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Gianni Rivera

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view post Posted on 18/8/2018, 14:57
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Milanista Eterno

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view post Posted on 18/8/2018, 15:14
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Quando spalletti incontra Pioli, spalletti è un uomo morto.

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anche a 75 anni sarebbe un bel salto di qualità x il nostro centrocampo
io un pensierino ce lo farei
 
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commandostigre
view post Posted on 18/8/2018, 15:23




CITAZIONE (18Alessandro99 @ 18/8/2018, 15:57) 

Io l'ho vistoba san siro😂😂😂 anche se ero piccolo
 
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view post Posted on 18/8/2018, 15:29
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Milanista Eterno

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Sei proprio un NONNO

sCHERZO STAI CALMO XD
 
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view post Posted on 18/8/2018, 16:35

Milanista Eterno

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Mi ricordo nel '79 quando prima della partita del decimo scudetto fece il discorso al microfono per far tornare al loro posto i tifosi..era davvero un altro mondo
 
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view post Posted on 18/8/2018, 17:33
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Rossonero a vita...

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CITAZIONE (biggeorge @ 18/8/2018, 17:35) 
Mi ricordo nel '79 quando prima della partita del decimo scudetto fece il discorso al microfono per far tornare al loro posto i tifosi..era davvero un altro mondo

Milan bologna 0-0
Indimenticabile Gianni. Anche io ero piccolo ma ricordo bene quel discorso
E fu stella....
:band:
 
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view post Posted on 8/9/2018, 11:51
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Milanista Eterno

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view post Posted on 14/12/2019, 10:02
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Milanista Eterno

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Rivera sul Milan: "C’è qualcosa che non quadra e che preoccupa"

In occasione dei 120 anni del Milan, La Gazzetta dello Sport ha intervistato il grande Gianni Rivera. Nel corso della chiacchierata, l’ex fuoriclasse rossonero ha parlato anche dell’attuale situazione del club e delle difficoltà di Piatek: "Bisogna dire che fare il centravanti di questo Milan non dev’essere facile. La squadra sta rendendo al di sotto del suo valore e quando accade questo di solito dipende da una situazione societaria incerta, che si ripercuote sul rendimento in campo. C’è qualcosa di poco chiaro, indubbiamente, nei rapporti tra le varie componenti. Non conosco la situazione reale e le strategie, però qualcosa che non quadra, che preoccupa, esiste".

Mn
 
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view post Posted on 23/12/2019, 19:36
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Milanista Eterno

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RIVERA: "IL MILAN MERITA DI PIU'"
"Il Milan merita molto di più". Gianni Rivera, ai microfoni di 'Radio anch'io sport' ha commentato la pesante sconfitta dei rossoneri con l'Atalanta e la situazione generale del club in questa stagione. "C'è
qualcosa che va storto, e va valutato e seguito con attenzione - ha detto l'ex campione rossonero - A me sembra molto strano. La squadra ha dei buoni valori, forse non fenomeni ma buoni giocatori da alta
classifica". Rivera non si è sbilanciato su che cosa bisognerebbe fare ("se non sei dentro l'ambiente, non puoi sapere che cosa correggere") ma ha osservato che il fondo Elliott "sa benissimo quel che dovrebbe fare, probabilmente sta cercando un acquirente, perché non e' il suo mestiere quello di gestire una squadra di calcio. ma non cvi vuole perdere troppo. E' una situazione non facile. Speriamo arrivi qualcuno che ci metta una pietra sopra".

sportmediaset
 
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view post Posted on 18/8/2023, 11:06
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Milanista Incallito

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Oggi compie ottant'anni e, oltre ai doverosi auguri, vi copio/incollo una famosa intervista che aveva rilasciato, ancora ventenne, a Oriana Fallaci.

Leggetela e ragionate su quanta distanza ci sia tra lui e gli attuali ragazzi di vent'anni.

Le paure, le passioni, i soldi. Il «successo che può far male». Gianni Rivera, l’Abatino che presto compirà 80 anni, si può festeggiare anche così, riproponendo l’intervista che nel lontano 1963 rilasciò alla scrittrice.


Se i suoi vent’anni non mi guardassero con tanta compunzione, signor Rivera, se la sua mamma non fosse qui a proteggerlo, le mani strette sul grembiule da cucina, se non sapessi che lei dorme ancora col suo fratellino, questo incontro dovrebbe intimidirmi. «Un diamante tra i gioielli», l’hanno definita gli inglesi dopo la partita di Londra. «Il bambino d’oro», la chiamano in Italia, e perfino chi non si intende di sport sa che lei vale quasi mezzo miliardo di lire ed è uno dei più grandi calciatori del mondo. Austeri signori, informati di questa intervista, mi hanno telefonato pregandomi di porgerle omaggi. Francamente ciò pesa, a chi l’avvicina. E suppongo che debba pesare anche a lei.

