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La giustizia italiana è morta

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ZiZiO_1911
view post Posted on 19/1/2013, 14:20 by: ZiZiO_1911




Scaroni, manca la «prova»
Assolti i poliziotti sotto accusa

IL PROCESSO. A sette anni e mezzo dal pestaggio alla stazione di Verona non è stato individuato alcun colpevole. Una sola «concessione» da parte dei giudici: supplemento di indagini per capire perchè sono scomparse proprio le immagini dell'episodio


Daniele Bonetti VERONA Non si sa chi abbia picchiato e ridotto in fin di vita Paolo Scaroni il 24 settembre 2005. Ferite, soprattutto alla testa, che l'hanno portato a un'invalidità permanente del 100 per cento. Sono stati assolti, in primo grado, gli otto poliziotti che erano accusati del pestaggio: per Luca Iodice, Antonio Tota, Massimo Coppola, Michele Granieri, Bartolomeo Nemolato, Ivano Pangione, Giuseppe Valente e Leonardo Barbierato l'assoluzione é arrivata alle 17.24 di ieri con il «530 comma secondo», la vecchia «insufficienza di prove». Per ognuno l'accusa aveva chiesto 8 anni di carcere. Contestualmente, il collegio presieduto da Marzio Guidorizzi ha assolto per non aver commesso il fatto Vladimiro Rulli, l'autista del reparto celere di Bologna che al momento del pestaggio si trovava a qualche centinaio di metri di distanza. L'assoluzione, in questo caso, era stata chiesta anche dal pm. Saranno invece trasmessi gli atti per alcuni funzionari della Polizia di Stato in merito ai «difetti nella produzione di materiale utile al processo». PER I GIUDICI veronesi non sono emerse, nel corso del dibattimento processuale, prove a carico degli imputati. Pur essendo stato assodato che in quel momento all'interno dell'area in cui si é verificato il pestaggio si trovavano solamente rappresentanti delle forze dell'ordine e tifosi del Brescia, non é stato possibile ricostruire con precisione scientifica quanto accaduto per accertare le responsabilità di ognuno. La «prova regina» sarebbe dovuta essere nel video girato dalla Polizia. Ma di quel video, mancano proprio i minuti in cui si é verificato il pestaggio di Scaroni. Una «mancanza» che di fatto ha impedito ai giudici di fare definitivamente luce su quanto successo. Per questo è stata ordinata la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per alcuni funzionari della Polizia. Nonostante la ricostruzione degli eventi compiuta attraverso le parole dei tifosi e la testimonianza di alcuni poliziotti chiamati nel corso del processo, é emerso solamente che la squadra di Bologna si trovava in quella zona in quel momento. C'era «la squadra»: su questa pietra si basava l'accusa, ma il «gruppo» è diventato anche un trampolino per la difesa, in assenza delle immagini, per dimostrare l'impossibilità di risalire a colpevoli certi. Prima che il collegio dei giudici si ritirasse in camera di consiglio, era toccato ad Alessandro Mainardi, legale di parte civile, effettuare l'ultimo affondo in favore di Scaroni. «Buona parte di questi imputati ha ammesso di essersi trovato nel punto in cui c'era anche Scaroni - ha detto Mainardi -: pur essendo nella condizione privilegiata di vedere, é scandaloso che nessuno dica di aver visto qualcosa di anomalo. Per gli imputati capisco la legittima opportunità di non essere sinceri, per altri no. Qualcuno un anno fa, nel corso di una delle tante udienze, disse di essere arrivato nel posto in cui c'era Scaroni dopo che la squadra di Bologna aveva sistemato la situazione con una carica. Nessuno, dai macchinisti del treno ai tifosi ad altri testimoni, ha mai detto che c'erano i presupposti per una carica violenta». LA TESI evidentemente non è bastata a convincere i giudici: tra 60 giorni saranno depositate le motivazioni che «spiegheranno» la sentenza, sicuramente deludente per il mondo ultras. Zitti fino al momento della lettura del dispositivo, i tifosi presenti in aula hanno urlato «vergogna» all'indirizzo dei giudici subito dopo la lettura di Guidorizzi. All'esterno del tribunale, il malcontento era palpabile. In lacrime i genitori di Paolo, contro il muro, piegata su se stessa, anche una giovane tifosa del Brescia. Appena fuori dal tribunale, un fumogeno ha colorato di rosso il buio che ormai aveva avvolto Verona. Un buio che da ieri si é impadronito anche della speranza di centinaia di tifosi di ottenere giustizia per quanto accaduto più di sette anni fa in stazione. La stessa da cui sono ripartiti gli ultras bresciani. Mai così abbattuti.


VERGOGNA!!
 
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25 replies since 19/1/2013, 14:20   385 views
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