Ragazzi, ma io non è che rinnego il razzismo,
è una piaga che va combattuta,
un fatto culturale, o meglio inculturale, sempre esistito, e attenzione, non riguarda solo Bianchi contro neri, è universale.
Anzi, proprio perchè è strettamente legato al fattore culturale, gli stessi neri in africa, sono molto razzisti fra le loro etnie.
Chiaramente è un orrore che ha portato sofferenza e tragedia all'umanità.
Ma va anche trattato per quello che è, appunto un fatto culturale,
la stessa bibbia, considerata un testo sacro, ne è estremamente pervasa.
Oggi la ragione ci dice che il razzismo era/è una fantasia, becera, maligna, ma sempre una fantasia resta.
Se io ascolto un insulto razzista, sto più male per la pochezza della persona che l'ha pronunciato che per chi lo subisce.
Il primo è una persona malata, moralmente inesistente, quindi non umana, il secondo è solo vittima di una presa per i fondelli, infondata.
Giustamente comprendo la rabbia per la provocazione, ma non accetto da lui un eventuale senso di inferiorità, non mi viene la parola corretta.
L'ho già scritto più volte, una volta dare del terrone a un meridionale era considerato un insulto alla stregua di dare del negro.
oggi quasi tutti i meridionali che conosco, per prima cosa mi dicono orgogliosamente di essere terroni.
Semplice fatto culturale...
un detto zen, che ho sempre ritenuto incontestabile, dice:
nessuno può offenderti o lodarti, più di quanto puoi farlo te stesso.
Tradotto, non importa quanto possano offenderti o omaggiarti, solo tu sai quanto vali in realtà