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Nucleare: SI o NO ?

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P.S.D.C.
view post Posted on 17/3/2011, 23:27




CITAZIONE (Zlatan Ibrahimovic @ 17/3/2011, 23:03) 
io sono favorevole:

1) la centrale di Chernobyl aveva 80 anni
2) noi non abbiamo i problemi del Giappone (terremoti, maremoti)
3) l'italia ha bisogna di innovazioni
4) se il problema sono le radiazioni, vi ricordo che in Francia ci sono 50 centrali e noi siamo confinanti.

Ho avuto un prolasso anale
 
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superteo88
view post Posted on 18/3/2011, 00:13




CITAZIONE (Zlatan Ibrahimovic @ 17/3/2011, 23:03) 
io sono favorevole:

1) la centrale di Chernobyl aveva 80 anni
2) noi non abbiamo i problemi del Giappone (terremoti, maremoti)
3) l'italia ha bisogna di innovazioni
4) se il problema sono le radiazioni, vi ricordo che in Francia ci sono 50 centrali e noi siamo confinanti.

lo sai vero che l italia è una nazione a forte rischio sismico.... Tralasciando questo l italia ha bisogno di innovazioni dici..... Secondo te il nucleare è una innovazione x l italia? Secondo me una innovazione è investire sulle risorse di energia rinnovabile senza stare ad inquinare più del dovuto... Sul punto 4 ben per quello siamo circordanti già vuoi peggiorare di più? Spero te la costruiscano dietro casa se passa ai voti...
 
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view post Posted on 18/3/2011, 01:31
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CON IL DIAVOLO IN CORPO

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CITAZIONE (leo89 @ 17/3/2011, 18:21) 
io voterò no perchè una centrale nucleare per funzionare al meglio e per non creare danni alle persone ha bisogno di un'accurata manutenzione, siamo sicuri che ciò avvenga in Italia??.......

Cazzoni come siamo in Italia non credo proprio...
 
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view post Posted on 18/3/2011, 12:05
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Zlatan Ibrahimovic @ 17/3/2011, 23:03) 
io sono favorevole:

1) la centrale di Chernobyl aveva 80 anni
2) noi non abbiamo i problemi del Giappone (terremoti, maremoti)
3) l'italia ha bisogna di innovazioni
4) se il problema sono le radiazioni, vi ricordo che in Francia ci sono 50 centrali e noi siamo confinanti.

Infatti è a rischio ancora adesso dopo 25 anni, ha 70mila tonnellate di scorie che emettono radiaioni.

I terremoti ci sono anche in Italia, certo non di quelle dimensioni, ma è pur vero che non abbiamo nemmeno la tecnologia e la professionalità dei giapponesi.

Le innovazioni si fanno benissimo con il sole e anche dai rifiuti

Sul problema dei vicini più lontani sono meglio si sta.

Ps al prossimo referendum credo che si debba mettere SI per andare contro al nucleare

CITAZIONE (Pamic @ 18/3/2011, 01:31) 
CITAZIONE (leo89 @ 17/3/2011, 18:21) 
io voterò no perchè una centrale nucleare per funzionare al meglio e per non creare danni alle persone ha bisogno di un'accurata manutenzione, siamo sicuri che ciò avvenga in Italia??.......

Cazzoni come siamo in Italia non credo proprio...

Soprattutto non bisogna dimenticare la presenza di mafia camorra ed imprenditori poco onesti.
 
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view post Posted on 18/3/2011, 12:52
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l'ultimo samurai

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CITAZIONE (Gerrkurt @ 18/3/2011, 12:05) 
CITAZIONE (Pamic @ 18/3/2011, 01:31) 
CITAZIONE (leo89 @ 17/3/2011, 18:21) 
io voterò no perchè una centrale nucleare per funzionare al meglio e per non creare danni alle persone ha bisogno di un'accurata manutenzione, siamo sicuri che ciò avvenga in Italia??.......

