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La giustizia italiana è morta

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ZiZiO_1911
view post Posted on 8/2/2013, 23:30




CITAZIONE (dani333 @ 8/2/2013, 23:01) 
Dimostra grande forza.

la settimana scorsa era allo stadio per Brescia-Spezia
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 22/3/2013, 17:46




Pestaggio del tifoso: ecco
il perché delle assoluzioni


LA SENTENZA DI VERONA. Un documento di 35 pagine per spiegare cosa ha portato a prosciogliere i nove poliziotti. Condizioni cliniche disperate ma per i giudici «non vi è certezza circa il fatto che Scaroni e gli imputati si siano incrociati»

Brescia. Trentacinque pagine per spiegare cosa ha portato all'assoluzione dei nove poliziotti imputati del pestaggio di Paolo Scaroni il 24 settembre 2005 a Verona. LE MOTIVAZIONI del processo-Scaroni, depositate dal tribunale di Verona da un lato riconoscono senza mezze misure le responsabilità delle forze dell'ordine per i tafferugli sviluppatisi quel pomeriggio, ammettono la compatibilità delle ferite con la forma del manganello in uso alle forze dell'ordine ma impugnato al contrario, spiegano anche la trasmissione alla Procura della Repubblica degli atti per fare luce sulla manipolazione dei filmati proprio per i secondi del pestaggio ma ammettono anche che nel corso del processo non é stato possibile risalire con precisione ai colpevoli del pestaggio. Lo scritto dei giudici parte dalle condizioni critiche di Scaroni. «Il consulente osserva che una lesione della teca cranica, come quella descritta, con affondamento dei frammenti di frattura, fu determinata a seguito di impatto violento con una struttura rigida, resistente, verosimilmente a superficie liscia. Il consulente riferisce poi che va rilevato che la situazione clinica di Scaroni sia all'atto dei primi soccorsi, sia all'atto della visita in pronto soccorso e del successivo ricovero, era ed è stata tale da integrare gli estremi del cosiddetto pericolo di vita». Il consulente, nel corso degli approfondimenti, si spinge più a fondo. «Le ferite sono state prodotte da parte di un corpo contundente, quale può essere un bastone, una sbarra. Il consulente ha ritenuto che le lesioni siano del tutto compatibili con l'uso di uno sfollagente precisando la loro compatibilitá con una impugnatura al contrario». Stabilita l'origine delle ferite, i giudici puntano il dito sulla gestione dell'ordine pubblico dopo la partita Verona-Brescia. «Il fatto certo, però, è che il ricorso all'uso della forza attuato con la prima carica non è ordinato, né autorizzato dal responsabile dell'ordine pubblico presente sui luoghi, che, anzi, si vede nei filmati prodigarsi, in gran parte inutilmente, per fermare quell'improvvisa esplosione violenta, tanto da urlare, ad un certo punto, "basta basta”. Ma quel che fa realmente precipitare gli eventi è che non solo avviene questa non autorizzata azione di forza, ma che in quel frangente vengono anche lanciati alcuni lacrimogeni, con una scelta del tutto dissennata e controproducente rispetto all'obiettivo di tutela dell'ordine pubblico, perché da quell'evento consegue il precipitare della situazione in un assoluto disordine pubblico, tanto che è stato necessario constatare come le forze dell'ordine siano diventate un fattore di disordine. Dunque, si deve concludere che la cattiva gestione dell'ordine pubblico è divenuta concausa scatenante di un effettivo problema di ordine pubblico, nel quale si è innestato il fatto gravissimo costituito dal pestaggio gratuito». INFINE, i giudici riconoscono l'attendibilitá della versione fornita da Scaroni, sicuro di essere stato colpito dai poliziotti. «La versione fornita dallo Scaroni risulta precisa, dettagliata ed è stata ritenuta del tutto veritiera». Tornando agli scontri, nelle motivazioni emerge che «l'elemento che avvicina fortemente il pestaggio di Scaroni e la squadra degli imputati è che questa si avvia verso la coda del treno in un momento di calma, lo stesso momento di calma che percepisce anche Scaroni e viene fermata nel suo incedere, allorché si scatena lo scontro con i tifosi, mentre si trova nei pressi della scala da cui è appena risalito Scaroni. Tuttavia, questa valutazione logica, non priva di razionalità, non può assurgere al livello della certezza richiesta per una condanna penale». Sugli elementi utili a individuare i colpevoli, le motivazioni tornano anche alla deposizione di Scaroni che «si limita ad affermare che gli aggressori erano 7 o 9 poliziotti ma senza offrire alcun dato che possa servire ad individuarli». Concludendo i giudici ricordano anche che «sarebbe del tutto arbitrario pretendere di addebitare proprio agli imputati la responsabilità per l'aggressione, perché non vi è certezza circa il fatto che Scaroni e gli imputati si siano incrociati». Le ultime righe si riferiscono alla trasmissione alla Procura degli atti relativi alla manipolazione delle immagini video dei tafferugli, forse la «prova regina» perché «sono plurimi e seri i motivi che inducono a ritenere che le riprese siano state artatamente manomesse proprio per impedire una corretta ricostruzione degli eventi del 24 settembre 2005».

Bresciaoggi
 
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dani333
view post Posted on 22/3/2013, 18:41




Quando si tratta di tifosi, recuperano tutte le identità dai video, ora chissà come mai non si riesce a farlo.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 22/3/2013, 22:50




secondo loro Paolo non ha fornito prove a sfficienza su chi erano i responsabili. e come avrebbe potuto se lo colpivano alla testa? e poi non era possibile identificarli perchè o in assetto antisommossa, mica a volto scoperto e con la solo divisa addosso
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 2/4/2013, 23:11




sabato 30 marzo c'è stato un dibattito sulla vicenda di Paolo organizzato dalla Gradinata Nord Genoa dove lo stesso Paolo era presente a cui sono state regaleta due sciarpe in segno di solidarietà. ecco le interviste realizzate dall'emittente Genovese Primocanale