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L'Fbi chiude Megaupload e Megavideo

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FdL
view post Posted on 24/1/2012, 15:32




CITAZIONE (Smoking bianco Kakà @ 23/1/2012, 13:42) 
CITAZIONE (Gerrkurt @ 23/1/2012, 12:08) 
e da quello che ho letto anche altri siti simili...

adesso gli hacker si vendicano di sicuro :riot:

Gli hackers prima o poi vengono presi, stanne sicuro.
 
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Eddie Felson
view post Posted on 24/1/2012, 20:04




Ho i miei dubbi, gli unici che vengono presi sono quelli che non contano niente. Il web, per fortuna, è un oceano troppo vasto per i controllori,ci sarà sempre un rifugio ip.
 
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Smoking bianco Kakà
view post Posted on 25/1/2012, 03:29




CITAZIONE (Eddie Felson @ 24/1/2012, 20:04) 
Ho i miei dubbi, gli unici che vengono presi sono quelli che non contano niente. Il web, per fortuna, è un oceano troppo vasto per i controllori,ci sarà sempre un rifugio ip.

quoto!gli hacker quelli che contano se la cavano sempre come dicevo prima.....ne possono prendere 1 o 2 per dire ma la vendetta ci sarà e ci sarà statene certi :riot:
 
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view post Posted on 26/1/2012, 10:36
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Milanista Eterno

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Magari molti ritornano sul mulo e lo faranno ri-funzionare bene

Poi io mi trovo benissimo con utorrent
 
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Smoking bianco Kakà
view post Posted on 26/1/2012, 11:15




utorrent è comodo.....ma ci mette molto....se scarichi file che non hanno in molti...almeno per me....
 
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view post Posted on 26/1/2012, 11:39
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Milanista Eterno

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Io vado mediamente intornoai 250/300 kb/s
Per i torrent buoni anche punte di 500
 
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Smoking bianco Kakà
view post Posted on 26/1/2012, 12:05




CITAZIONE (Gerrkurt @ 26/1/2012, 11:39) 
Io vado mediamente intornoai 250/300 kb/s
Per i torrent buoni anche punte di 500

però....non male.... :sisi:
 
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Smoking bianco Kakà
view post Posted on 13/2/2012, 03:09




Ragazzi scusate ma dove posso vedere la 6 stagione di Grey's Anathomy?ho cercato molto ma in streaming non riesco a trovare nulla,ma mi serve in streaming....mi potete dare una mano??
 
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vale95ntino
view post Posted on 13/2/2012, 12:49




Internet ha subito una svolta significativa, dopo l’intervento federale sul sito Megaupload, la mossa sembra essere una sorta di pungo di ferro sferrato dalle leggi governative, nonostante la scia della protesta internet contro SOPA e PIPA. Ma forse dietro a questa mossa e’ celata un’altra ragione.

Nelle settimane prima della repressione, Megaupload stava progettando il lancio di un nuovo sito di condivisione musicale chiamato Megabox, che sembrava avesse il potenziale di trasformare completamente la distribuzione di musica su internet e anche di aver trovato un modo per pagare direttamente i musicisti nel processo di download.

La notizia corre da Da TorrentFreak a Notizie Musica digitale:

“La Universal Music Group sa che stiamo andando a competere contro di loro attraverso la nostra joint di musica chiamato Megabox.com, un sito che avrebbe permesso agli artisti di vendere le loro creazioni direttamente ai consumatori, consentendo agli artisti di mantenere il 90 per cento dei guadagni”

Ha affermato il fondatore di Megaupload, Kim dotcom.

