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Esplose due bombe alla Maratona di Boston

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Inferno Rossonero
view post Posted on 16/4/2013, 17:43 by: Inferno Rossonero
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Milanista Eterno

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LO SPETTRO DEL TERRORISMO
Boston, bombe sulla maratona: tre morti
Tra le vittime bimbo di 8 anni, aspettava il papà
Fuoco e boati sulla linea di arrivo: 141 feriti in ospedale Almeno 10 (tra cui podisti) hanno subito amputazioni


Un'immagine della linea d'arrivo della maratona
Terrore e sangue sulla maratona di Boston. La prima bomba è esplosa a poche centinaia di metri dal traguardo, alle 15 di lunedì, ora locale. I runner che stavano per raggiungere l'arrivo sono stati travolti dall'onda d'urto, quelli che avevano appena 0ltrepassato la linea bianca si sono fermati e voltati di scatto, pietrificati dalla terribile esplosione. Il tempo di realizzare di essere nel bel mezzo di un'emergenza, e una seconda bomba è esplosa più giù, lungo la strada. In totale ci sarebbero almeno tre morti: una delle vittime è un bambino di 8 anni, si chiamava Martin Richard, attendeva il papà nelle vicinanze del traguardo con mamma e sorella, entrambe ferite. Un primo bilancio parla anche di 144 feriti. Tra questi molti (almeno 17) sono gravissimi, e almeno 10 avrebbero subito amputazioni. La gara podistica più antica al mondo dopo quella di Atene è terminata così, nel panico generale, tra sirene impazzite e atleti che si aggiravano per l'area del traguardo gravemente feriti, alcuni mutilati, altri stesi al suolo, esanimi. Il consolato italiano conferma che non ci sono connazionali coinvolti.
L'esplosione poi le urla. Il racconto dei sopravvissuti


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto2316? Invia contenuto via mail Link:I BAMBINI COINVOLTI - I bimbi in ospedale sono 9, tutti ricoverati al Children's Hospital. Uno è un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Un'altra una ragazza di 9 anni che ha subito un trauma alla gamba così pesante da trascorrere ore in camera operatoria. Una madre, Liz Norden, da ore si divide tra i due ospedali dove sono ricoverati due dei suoi cinque figli. I due fratelli erano andati a vedere la corsa di un amico: sono stati investiti dall'esplosione ed entrambi, portati in due diversi ospedali della città, hanno subito qualcosa che cambierà il corso della loro vita: entrambi hanno subito l'amputazione di una gamba, dal ginocchio in giù.
L'ALLERTA - Un particolare agghiacciante, confermato dai chirurghi che escono dalla sala operatoria: le carni dei feriti sono state dilaniate anche da biglie d'acciaio e chiodi. Si è trattato quindi di bombe a frammentazione confezionate artigianalmente: chi le ha sistemate non solo voleva uccidere, ma voleva farlo provocando mutilazioni e ferite atroci. La polizia ha chiesto a tutti di restare all'interno degli edifici e a non raccogliersi in gruppi.

I primi soccorsi


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:LE INDAGINI - Nel suo discorso alla nazione, Obama non ha mai pronunciato la parola terrorismo. Ma per l'Fbi non ci sono dubbi, resta da capire il tipo di matrice che ha ispirato l'attacco. Resta in piedi sia l'ipotesi islamica che quella del terrorismo interno. Fin dalle ore successive all'attentato, la polizia di Boston e un gruppo di agenti federali hanno perquisito un appartamento in un sobborgo di Boston, nel quartiere di Revere. Le forze di sicurezza, tra i quali anche uomini della Homeland Security e del servizio immigrazione, sono scese in forze nell'area, a circa 8km dal centro della città. Una fonte anonima ha assicurato alla stampa americana che la perquisizione è da collegare alle esplosioni di poche ore prima alla maratona. Gli abitanti degli edifici hanno raccontato di esser stati lasciati al buio. Nel corso della notte, l'allarme è stato esteso anche alle città di New York e Washington. Sul cielo di Boston lo spazio aereo è rimasto chiuso per molte ore. A Londra, in vista, della maratona della prossima settimana, la polizia ha subito rafforzato le misure di sicurezza.
Boston bombe alla maratona: i volti e la paura

IL SOSPETTO FERMATO - Intanto sono partite le indagini. Una televisione locale ha riportato la notizia (confermata dalla polizia) di una perquisizione in un'abitazione alla periferia di Boston, nella zona di Revere. E ancora: la notizia di una persona fermata perché sospettata di essere coinvolta nelle esplosioni è stata confermata da Fox News che cita fonti investigative ma al momento non parla di nazionalità saudita come il New York Post, quotidiano che per primo aveva strillato la notizia. Il sospetto sarebbe in ospedale, al Brigham and Women's Hospitale dove sarebbe stata convogliata la maggior parte dei feriti, e avrebbe il corpo coperto da ustioni. La Cnn ha però smentito la notizia, riferendo che la polizia di Boston nega il fermo.

Le prime comunicazioni


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:I SOCCORSI - Le due deflagrazioni principali hanno avuto origine all'interno dell'hotel Fairmont Copley Plaza. La polizia ha poi individuato altri pacchi sospetti, cinque in tutto. Ma non si trattava di ordigni. I feriti, ancora sanguinanti, sono stati momentaneamente ricoverati nelle tende mediche allestite per assistere i corridori in difficoltà. Poi, all'arrivo delle ambulanze, sono stati trasferiti in ospedale. «Stanno arrivando ancora con i pettorali attaccati alla maglietta», racconta il personale medico degli ospedali. Intorno all'area del traguardo la polizia ha cinto un cordone di sicurezza, che col passare dei minuti è stato allargato sempre di più. Anche un altro albergo della zona è stato sgomberato a scopo precauzionale. Gli altri atleti non ancora arrivati sul rettilineo finale, sono stati fermati a poche centinaia di metri dall'ingresso di Boylston Street, dove termina la gara.
Il momento dell'esplosione


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto00? Invia contenuto via mail Link:COME L'11 SETTEMBRE - Il Boston Globe, lo storico quotidiano della metropoli del Massachusetts, riporta la testimonianza di un volontario che lavorava in quel momento a pochi passi dalla linea d'arrivo: «I boati, poi il fumo e il fuoco. Sembrava di rivivere l'11 settembre». Sul profilo twitter del quotidiano vengono postate a ritmo costante foto di persone con gli arti tranciati, macchie di sangue sull'asfalto, panico e soccorsi caotici. «Mi è sembrato di essere tornato in Iraq», ha raccontato un veterano, illeso perchè si era fermato a una decina di metri dall'esplosione per bere. «Ho visto un pezzo di gamba di mio marito che volava in aria», ha detto tra le lacrime un'altra partecipante. L'immagine simbolo è quella di un 78enne, scaraventato a terra dallo spostamento d'aria, come abbattuto da un cecchino. Si è rialzato e ha tagliato il traguardo.
La seconda esplosione


Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto0095 Invia contenuto via mail Link:LA CORSA DEDICATA ALLE VITTIME DI NEWTOWN - La maratona di Boston è in onore del Patriots day, festa molto sentita nel New England, che celebra gli eroi di tutte le guerre americane. Quest'anno l'ultimo miglio era dedicato ai sopravvissuti della strage nella scuola di Newtown, l'episodio che ha rilanciato negli Usa il dibattito sul controllo delle armi. Proprio nelle vicinanze del traguardo, nelle tribune riservate alle autorità, c'erano i familiari e i sopravvissuti alla carneficina dell'inverno 2012.

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8 replies since 15/4/2013, 21:42   90 views
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