'erano i familiari e i sopravvissuti alla carneficina dell'inverno 2012.

corriere

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view post Posted on 17/4/2013, 12:01
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Milanista Eterno

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Questa potrebbe essere una delle bombe

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view post Posted on 19/4/2013, 17:38
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Milanista Eterno

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I DUE PRESUNTI ATTENTATORI SONO DUE FRATELLI DI ORIGINE CECENA, DI 19 E 26 ANNI
Bombe a Boston, gigantesca caccia all'uomo Morto un sospetto, il fratello 19enne in fuga
Interi quartieri sotto assedio, scuole e università chiuse, trasporti bloccati. John Kerry: «Stiamo affrontando il diavolo»

Sparatoria al Mit


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto1051 Invia contenuto via mail Link:Una notte da far West e una città sotto assedio. Boston si è risvegliata venerdì mattina nel terrore, a soli quattro giorni dall'attentato alla maratona, con interi quartieri chiusi da cordoni di polizia, scuole pubbliche e università blindate, trasporti bloccati. Due persone sono state fermate nella casa dove vivevano i due fratelli ceceni, circondata dalla polizia. Il fuggitivo nel mirino di metà esercito era stato dato in fuga verso New York, a bordo di una Honda Crv di colore grigio di cui è stato divulgato il numero di targa. La macchina è però poi stata rintracciata, senza nessuno a bordo. Anche la perquisizione a un treno Amtrak proveniente da Boston non ha dato frutti. Al momento la polizia starebbe braccando il sospetto a Waterfront, un sobborgo a una decina di chilometri da Boston. Gli investigatori sarebbero preoccupati per la presenza di ordigni nascosti nell'area interessata dalla caccia all'attentatore di Boston. In particolare si teme siano stati disseminate dai due attentatori delle «pipe bomb», dei tubi-bomba. L'invito alla popolazione è di segnalare ogni oggetto sospetto e di non avvicinarsi nè toccare. All'opera ci sono decine di artificieri ed esperti di esplosivi
«IL DIAVOLO» - John Kerry, il segretario di Stato americano che ha partecipato alla Casa Bianca a un vertice col presidente Barack Obama e tutti i responsabili della sicurezza nazionale, ha dichiarato: «Stiamo affrontando il diavolo».

SPARATORIA AL MIT - Il bilancio al momento è di due morti - il «sospettato n. 1» dell'attentato e una guardia dell'ateneo, Sean Collier, 26 anni - un agente ferito e il secondo sospettato in fuga. L'allarme è scattato poco dopo le 22, ora locale, quando una guardia del Mit, il Massachusetts Institute of Technology, intervenuta dopo avere ricevuto una segnalazione di disturbo della quiete pubblica, è stata uccisa nel campus, nel corso di una sparatoria. I due sospetti poi avrebbero rubato un'auto puntando una pistola al conducente, che successivamente avrebbero rilasciato illeso. A quel punto è scattata la caccia all'uomo e i due presunti killer hanno lanciato dall'auto esplosivi contro la polizia che li ha inseguiti fino a Watertown, sobborgo a una decina di chilometri dal centro della città.

Boston, caccia all'uomo

LA FUGA - Nello scontro a fuoco tra i due in fuga e la polizia, uno dei due presunti attentatori della maratona è rimasto ferito ed è successivamente morto in ospedale, mentre il secondo è fuggito. Un agente, Richard Donohue, 33 anni, è rimasto gravemente ferito. La polizia di Boston ha diffuso via Twitter una nuova foto del «sospetto numero 2» in fuga, invitando i residenti della cittadina di Watertown a rimanere in casa e a non aprire la porta a nessuno. L'ordine è poi stato esteso a tutti gli abitanti della città di Boston. Per la polizia, infatti, la persona ancora libera è «un terrorista» ed è «venuto qui per uccidere persone». Sono stati sospesi tutti i trasporti pubblici, autobus e treni locali e la polizia ha isolato alcuni quartieri e sobborghi nella zona ovest della città. Anche il servizio di taxi è stato sospeso e bloccati i voli in partenza ed in arrivo a Boston. La polizia sta setacciando palmo a palmo il sobborgo di Boston, Watertown, e, in un altro sobborgo, è stata isolata la strada dove c'è l'appartamento che si ritiene fosse abitato dai due fratelli ceceni Tsarnaev.