Cazzoni come siamo in Italia non credo proprio...

Soprattutto non bisogna dimenticare la presenza di mafia camorra ed imprenditori poco onesti.

appunto, sai il giro di soldi sporchi poi, già immagino, verranno usati materiali di scarto, manutenzione sommaria senza considerare che il conto in bolletta non sarà poi minore, tra tasse e sovrattasse in stile Repubblica del bunga bunga :ridocattivo:
 
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view post Posted on 18/3/2011, 12:56
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CON IL DIAVOLO IN CORPO

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penso che il problema mafioso rimarrà comunque presente anche con gli altri tipi di energia...
 
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view post Posted on 18/3/2011, 13:01
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l'ultimo samurai

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CITAZIONE (Pamic @ 18/3/2011, 12:56) 
penso che il problema mafioso rimarrà comunque presente anche con gli altri tipi di energia...

si ma in questo caso si gioca con la vita delle persone, un conto è dare l'appalto ad un'impresa mafiosa per costruire un sito ad energia solare, un conto è se questi si mettono a costruire centrali nucleari....non sò se ho reso l'idea
 
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FdL
view post Posted on 18/3/2011, 14:02




Assolutamente no al nucleare, ci vogliono sempre più incentivi per energie rinnovabili e sicure, il nucleare non è nè l'una nè l'altra cosa nonostante tutte le misure di sicurezza. Sarebbero a mio avviso altro spreco di soldi da parte del governo.
 
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Zlatan Ibrahimovic
view post Posted on 18/3/2011, 14:43




CITAZIONE (superteo88 @ 18/3/2011, 00:13) 
CITAZIONE (Zlatan Ibrahimovic @ 17/3/2011, 23:03) 
io sono favorevole:

1) la centrale di Chernobyl aveva 80 anni
2) noi non abbiamo i problemi del Giappone (terremoti, maremoti)
3) l'italia ha bisogna di innovazioni
4) se il problema sono le radiazioni, vi ricordo che in Francia ci sono 50 centrali e noi siamo confinanti.

lo sai vero che l italia è una nazione a forte rischio sismico.... Tralasciando questo l italia ha bisogno di innovazioni dici..... Secondo te il nucleare è una innovazione x l italia? Secondo me una innovazione è investire sulle risorse di energia rinnovabile senza stare ad inquinare più del dovuto... Sul punto 4 ben per quello siamo circordanti già vuoi peggiorare di più? Spero te la costruiscano dietro casa se passa ai voti...

se vabbè....in giappone ogni 2-3 giorni c'è un terremoto (forte), in Italia sono (rarissimi) e sono dei leggeri spostamenti; inoltre sono pochissime le zone a rischio sismico

Poi, hai mai sentito parlare di sicurezza? :D



Per quanto riguarda la politica dell'energia rinnovabile, non è un discorso che può essere fatto per tutta l'Italia.
 
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Max.RossoNero
view post Posted on 18/3/2011, 15:00




QUOTE (P.S.D.C. @ 17/3/2011, 16:01) 
Però ci sono troppi intere$$i in ballo...

Sullo sviluppo di energie rinnovabili in Italia (che, chissa' come mai, sono sempre considerate l'alternativa al nucleare) ricordavo notizie al limite del grottesco, per non riportare solo dicerie ho trovato l'articolo in rete (fonte: panorama):