«Le sembrerà strano: ma non mi pesa affatto. Non mi sembra una cosa eccezionale, mi sembra una cosa naturale che è successa perché doveva succedere: comunque una cosa che non mi tocca. Come non mi toccano tante altre cose: il linguaggio eccessivo dei giornalisti sportivi, l’emozione di certi tifosi che muoiono di infarto cardiaco se io fo un gol o non lo faccio...».

D’aver smesso di studiare non le dispiace? Lei è un ragazzo intelligente, lo dicono tutti. I suoi discorsi sono lucidi, corretti, il suo vocabolario è ricco. È certo un gran peccato aver abbandonato la scuola così presto, vivere con tante lacune, incertezze.

«Mi dispiace sì, moltissimo. Oltretutto nel nostro mestiere si gira il mondo, si è sempre a contatto con gente colta, esperta, e quando non si sanno le cose ciò mette disagio. Insomma, più si gira più ci si accorge d’essere ignoranti. La scuola l’ho lasciata che avevo sedici anni. Però, se penso alle cose che non so e che avrei potuto sapere...».

Può sempre saperle. Può continuare a studiare, se vuole: almeno a leggere. Il calcio sarà una bellissima cosa per lei: ma al mondo non c’è solo il calcio e non ci si può limitare nel calcio...

«Lo so, lo so. Me lo dicono tanti e io lo so che hanno ragione. So anche che dopo sarà troppo tardi per studiare e per leggere perché a forza di pensar solo al calcio avrò perso coscienza della mia ignoranza e non sentirò più come ora il bisogno di studiare e di leggere. Ma come si fa a leggere nelle mie condizioni? Non si può, non si può».

Suo padre? È vero che ha detto che non vuole che lei studi?

«Esattamente. Mio padre dice che non si possono fare due cose nel medesimo tempo: e ha ragione. Infatti, quando leggo i giornali il più delle volte finisco col leggere le didascalie sotto le foto».

Mi pare che suo padre tenga più di lei alla sua carriera di calciatore.

«Sì, in un certo senso sì. È stato lui a spingermi, a incitarmi, a incoraggiarmi».

Capisco. Suo padre cosa fa?

«Fa l’operaio alle ferrovie. Un mestiere molto duro: che rende in modo indirettamente proporzionale alla fatica. E io vorrei che smettesse: tanto, per quei due soldi che guadagna...».

Dunque dicevamo che i giornali, bene o male, li legge. E cosa legge sui giornali? I resoconti delle partite di calcio, altre cose?

«Il calcio, mai. Anche quando mi faccio degli amici, cerco sempre di farmeli tra quelli che non parlan di calcio. Leggo le altre cose. La crisi di Cuba, per esempio, l’ho seguita un poco sebbene di politica io non capisca nulla».

Lei costa quasi mezzo miliardo: quanto non costerebbe, probabilmente, se fosse in vendita come avviene per un calciatore, un fisico nucleare. Vorrei proprio sapere come giudica, lei, il fatto di costare quasi mezzo miliardo.

«E io lo voglio dire, quello che penso: mi fanno ridere quelli che dicono «Bisogna -moralizzare-il-calcio-e-i-calciatori ». I calciatori o il prezzo per cui si comprano e si vendono i calciatori? E poi penso che quel mezzo miliardo o quasi non l’ho mica in tasca io. Ma chi li vede, questi miliardi? Io, no davvero».

E quanto guadagna, signor Rivera, ogni mese? Trecentomila? Di più? Quattrocentomila? Di più? Cinquecentomila? Di più? Seicentomila? Di più? Un milione?! Un milione al mese non è poco per un ventenne, bravo che sia a giocare con un pallone.

«Sì, lo so che cosa pensa. Pensa al fisico nucleare. È giusto, pensa, che un fisico nucleare non guadagni quel che guadagna questo zoticone, questa testa di legno che non ha neppure la forza di leggere? E io le rispondo: no, non è giusto, ed io lo so come lo sanno quelli che ci portano in trionfo o muoiono di infarto cardiaco perché io fo un gol o non lo faccio. Ogni settimana lo Stato guadagna mezzo miliardo con il Totocalcio: pensi che scherzo se i calciatori decidessero di far sciopero una domenica o due. E, tutto sommato, perché non dovrebbero fare sciopero? È un mestiere».

Scusi, sa, io non me ne intendo: ma credevo che fosse uno sport.

«È un mestiere e il fatto che sia un mestiere non nega che sia anche uno sport. Io gioco perché è il mio mestiere e per la soddisfazione che mi nasce dentro. Quando leggo che ho giocato male, mi sembra di aver tradito qualcuno: il mestiere per cui vengo pagato».

