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| Il «rosso» sarà valutato in base a diversi parametri, compreso il tipo di spese. Venerdì il giorno decisivo
Verso il fair play finanziario: a piccoli passi ma importanti. Forse siamo alla svolta. Si delinea il progetto Platini per rendere più virtuosi i club: bilancio in parità in un ciclo di tre anni. Di questo s’è parlato ieri a Ginevra nella riunione tra il presidente Uefa e i rappresentanti dei club dell’Eca (il nuovo G-14): c’erano Kenyon (Chelsea), Rummenigge (Bayern), Paolillo (Inter), Aulas (Lione) e Sanllehi (Barça, l’uomo forte di Laporta).
Platini ha fatto la sua proposta. Chiede ai club un pareggio di bilancio nell’arco di tre anni (dunque durante il triennio può anche esserci un rosso, conta la fine del ciclo). Non solo. Il disavanzo — questa la cosa importante — andrà valutato in base a certi parametri. Per esempio: il tipo di spese.
Una cosa è mettere in bilancio 93 milioni per l’acquisto di Cristiano Ronaldo (poi coperti dai soldi del proprietario- magnate): questo no, non si può fare. Un’altra cosa, invece, una passività per la ristrutturazione dello stadio, per un centro giovanile, insomma una spesa virtuosa. Tra i parametri, poi, le spese destinate agli stipendi dei calciatori: non sarà fissata una percentuale, tipo il 70% delle entrate, ma si chiederà ai club un atteggiamento diligente, non esagerato.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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