C’è un paradosso nello sviluppo dell’energia eolica in Italia, ed è questo: due tra le cinque regioni in cui più adatte sono le condizioni ambientali per l’installazione di nuove fattorie del vento, la Sardegna e la Sicilia, non vogliono più impianti sul proprio territorio. I motivi? Diversi. Come diverse sono state le contromisure per fronteggiare l’ “invasione” delle turbine. Partiamo dalla Sardegna, allora, dove la giunta guidata da Renato Soru, eletto a capo di una coalizione di centrosinistra, ha detto no a qualunque ulteriore sviluppo del settore. Le ragioni di questa scelta, ha spiegato più e più volte il governatore, sono semplici: da un lato c’è una questione estetica, dall’altro - invece - una sostanziale. Perché le turbine eoliche, per funzionare nel migliore dei modi, devono poter sfruttare un flusso d’aria che non trovi ostacoli fino a quando non “sbatte” contro le pale. Quale miglior posto, dunque, se non i crinali e le cime delle colline? Nessuno, appunto. Ma sistemati lì, questi piloni alti quasi ottanta metri e con pale del diametro di quaranta, sono brutti. Molto brutti. Troppo secondo Soru. Che, quando ha varato il piano paesaggistico regionale (quello, per intendersi, che bloccava la costruzione di nuovi edifici in un raggio di tre chilometri dalle coste), ha pensato anche alle pale eoliche: e ha pensato di dire basta. Così tutti i progetti approvati nel corso della precedente legislatura sono stati bloccati. E se questo è appunto il motivo estetico, ce n’è anche uno più consistente: il rapporto tra la potenza complessiva che sarebbe stata generata dagli impianti installati nell’Isola e il fabbisogno energetico regionale. Bene, secondo il presidente della giunta quegli impianti avrebbero generato un surplus di elettricità che sarebbe andato perso. Per questo i tecnici regionali hanno prima calcolato la potenza generata dalle pale eoliche già esistenti (346 MW) e successivamente hanno redatto un piano energetico regionale che fissa i tetti massimi di energia che potrà essere prodotta: per l’eolico questo tetto è stato fissato in un massimo di 550 MegaWatt. Duecento MegaWatt che, una volta realizzati, metteranno una pietra tombale sull’eolico nell’Isola.
Diametralmente opposto è invece il discorso in Sicilia: in un primo momento (era il dicembre 2005) era stato eliminato ogni tipo di paletto normativo che potesse impedire l’installazione di nuovi parchi. Ma alla fine, dopo che le popolazioni si sono viste calare dall’alto le fattorie del vento (letteralmente, visto che alcuni pezzi necessari agli impianti devono essere trasportati con gli elicotteri), e dopo che sull’assemblea regionale sono piovute le proteste e le critiche di amministratori locali e ambientalisti, la giunta guidata da Salvatore Cuffaro ha dovuto fare marcia indietro. Come è successo a Ragusa, ad esempio, dove il maxi parco eolico (complessivamente 88 generatori ognuno alto 120 metri) progettato dalla “Società Eolica per la Sicilia” e approvato dalla regione è stato osteggiato dai cittadini e dalla precedente amministrazione comunale. Il motivo è presto detto: i piloni bianchi sarebbero stati installati nel cuore di un triangolo densamente abitato e soprattutto esattamente nel mezzo dello skyline visibile dal cuore barocco di Ragusa, posto sotto tutela dall’Unesco. Dopo la levata di scudi contro l’impianto anche la Regione si è detta contraria all’installazione, ma fermare la macchina ormai avviata non è semplice. La Ses, che pure ha fatto una parziale concessione alle rimostranze eliminando 34 turbine su 88, ha già annunciato ricorso contro il blocco del parco e ha anche quantificato in 14 milioni di euro il danno provocato dal rallentamento e da un eventuale stop dei lavori. Il braccio di ferro, che va avanti da oltre tre anni, sembra ogni giorno più ingarbugliato, anche perché dopo lo stop è intervenuta la Sovrintendenza ai beni paesaggistici della provincia che ha vietato l’installazione delle pale nel nuovo sito individuato da Municipio e progettisti: la discarica comunale del centro Ibleo. Insomma, prima che la questione si chiuda definitivamente servirà ancora qualche tempo. Ma per una questione quasi al capolinea ce ne sono tante altre che sono appena all’inizio, e per le quali è difficile stabilire che sbocco avrà lo scontro tra residenti e società eoliche che è in atto in tanti altri comuni siciliani, una delle regioni in cui più è densa la concentrazione di impianti per la produzione di energia elettrica dal vento.
 
