CITAZIONE (l'Osservatore @ 6/6/2023, 18:26)
CITAZIONE (Tiz891 @ 6/6/2023, 08:35)
Comunque è singolare sta cosa, se ne va Maldini che ha iniziato l'altro ieri e casca il mondo, quando invece se n'è andato Galliani che stava lì da 30 anni per fer posto al Gollum e al bifolco calabrese via ai caroselli, tutti contenti tanto si smilionava quell'estate li, chissenefrega.
Porca puttana quanto mi infastidisce il tifoso milanista medio, madonna.
MA sei serio???????
Galliani è il primo responsabile ancora adesso della situazione che stiamo vivendo.
Si può accusare Berlusconi di esserne fregato a un certo punto, diciamo dalla cessione di Ibra in poi e non aver più voluto investire.
Ma Galliani aveva in mano una corazzata che avrebbe potuto benissimo autosostenersi, come ha dimostrato l'attuale proprietà o anche la Juve fino a un certo punto.
Il Milan è stato svenduto per disperazione al primo barbone per 400 M, una gestione seria ne ha triplicato il valore in quattro anni.
Solo Tafazzi potrebbe rimpiangere la catastrofe antennista
A parte che non credo proprio fosse una corazzata quella lasciatagli in mano dopo il 2012, ma mancava la struttura per poter fare quello che si sta facendo adesso, e non lo si poteva certo pretendere da un dirigente figlio di un'altra epoca.
Detto questo mi spiego meglio, perchè non sto affatto rimpiangendo Galliani. Iera sera però c'è stata un'inondazione di messaggi secondo i quali Milan senza Maldini = fine della vita: non c'è una lira per il mercato, si dovranno vendere i top player anzi se ne vorranno andare i giocatori stessi, nessuno vorrà più rinnovare, nessuno vorrà più manco venire al Milan se manca lui. Tra le proprietà ultraterrene di Maldini c'era anche quella di trasmettere i valori del milanismo, di cosa vuol dire una mentalità vincente, e tutta una serie di cose che chi ha fatto parte di quel Milan là può sicuramente fare.
Ora piaccia o meno, valeva lo stesso pure per Galliani, che è stato una parte importante di quello stesso Milan in cui c'era Maldini, che anche negli ultimi anni era comunque uno dei dirigenti più importanti in circolazione, uno che se va a Madrid dall'amico Perez gli stendono il tappeto rosso.
Ecco di fronte a tutto questo ce ne siamo (mi ci metto dentro pure io guarda) sciaquati bellamente le palle, ottenebrati dalla prospettiva di chissà quale gloria, saturi anche dagli ultimi anni della sua gestione che hanno portato a benedire un cambio di rotta senza manco chiederselo dove avrebbe portato, bastava cambiare.
Tutto legittimo, ma col senno di poi sbagliatissimo, anzi forse sarebbe bastata un pelo di lucidità in più sul momento per capirlo: un cinese talmente finto che non riesco manco a trovare un termine di paragone adatto, un contabile che si era fatto il giro di gobbi e inter buono solo a mettere firme ma che di pallone lasciamo stare, e un troglodita dal pessimo gusto nell'abbigliamento che trasudava ignoranza da ogni maledetto poro e da ogni sillaba che pronunciava messo a fare il DS, ruolo che non aveva mai ricoperto. Se a chi legge è venuto un brivido gelato a ricordare com'era la situazione prima di Elliott, è tutto normale. Eppure andava benissimo così.
Elliott appunto, e facciamolo il paragone tra la proprietà di adesso e la banda di loschi figuri dell'epoca. Questi ci hanno preso dal fondo e hanno fatto un repulisti, hanno riorganizzato sostanzialmente tutto quanto all'interno della società, hanno scelto gli uomini a cui affidarsi tra cui lo stesso Maldini, e se adesso siamo finanziariamente sani come non lo siamo mai stati e con una squadra degna, il primo grazie va detto a loro. E dopo il grazie forse anche un pelino di fiducia.
Redbird invece come esperienze nel calcio ha quella nel Tolosa preso in Ligue 2: al primo anno perdono i playoff promozione, al secondo vanno in Ligue 1, al terzo si confermano senza troppi problemi nella categoria e vincono la coppa di Francia, primo trofeo nella storia del club. Forse 3 anni non sono tantissimi (ma sono poi gli stessi di Maldini), forse una sola esperienza non è per forza indicativa (ma anche Maldini era al primo incarico), però mi pare un'esperienza estremamente positiva, o sbaglio?
E allora perchè sta roba non dovrebbe contare niente, quando è un epic win totale per la proprietà di adesso rispetto ad allora? Perchè tutto sto dramma? Io non mi permetto di aprire bocca se emotivamente in tanti hanno sofferto questa decisione inaspettata e si sono ritrovati smarriti, ma zero proprio.
Ma se si prende quel sentimento li e lo si porta su un piano molto più materiale, ovvero la qualità del lavoro che si potrà fare da qui in avanti anche senza Maldini, e sulla base del NULLA PIU' ASSOLUTO partono le lagne di ieri sera, allora mi sta molto meno bene. Ma non è che mi incazzo, cerco però di far ragionare chi ci manca poco vada a buttarsi giù da un ponte, perchè veramente il polso di ieri sera era quello.
E allora per far ragionare, o anche solo per pensare se ragionare sembra troppo presuntuoso, ho scritto quella cosa li che alla fine è la verità, può non piacere o avere mille motivazione e le so pure io, ma in una situazione molto peggiore di oggi avevamo pensato di aver trovato l'Eden e tutte le menate sul milanismo e sulla Storia le abbiamo messe da parte. Fine.