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Raphael Varane

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ZiZiO_1911
view post Posted on 6/3/2013, 16:03




Diciannove anni e incantare il Bernabéu. Diciannove anni e sentire il proprio nome urlato, cantato da ottanta mila tifosi in uno dei templi del calcio mondiale. Accanto a quello di Cristiano Ronaldo, rubando la scena (da francese e da difensore) a gente del calibro di Sergio Ramos e Xabi Alonso, due campioni e simboli della generazione d’oro del calcio spagnolo, amatissimi dalla “peña Blanca” del Chamartin. Diciannove anni e segnare alla seconda partita giocata con un colpo di tacco nel derby contro il Rayo Vallecano. Scendere in campo tre giorni più tardi in Champions League contro l’Ajax diventando il terzo debuttante più giovane della storia del Real Madrid, dopo due leggende come Raul e Iker Casillas. Quindi la consacrazione, contro i rivali del Barcellona, il 30 gennaio 2013, con una partita che rimarrà nella storia, sua personale e del club. Un gol salvato sulla linea su conclusione di Xavi e un gol segnato allo scadere per l’1-1 finale. Questo è Raphael Varane, nato a Lille il 25 aprile 1993 e da tutti considerato uno dei centrali più forti in circolazione e la vera arma di questo Real Madrid.

Bisogna tornare all’estate del 2011 per capire la breve ma già intensa storia del talento francese. Il 15 giugno il giovanissimo difensore del Lens dichiara a “L’Equipe” di voler restare almeno per un’altra stagione in Francia, per maturare e non rischiare di bruciarsi in una big d’Europa. Parole ferme e che dette da lui, uno stangone di quasi due metri, con volto serio e da tutti definito “il nuovo Blanc”, risultano credibili nel delirio del mercato estivo. Sono quindi i colleghi di Marca a parlare di un viaggio del giocatore al centro sportivo del Real Madrid a Valdebebas, invitato da José Mourinho in persona con la mediazione di sua maestà Zidane. Una visita che in brevissimo tempo fa cambiare idea al talento francese, inseguito proprio in quei giorni con offerte da oltre 10 milioni di euro da Manchester United, Bayern Monaco e l’immancabile PSG. I merengues, e soprattutto Mourinho, riescono a strappare la firma del difensore un paio di settimane dopo, con Florentino Perez che versa nelle casse del Lens, con grande gioia del presidente Martel (in crisi) oltre dieci milioni di euro più clausole varie per presenze e scatti stagionali, bruciando la forte concorrenza degli altri club in trattativa. Varane arriva nella capitale spagnola il 27 giugno 2011.

José Mourinho sa di avere tra le mani una delle più grandi promesse del calcio europeo e per questo dosa con grande attenzione le presenze del francese, facendolo allenare al fianco di Ramos, Pepe, Marcelo e di tutti i campioni del Real. Il 21 settembre, a causa delle assenze di Pepe e Fábio Coentrão, Varane fa il suo debutto come titolare contro il Racing Club. Il gol contro il Rayo, nel turno successivo di campionato e il debutto europeo contro l’Ajax completano l’ottimo anno di apprendistato del giocatore, seguito da tutti con grandissima attenzione e grande scommessa per un Mourinho che proprio per permettere al difensore di crescere prova in allenamento posizioni alternative per Pepe (lo abbiamo visto nell’ultima sfida contro il Barça a centrocampo), consapevole poi degli alti e bassi di Ramos e dell’età di Carvalho.

E arriviamo a questa stagione con la consacrazione di “Don Limpio” (“signor pulito” come lo ha soprannominato Marca, in riferimento all’incredibile statistica di zero falli commessi in 270 minuti). Il 2012 si chiude con la convocazione nella nazionale francese di Deschamps per l’amichevole contro l’Uruguay. Una dimostrazione di fiducia che a quanto pare riesce a dare la spinta anche a Mourinho per schierare con maggior continuità il 19enne transalpino. Anche in Spagna si comincia a premere su Varane, mettendo in risalto la dote, oltre che sportiva, di talismano per il Real. Con il francese in campo i Blancos vincono sempre. Bisogna infatti attendere il 2 febbraio e il ko contro il Granada per interrompere l’incredibile striscia di risultati positivi per il difensore centrale a Madrid. Contro la squadra andalusa Varane subisce la prima sconfitta in Liga spagnola dopo 14 vittorie e 2 pareggi. A tre giorni dal Clasico che ha di fatto consacrato il talento del difensore centrale.

Il 30 gennaio 2013 è una data storica per il Real Madrid e per Varane. Il francese, grazie al gol di testa al minuto 81 diventa il giocatore straniero più giovane di sempre a segnare contro il Barcellona. A soli 19 anni Varane diventa grande nella sfida delle sfide, nel big match contro i catalani. Un difensore centrale che riesce a segnare nel suo primo Clasico, cosa riuscita solo a un attaccante, a un signor attaccante, a Van Nistelrooy nel 2006. Basta rivedere le prime pagine dei giornali e rileggere gli editoriali degli esperti di calcio spagnolo. Per i tifosi e per la stampa spagnola, Varane è a tutti gli effetti la nuova arma, la carta vincente, di questo Real Madrid.

Sicurezza in difesa, capace di recuperare dai ripetuti svarioni del collega Sergio Ramos, bravo ad andare d’accordo con tutti gli altri compagni reparto, il francese si dimostra infallibile anche in attacco. Proprio con Ramos, il 19enne di Lille forma una coppia devastante in area avversaria e il Manchester United dovrà sicuramente tener conto dei numeri di questo Real Madrid del 2013, capace negli ultimi otto match disputati di segnare quindici gol, cinque di testa da calcio piazzato. Due i gol in stacco aereo di Varane nella doppia sfida di coppa del Re contro il Barcellona (1-1, 3-1 Real), di Cristiano Ronaldo la rete, sempre di testa, dell’1-1 proprio contro il Manchester United. Real capace di colpire gli avversari in area e Real che negli ultimi mesi è riuscito a correggere gli errori in fase di copertura e difesa. Quattordici i gol incassati dai Blancos in tutta la stagione in area, da calcio d’angolo o punizione. Zero con Varane in campo da titolare.

Contro il Barcellona, con due gol in due partite di coppa del Re e una prestazione difensiva da 10, l’esame di maturità di Varane. Contro il Manchester United l’occasione per il francese di diventare grande anche in Europa.

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view post Posted on 7/3/2013, 11:17
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Milanista Eterno

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Sembra essere veramente un predestinato. Gioca titolare a 19 anni nel club più prestigioso al mondo, e sembra addirittura che Mourinho lo voglia portare con se laddove dovesse abbandonare il Real
 
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1 replies since 6/3/2013, 16:03   35 views
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