“Abbiamo una soluzione chiamata Megakey che permetterà agli artisti di guadagnare il reddito da parte degli utenti che scaricano musica gratis. Sì è vero, noi pagheremo gli artisti, anche per i download gratuiti. Il modello di business Megakey è stato testato con oltre un milione di utenti e funziona. ”

Questa dichiarazione ha tutto il sapore di una teoria del complotto, ma ci può essere qualche verità. MegaUpload senza dubbio sembrava un buon obiettivo per attirare l’attenzione dell’FBI, anche prima di questo nuovo sviluppo, considerando che era territorio degli hacker, primo e’ il suo fondatore, che viveva come un signore della droga colombiano in Nuova Zelanda.

Ma il tempo sembra aver corretto quest’immagine che si era fatta la gente, soprattutto perché MegaUpload aveva cominciato ad acquisire partner legittimi, come 7digital, Gracenote, Rovi e Amazon. Ma mentre alcuni avrebbero investito sul futuro di Megauoad, per Kim Dotcom non sembra averne.
zazoom.it

Certo che 90% del guadagno e' una bella differenza dal circa 5-10% che prendono adesso.
 
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Marsiglia54240
view post Posted on 28/3/2012, 12:04




che disastro per tutti...
Ma per scherzare un po', voglio mostrarvi questo :

Brest (Serie A nella Francia)

"Megaupload ok, youporn mai"

http://pix-geeks.com/humour/megaupload-youporn/
 
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arivel
view post Posted on 30/4/2012, 14:17




male andiamo,finsice tutto a pagamento è addio file.
 
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Smoking bianco Kakà
view post Posted on 5/5/2012, 16:54




Salta l'estradizione negli Usa
Così Mr. Megaupload beffa l'Fbi
Non c'è ancora l'ufficialità ma è assai probabile che il processo non si farà. Troppi errori legali e, soprattutto, l'impossibilità da parte dei federali americani di incriminare fuori dal territorio Usa Kim Dotcom, padre padrone del più grande sito di scambio file del mondo chiuso dopo la denuncia delle major

NEW YORK - Dalla sua prigione dorata di Coatsville, in Nuova Zelanda, adesso il più grande pirata della rete se la ride. Che figuraccia per l'Fbi, il governo degli Stati Uniti e i potentissimi studios di Hollywood che per anni avevano spinto per il suo arresto 1. Il processo a Kim Dotcom, il padre padrone di Megaupload, il sito di scambi di file musicali più grandi del mondo, non si farà. Troppi errori legali. E troppo pochi i requisiti per estradarlo negli Usa.

Alla notizia manca ancora il crisma dell'ufficialità. Ma che cosa pensare quando è lo stesso giudice incaricato del caso a manifestare tutti i suoi dubbi? "Non so proprio se riusciremo mai ad avere un processo": così parlò Liam O' Grady, il magistrato neozelandese che deve esprimersi sul caso che da mesi tiene inchiodati gli oltre 50 milioni di utenti del sito che solo i suoi nemici chiamano pirata. Che succede? Che quei simpaticoni dell'Fbi non hanno mai presentato le carte che accusano il vecchio Kim di condotta criminale. "Non l'hanno fatto perché non possono", gongola l'avvocato americano Ira Rothken: "Megaupload non può essere accusato di condotta criminale perché non si trova sotto la giurisdizione degli Stati Uniti".

Figuriamoci. Il servizio era basato a Hong Kong e quel furbacchione di Kim - uno smanettone tedesco-finlandese così intrippato del web che nel 2005 ha cambiato legalmente il suo cognome in Dotcom - faceva da anni la bella vita in Nuova Zelanda. L'arresto agli inizi di gennaio era stato salutato come l'inizio della controffensiva dei Nostri nella prima guerra mondiale del web. Ricordate? Erano i giorni caldi della rete scossa dagli attacchi di Anonymous e della rivolta del web contro la legge-bavaglio che il Congresso americano ha cercato inutilmente di lanciare. E nel bel mezzo, quel notizione: sette persone accusare di "pirateria online". Blitz dall'America in Europa. E finalmente quei quattro arresti dall'altra parte del mondo: Nuova Zelanda.