E poi dicono che i giovani d’oggi sono leggerini. Complimenti: ancora una frase e riusciva a commuovermi. Davvero il suo perbenismo è feroce. Mi dica, signor Rivera: come vive, a parte il calcio, un ragazzo così ferocemente perbene?

«Oh, non c’è nulla di drammatico nella mia vita: mi creda. Non è una vitaccia. Alle dieci e mezzo sono già a letto, alle nove del mattino sono sveglio. La mattina vado al Milan, ci vado a far niente, ma presentarsi è obbligatorio, e poi torno a casa: dove mangio con la mamma e col mio fratellino. Mangio di tutto, non bevo. Nel pomeriggio vado agli allenamenti e la sera ceno a casa: qualche volta vado al cinematografo dove scelgo filmetti leggeri: guardando i nomi degli attori, guardo anche il nome del regista, per esempio ho scoperto uno svedese, Ingmar Bergman, che mi piace tanto. E qualche volta vado anche a vedere i film seri o che chiamano seri. Per esempio ho visto Otto e mezzo che non mi è sembrato il capolavoro che dicono: ma cosa c’è da capire in quel film? Io ci ho capito soltanto che prima di andare a vedere quel film uno deve leggersi la vita del signor Fellini; e la vita del signor Fellini non mi interessa per niente».

Sui soldi Guadagniamo tanto? Ogni settimana lo Stato incassa mezzo miliardo con il Totocalcio Pensi che scherzo se i calciatori scioperassero

E la ragazza? Non ce l’ha la ragazza?

«No, no. Cose serie, niente: per carità. Più tardi possibile. Certo di ragazze se ne conoscono, a far questo mestiere. Chissà perché, svolazzano come mosche sul miele. Scrivono, telefonano. Non che riceva cento lettere al giorno, come hanno scritto: ma le mie trecento alla settimana non me le leva nessuno. Perché scrivono, non lo so. Io non le leggo, le legge tutte mio padre, poveretto. Ad ogni modo le più noiose sono quelle che telefonano. Uno non si può mai mettere a tavola o a letto che subito quelle telefonano».

E cosa vogliono quando telefonano?

«Guardi... un po’ di tutto. Cominciano a dire che vogliono conoscerti, che salgono un attimo a prendere la foto con l’autografo, e come si fa a rispondere male a una donna? Così ogni tanto dico va bene venga su a prendere la foto, magari le dico se m’è piaciuta la voce... e mi piglio certe fregature a fidarmi della voce! Davvero sa? Proprio da così a così. Anche per questo rispondo il meno possibile, faccio sempre rispondere alla mamma che dice il Gianni è a Milanello. Non le pare che abbia ragione? Son così giovane, e se sto dietro a loro... Non le pare che abbia ragione?».

Da vendere. Ora mi dica, signor Rivera: cosa farà da grande?

«Non lo so. Non lo so. Non ci ho mai pensato. Non lo so perché nemmeno a diventar calciatore avevo pensato: mi ci hanno messo e ci sono rimasto. Dipenderà dai soldi che avrò messo da parte, dalle cose che avrò capito. Con il calcio io mi son perso la cosa più importante di tutte: la gioventù. E lo sa che le dico? Il successo non dovrebbe venire mai troppo presto perché si porta via l’unica cosa che non si ritrova, la gioventù. Oddio. Sono grande e non so cosa farò da grande. Non è molto allegro». No, signor Rivera. È pochissimo allegro. Ma anche la gioventù, specialmente quella passata sui libri, è così poco allegra. Perdendola s’è risparmiata, tutto sommato, una delusione.
 
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view post Posted on 18/8/2023, 11:40
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Milanista Incallito

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Il più grande giocatore italiano di sempre (insieme a Baggio).
 
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (TheKombo @ 18/8/2023, 12:40) 
Il più grande giocatore italiano di sempre (insieme a Baggio).

Il più grande di sempre di nome faceva Valentino :sisi:
Ma subito dopo loro 2, concordo.
 
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view post Posted on 18/8/2023, 13:29

Milanista Eterno

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Mmmhh..per me Mazzola era superiore, però non ho fatto in tempo a vederli nei loro anni migliori..e credo che, al netto delle differenze di 'era' calcistica e dei ruolo, siano molti i giocatori italiani più forti di lui..solo con la nostra casacca Maldini, Baresi e Pirlo per me ampiamente sopra
 
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view post Posted on 18/8/2023, 13:59
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Milanista Incallito

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CITAZIONE (mistergao @ 18/8/2023, 12:06) 
qualche volta vado al cinematografo dove scelgo filmetti leggeri: guardando i nomi degli attori, guardo anche il nome del regista, per esempio ho scoperto uno svedese, Ingmar Bergman, che mi piace tanto.

e niente, basta l'accoppiata filmetti leggeri / bergman per rendere memorabile l'intervista.
 
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view post Posted on 18/8/2023, 14:53
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Milanista Eterno

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intervista bellissima
 
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