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view post Posted on 18/3/2011, 16:15
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (leo89 @ 18/3/2011, 13:01) 
CITAZIONE (Pamic @ 18/3/2011, 12:56) 
penso che il problema mafioso rimarrà comunque presente anche con gli altri tipi di energia...

si ma in questo caso si gioca con la vita delle persone, un conto è dare l'appalto ad un'impresa mafiosa per costruire un sito ad energia solare, un conto è se questi si mettono a costruire centrali nucleari....non sò se ho reso l'idea

Ci hai preso in Toto, già adesso con i rifiuti pericolosi hanno invaso mezza Campania, figurati con le scorie nucleari
 
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view post Posted on 18/3/2011, 19:32
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l'ultimo samurai

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CITAZIONE (Zlatan Ibrahimovic @ 18/3/2011, 14:43) 
Per quanto riguarda la politica dell'energia rinnovabile, non è un discorso che può essere fatto per tutta l'Italia.

perchè dici così??
Hai idea di quanto sono lunghi gli Appennini?? Bene, lì puoi piazzare degli aerogeneratori eolici, ci ricaveresti un sacco di energia te lo garantisco.....poi in zone pianneggianti tipo il tavoliere, la pianura padana puoi sfruttare l'energia solare istallando i pannelli( anche se è vero che costato troppo, le celle al silicio hanno ancora un prezzo troppo elevato), poi lungo le coste si potrebbe ricavare energia dal mare, si potrebbe sfruttare anche il geotermico.... insomma bisogna solo armarsi di pazienza, le fonti di energia rinnovabile sono una realtà già in alcune zone del Mondo, il nucleare proprio non mi piace :nono:
 
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view post Posted on 18/3/2011, 19:34
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Milanista Eterno

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Di quelle che hai detto non tanto mi piacciono le pale eoliche, sono un pugno nell'occhio per lo splendido paesaggio :sisi:

per il resto condivido con te, i costi del solare sono alti, ma ho letto di una centrale eolica costata 25 milioni di euro che rende 400mila euro al giorno.

Praticamente un affarone.
 
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view post Posted on 18/3/2011, 19:34
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l'ultimo samurai

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CITAZIONE (Gerrkurt @ 18/3/2011, 16:15) 
CITAZIONE (leo89 @ 18/3/2011, 13:01) 
si ma in questo caso si gioca con la vita delle persone, un conto è dare l'appalto ad un'impresa mafiosa per costruire un sito ad energia solare, un conto è se questi si mettono a costruire centrali nucleari....non sò se ho reso l'idea

Ci hai preso in Toto, già adesso con i rifiuti pericolosi hanno invaso mezza Campania, figurati con le scorie nucleari

;)
 
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view post Posted on 18/3/2011, 19:36
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Milanista Eterno

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Questo l'avevo pubblicato su facebook, lo riporto qui:

La Germania ha scelto
"Puntiamo su sole e vento"


BERLINO - Li vedi spuntare ovunque, quando viaggi in autostrada dalla capitale verso Monaco e il Sud o Hannover e l'Ovest: col loro sommesso ronzio, le pale dei grandi mulini eolici rompono appena il silenzio della campagna tedesca. Oppure ovunque, sulle villette dei ricchi bavaresi o sui palazzoni in prefabbricato alla sovietica che Berlino ovest ha ereditato dal comunismo, vedi i pannelli fotovoltaici. L'energia rinnovabile vola in Germania. Non solo in Borsa, dove nelle ultime ore i titoli di Solarworld, Q-Cells, Nordex o della branca energie pulite di Siemens hanno registrato balzi dal 20 al 40 per cento. La vedi dietro ogni angolo, è diventata un fattore costitutivo del quotidiano. La Germania conservatrice di Angela Merkel, che dice "nel dubbio, siamo per la sicurezza" e ferma per almeno tre mesi sette dei suoi 16 reattori, è anche la potenza economica che più di ogni altra si è lanciata a pensare e progettare strategicamente il mondo nuovo dell'energia.