Megaupload ha sempre riufiutato l'accusa di pirateria: il filesharing è lo scambio consenziente di files musicali tra i proprietari che si presuppone legittimo. Il sito funzionava da grande centro di scambio e archivio. Ma il governo americano e le major di Hollywood accusavano Kim e i suoi di ospitare nell'archivio soprattutto file illegali: cioè piratati. Almeno mezzo miliardi di dollari sarebbero stati così sottratti al copyright: facendo fare a Megaupload profitti per almeno 175 milioni di dollari. Per la verità le cifre sono al ribasso. Certo è che Kim faceva più che la bella vita. Alla quale è velocemente tornato. A marzo gli è stata concessa la libertà su cauzione: con l'obbligo ovviamente di non allontanarsi per ottanta chilometri, che non sono pochini, dalla sua lussuosa residenza. E adesso sta contrattando perfino la restituzione dei gioielli che quei cattivoni dei poliziotti hanno sequestrato alla sua Mona.

Tutto sembra improvvisamente girare a suo favore. L'inchiesta è infarcita di errori. C'è un vizio di forma delle autorità neozelandosi che non hanno richiesto la giusta autorizzazione per il blitz che ha portato al sequestro dei suoi possedimenti. E poi c'è il vicolo cieco in cui si sono cacciati i federali Usa. Gli americani ovviamente vogliono processarlo a casa. Ma per l'estradizione occore che ci sia un crimine e non un semplice procedimento civile in corso. E dev'essere un crimine per cui l'accusato rischia di scontare almeno cinque anni di galera: l'infrazione di copyright invece in Nuova Zelanda è punita con un massimo di quattro anni.

La legge s'è incartata insomma. E del vuoto di potere rischia di approfittarne ancora una volta Kim: come d'altronde ha fatto in tutti questi anni costruendo un impero che tra un buco di legge e un altro copriva il 4 per cento dell'intero traffico di Internet. "Avete rovinato il mio business e avete distrutto oltre 220 posti di lavoro", si è lamentato Mister Megaupload nella prima intervista a un giornale del posto. Non è neppure escluso che presto possa rimettere mano sul tesoro di files ancora conservato in più di 1100 server 2 in tutto il mondo. Che figuraccia per l'Fbi. E che figuraccia per i grandi Hollywood: a cui di questa storiaccia tra crimine, lusso e web non resta - come stanno già pensando - che farci un film.
 
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Gianni82
view post Posted on 22/5/2012, 13:24




lol bella notizia
 
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WalterPrince95
view post Posted on 23/5/2012, 16:23




ma potrebbe riaprire megaupload ?
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 24/6/2012, 17:04




torna il fondatore di Megavideo e presenta Megabox

24 giugno 2012

A sei mesi dall’arresto, il guru del file-sharing Kim Dotcom, alias Kim Schmitz, ora agli arresti domiciliari in Nuova Zelanda, annuncia nel suo nuovo account su Twitter di aver ripreso in mano il progetto della piattaforma musicale Megabox attraverso la quale gli artisti potranno trattenere per sé il 90% dei ricavi aggirando le grandi etichette discografiche.

Finito lo scorso gennaio in manette nell’ambito di una maxi operazione anti-pirateria informatica condotta da Fbi, rilasciato un mese dopo su cauzione con l’obbligo di non allontanarsi dalla sua villa, Dotcom, che potrebbe essere estradato in Usa, nel nuovo account su Twitter, che ha già oltre 30 mila follower, spiega che “Megabox rivoluzionerà l’industria della musica”.

Il creatore del più grande sito di file-sharing del mondo, Megaupload e dell’affiliato Megavideo, da mesi offline, appena gli è stato concesso di tornare a navigare in rete, non ha perso tempo nel lanciare un nuovo progetto e dice che: “le più grandi innovazioni sono costruite sui respingimenti”.
 
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34 replies since 20/1/2012, 11:09   416 views
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