Il «sospetto numero 2», ricercato dalla polizia (Ap)
ATTENTATORE MORTO - Nel suo account su Twitter il commissario della polizia di Boston, Ed Davis, ha confermato che l'uomo morto - per le ferite provocate da armi da fuoco e forse dall'esplosione di un ordigno, hanno detto i medici - è quello che giovedì sera era stato presentato dal Fbi come il «sospettato numero uno» e che portava un berretto da basketball nero e occhiali da sole scuri. È stato identificato come Tamerlan Tsarnaev, 26 anni.


Il ricercato (Ap)
CECENI - La Nbc riferisce di aver appreso dalle autorità che i due sospetti terroristi dell'attentato alla maratona «venivano dall'estero. Avevano ricevuto addestramento militare all'estero. Erano negli Usa da circa un anno». Secondo l'Associated Press, che cita un bollettino dell'intelligence, i due sarebbero fratelli, originari della Cecenia. Il ricercato si chiama Dzhokhar A. Tsarnaev, di 19 anni, con residenza a Cambridge, Massachusetts. I due avevano regolare permesso di residenza negli Usa. Il giovane è uno studente della Cambridge Ringe and Latin school e si professa islamico, secondo quanto si legge nel suo profilo su Vkontakte, il «Facebook russo».
I sospetti attentatori della maratona di Boston

ASPIRANTE INGEGNERE - La famiglia dei due fratelli Tsarnaez era fuggita dalla Cecenia ed erano andati in Kazakistan dove avevano aspettato di ottenere il permesso per andare negli Stati Uniti. Il più grande, Tamerlan, era iscritto a un community college dell'aerea di Boston e sognava di diventare ingegnere. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto: «non ho un solo amico americano, non mi capiscono», riferisce la Cnn. Possedeva un account su YouTube in cui pubblicava video di ispirazione terrorista e islamista.

Due arresti dopo la sparatoria


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0051 Invia contenuto via mail Link:
IL MIT - Poco prima della sparatoria al Mit l'Fbi aveva diffuso le foto che indicavano i due giovani come i responsabili dell'attentato di lunedì. L'università ha chiesto agli studenti di restare nelle stanze perchè la situazione era «pericolosa», ma dopo alcune ore di paura l'allarme è rientrato. L'ateneo esprime sul proprio sito il cordoglio per la morte dell'agente di polizia ucciso - «mentre faceva il suo dovere» nel campus - dai sospetti terroristi dell'attentato alla maratona di Boston.

Sparatoria al Mit di Boston: ucciso un agente

Il Mit ha deciso di cancellare le lezioni di venerdì. Anche l'università di Harvard ha cancellato le lezioni, «per motivi di sicurezza», e consiglia a tutte le persone vicine al campus di Cambridge-Allston di rimanere al chiuso. Hanno annunciato la chiusura per oggi anche la Boston University e l'Emerson College.

La sparatoria nel Campus


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ATTENTATO ALLA MARATONA - La notte da Far West giunge poco più di tre giorni dopo l'attentato alla maratona, condotto con due ordigni, in cui sono morte tre persone e oltre 170 sono rimaste ferite. Da allora in città la sicurezza è stata incrementata visto che si cercano ancora responsabili. Circa 11mila persone frequentano il prestigioso istituto. Mit si trova a Cambridge, dall'altro lato del fiume Charles rispetto a Boston.

Antonella De Gregorio
19 aprile 2013 | 18:05

LE FOTO DEGLI ATTENTATORI http://www.corriere.it/esteri/foto/04-2013...229b028.shtml#1

La prima foto è bruttissima...quel bambino è morto! Se l'avessi tra le mani quel bastardo..
 
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Milanista Eterno

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