Come restare prosperi e competitivi dopo l'atomo e dopo il petrolio. E intanto, efficienza energetica, produttività e competitività del sistema-paese decollavano, mentre quelle di molti Stati votati all'atomo, Francia in testa, cominciavano a non tener più testa al global player tedesco nel grande gioco dei mercati mondiali.
"La politica ecologica è la politica del futuro, anche per l'economia" ha spiegato il ministro dell'Ambiente Norbert Roettgen, democristiano come la cancelliera. I dati ufficiali del suo dicastero, che né le imprese né tantomeno i Verdi contestano, parlano chiaro: l'efficienza nell'uso delle materie prime nell'economia tedesca è aumentata del 46,8% tra il 1994 e il 2009, cioè nello stesso periodo in cui il prodotto interno lordo cresceva del 18,4%. I costi del sistema economico Germania sono calati di 100 miliardi di euro. Proprio mentre, parallelamente, la percentuale di energia prodotta dal nucleare scendeva dal 27,3% del 1991 a una cifra attorno al 20% (fino alla chiusura dei sette reattori decisa ieri), e quella delle rinnovabili volava nello stesso arco di tempo dal 3,2 al 17%. E solo dal 2004 al 2009 è raddoppiata.

"Lo spegnimento delle sette centrali, deciso dal governo, non dovrebbe produrre contraccolpi né per l'economia, né per il consumatore, né caro-bolletta né problemi di produzione d'elettricità", spiega Aribert Peters, dell'Unione dei consumatori d'energia: dopo la svolta della Merkel sul nucleare i mercati secondo lui scommettono su prezzi stabili. Forse hanno le loro ragioni, non aspettatevi militantismo per l'ambiente o voglia di prati fioriti alla Borsa di Francoforte. Per il sistema Germania, spiegano Dietmar Edler e Marlene O'Sullivan in un rapporto per l'istituto economico DIW, le energie rinnovabili e alternative sono diventate un affare. Come con le Bmw e le Mercedes, con gli Airbus e gli Eurofighter, anche qui il made in Germany è il meglio sul mercato.

Dal 2007 al 2009, gli investimenti nelle energie rinnovabili sono passati da 11,4 a 20,4 miliardi di euro. Il fatturato del comparto, export incluso, è sui 21 miliardi di euro, quindi in tre anni è cresciuto di quasi il 40%. Anche attraverso il 2009 della grande crisi economica e finanziaria internazionale. Fondi pubblici e sgravi fiscali aiutano la crescita. Una produzione di energia elettrica affidata al 100% alle rinnovabili è possibile entro il 2050, dice il ministero di Roettgen, e il governo si è posto l'obiettivo di arrivare all'80%. "La maggioranza di centrodestra dovrebbe fare di più e non solo chiudere centrali prima di elezioni difficili", nota Baerbel Hohn, una delle più ascoltate leader dei Verdi. Ma cela appena la soddisfazione per come il centrodestra e l'establishment stanno facendo propri i valori costitutivi del movimento ecologista. Consenso trasversale non dichiarato, in nome delle cifre: mentre i reattori nucleari tedeschi danno lavoro, secondo i Gruenen, a circa 30mila persone, gli occupati nel comparto delle rinnovabili sono aumentati dai 277mila del 2007 ai circa 340mila attuali. Continueranno a crescere a lungo, prima che il comparto diventi saturo come auto o siderurgia. "L'addio al nucleare potrà essere un processo lungo, discutiamo apertamente se ci vorrano dieci o vent'anni o quanti, ma è possibile", pensa il leader dei Verdi europei, Daniel Cohn-Bendit.
 
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